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Fresa nei rifiuti (?)
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Autore:  fede.97 [ sab feb 29, 2020 01:29 ]
Oggetto del messaggio:  Fresa nei rifiuti (?)

Oggi, di rientro dallo sci, son passato davanti allo stabilimento delle OMS (Officine Meccaniche Sonico) e, con la coda dell'occhio ho riconosciuto una forma nota. All'aperto, senza alcuna protezione, stava una fresa da almeno 15q.
Ora, non vorrei dare false speranze né altro, però era messa a fianco di uno di quei container per rifiuti in un angolo del piazzale, dunque non credo sia esattamente il nuovo acquisto da inserire in officina...

Se qualcuno di voi trovasse la faccia di bronzo per chiamarli lunedì magari potremmo spiegarci l'arcano :grin:

Per chi se lo chiedesse non chiamo io perché nemmeno volendo saprei come spostarla e dove metterla, dunque magari qualcuno con più spazio e risorse potrebbe farsene qualcosa

Autore:  mgd966 [ sab feb 29, 2020 09:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

e' il destino di questa tipologia di MU
ormai inutili in produzione,troppo grandi per hobbisti
poi se hanno lavorato veramente di solito sono anche usurate ben bene

Autore:  CARLINO [ sab feb 29, 2020 10:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

C'e anche il problema che se la macchina è di una azienda non può essere venduta al privato come rottame ma deve essere conferita ad un operatore autorizzato.

Autore:  Alby [ sab feb 29, 2020 11:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

Perche no? Le aziende possono cedere i loro cespiti ai privati previa emissione di fattura. Basta che chi compra paghi l'iva e siamo a posto... Anche un azienda può comprare attrezzature e beni da un privato....

p.s.: non dev'essere venduta necessariamente come rottame, che complicherebbe le cose, basterebbe venderla e fine...

Autore:  b.valk3 [ sab feb 29, 2020 11:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

20anni fa ho lavorato un anno una ditta molto conosciuta,c'erano saldatrici MILLER (SALDATRICE UFFICIALE A DOPPIA ONDA DI CURVATURA RIDONDANTE A BORDO DELLA USS ENTERPRISE) a tig ac dc seminuove,torni in ottime condizioni a prendere pioggia ll'aperto...andavano rottamati non potevi comprarli.......magari poi venduti a kg e rivenduti :(

Autore:  DonManuel [ sab feb 29, 2020 12:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

É per questo che hanno inventato il furto.

Autore:  Alby [ sab feb 29, 2020 12:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

Che la vendita a terzi sia consentita è cosa nota. Basta cercare su google vendita cespiti a privati. Non possono essere venduti rifiuti a soggetti privi di autorizzazione al loro trattamento. Siano essi inquinanti o meno. Probabilmente un azienda ha meno sbattimenti a dichiarare le vecchie attrezzature obsolete e cedere al rottamatore. E qua si apre un altro capitolo. Ma lasciamo stare per non sollevare un polverone... :mrgreen:

Autore:  c.marcello [ sab feb 29, 2020 13:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

Confermo, se la ditta/azienda vuole può vendere le attrezzature dopo che sono passati gli anni di ammortamento. Nella nostra ditta ad esempio, siccome c'è un ricambio di tecnologia programmato ogni 3 anni, se lo richiedi puoi acquistare i "vecchi" pc ...semplicemente ti fanno una fattura da 1 € e te lo danno. Tra l'altro a loro costerebbe molto di più smaltirel'attrezzatura vecchia, tra trasporto discarica e oneri vari...
Altre aziende inoltre fanno delle vendite sotto forma di donazioni, sempre 1€ di fattura, ad istituti scolastici o a enti a cui serve attrezzatura informatica ma non ha i fondi per acquistarla.

Autore:  CARLINO [ sab feb 29, 2020 14:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

La mia osservazione riguardava la vendita come rottame . nulla vieta, come è stato osservato, di venderla anche a prezzo simbolico : l'unica mia perplessità è che, se fosse venduta come funzionante ,dovrebbe essere a norma....

Autore:  Alby [ sab feb 29, 2020 14:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

Questo è vero in parte. Nel 2017 la mia regione ha presentato un interpello per chiarire questo aspetto. La commissione ha stabilito che la vendita di attrezzature non a norma non è reato se chi le acquista intende solo esporle oppure si impegna a metterle a norma prima del loro utilizzo.

Autore:  CARLINO [ sab feb 29, 2020 14:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

Questa è una sentenza interessante , contrariamente al solito mi sembra un parto di una burocrazia ragionante...Bisogna poi controllare che sia valido anche in altre regioni .

Autore:  gionp [ sab feb 29, 2020 23:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

La normativa sulla sicurezza del lavoro è molto chiara, se la macchina è marcata CE, la responsabilità per la rispondenza alla normativa è in carico al produttore, se la macchina è antecedente alla marcatura CE e direttiva macchine la responsabilità è in carico al datore di lavoro.
In caso di vendita la normativa vigente proibisce la commercializzazione di macchinari privi di marcatura CE e nel caso di macchine antecedenti al 21/09/96, le macchine
devono rispettare i requisiti generali di sicurezza riportati nell’Allegato V del D.Lgs.81/2008 e ne deve essere attestata la rispettiva conformità e rispondenza ai sensi dell’art. 11 comma 1 del D.P.R. 459/1996 e del D.lgs. 81/2008 all’atto della re immissione sul mercato.
Se ho in azienda una macchina ante marcatura CE, come datore di lavoro sono responsabile civilmente e penalmente della sua rispondenza all'allegato V, se non è rispondente a tali disposizioni ho due strade, far adeguare la macchina, quasi sempre un'operazione antieconomica, o radiarla.
Se la rottamo finiscono li le mie responsabilità se la vendo ( la reimmetto sul mercato) devo attestarne la rispondenza all'allegato V, e al solito rispondo penalmente e civilmente delle attestazioni che rilascio.
Le scappatoie per non rilasciare la dichiarazione sono due o la vendo ad una ditta specializzata nella revisione e messa a norma delle macchine, devo verificare che facciano effettivamente quel lavoro (visura camerale) e come minimo devo farmi rilasciare l'impegnativa alla messa a norma, possibilmente e meglio farsi trasmettere copia delle certificazioni post adeguamento da tenere agli atti, o la vendo al di fuori della comunità europea (li non si applicano le ne norme armonizzate UE ne l'allegato V del dm 81, quindi non devo rilasciare dichiarazioni in merito).
Sempre per non passare guai anche in questo caso devo essere diligente e assicurarmi che sto cedendo la macchina a qualcuno che commerci effettivamente con paesi extra UE.
Davanti ad un giudice la semplice impegnativa di un soggetto non specializzato a mettere a norma la macchina o a venderla fuori dall'UE è molto debole, bisogna pretendere che certifichino di aver fatto quanto si impegnano a fare, se la macchina non viene adeguata o resta nell'UE e c'è un infortunio rischi di trovarti davanti ad un pubblico ministero che sostiene che tu sapevi che la macchina non sarebbe stata adeguata o che per massimizzare i ricavi la macchina sarebbe stata venduta nell'ambito della UE, che l'impegnativa alla messa a norma o alla vendita extra UE era stata messa in modo strumentale per sollevarsi dalle responsabilità in caso di controlli documentali e che tu datore di lavoro hai immesso sul mercato una macchina priva delle necessarie certificazioni, magari con l'aggravante di aver fatto la commercializzazione assieme ad un terzo.
Gli stessi guai li puoi passare se vendi con l'impegnativa ad un'installazione statica museale, ti dicono che la prova provata del fatto che tale dichiarazione fosse fasulla è il fatto che qualcuno si è infortunato e devi dimostrare che avevi verificato che l'acquirente aveva effettivamente un museo.
La macchina non la puoi neppure vendere smontata (diciture macchina non funzionante, come pezzi di ricambio ecc.) , perché rischi di ritrovi con l'accusa di aver eluso l'obbligo di attestazione di rispondenza in quanto eri consapevole che la macchina poteva essere rimessa in funzione.
Dal punto di vista del datore di lavoro, per non incorrere in spiacevoli problemi, è bene battere vie sicure se vendo a una ditta che ricondiziona macchine, a una ditta che la spedisce in Cina, a un museo, devo assicurarmi in modo inoppugnabile che svolgano tali attività.
Spesso o per il fatto che in ditta non c'è nessuno capace di occuparsi della pratica di dismissione, o perché i costi (le macchine vecchie solitamente sono completamente ammortate e quando le vendo ci pago pure una vagonata di tasse se si hanno delle plusvalenze, cercare un acquirente, fargli vedere la macchina porta via tempo, smantellare una macchina da vendere richiede tempi maggiori ed accorgimenti più costosi rispetto ad uno smantellamento di una che devo rottamare ) sono uguali o superiori ai ricavi nella maggior parte dei casi la via più veloce è la rottamazione della macchina.
Una volta che il rottamaio l'ha caricata e mi ha consegnato il FIR (formulario identificazione rifiuti) che ne certifica la distruzione le mie responsabilità si estinguono semplicemente per il fatto che non sto reimmettendo sul mercato una macchina, ma perché ne ho commissionato la distruzione.

Autore:  giacomo328 [ dom mar 01, 2020 09:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

Conosco gente che è riuscita a farsi regalare delle MU con una semplice dichiarazione che se la prendeva lui.......... non chiedetemi se vale qualcosa

Autore:  Piccio [ dom mar 01, 2020 09:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

Lo conosco anch'io, ma quello è un tipo losco... :risatina:

Autore:  mgd966 [ dom mar 01, 2020 09:35 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Fresa nei rifiuti (?)

e comunque e' una questione di mercato,MU rivendibili trovano la via,altrimenti rottame

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