MECCANICA e DINTORNI

In un Paese servono pochi ricchi e tanti poveri, tutto il mondo funziona così ed è la natura stessa a funzionare così. C'è un capo e tanti sottoposti. Non può essere diversamente.
I poveri fanno i lavori umili.
I poveri fanno i lavori scomodi.
I poveri fanno i lavori meno retribuiti.
e che ci vogliate credere o no, una società di soli ricchi dura da Natale a S.Stefano.

Ma quando i poveri per i lavori umili, scomodi e meno retribuiti, verranno sostituiti da delle macchine e diventeranno inutili, i ricchi cosa proporranno l'eliminazione di massa?

Dobbiamo rivedere il nostro approccio alla vita, le persone di successo, raramente sono persone speciali, ma nella maggior parte dei casi, sono solo persone che hanno avuto, opportunità diverse, se non si capisce questo non si potranno mai trovare soluzioni efficaci.

Vincenzo effettivamente mi riferivo al buon padre di famiglia...categoria in estinzione purtroppo.
Figurati che esistono e vengono erogati (almeno fino a prima della crisi) prestiti bancari per andare in vacanza! l'ho sempre trovata una cosa aberrante.
Si riproduce in piccolo l'andazzo nazionale -e viceversa.

Mario, Vincenzo: questo è il motivo per cui dico "il problema dell'italia sono gli italiani"... ma potrebbe benissimo essere generalizzato (come si può ben vedere dalla politica internazionale) in un "il problema della democrazia è il popolo".

Mimoletti: non può accadere. Quantomeno non nei prossimi decenni.
Le macchine sostituiscono già l'uomo in una quantità enorme di lavori, ma non mi pare che non ci siano posti di lavoro. Il lavoro si sposta, si specializza, cambia. L'uomo è versatile, il robot no. Il robot vince su lunghe produzioni.
Ma vediamo anche che il robot viene inserito -per sua natura- nei lavori più alienanti... Ti faccio un esempio: in azienda 20 anni fa c'era una persona che tutto il giorno stava seduta su una macchina, prendeva il pezzo grezzo, lo metteva dentro una morsa automatica e poi premeva un pulsante. Otto ore al giorno, tutti i giorni. Oggi c'è un robot al posto di quella persona, e io non ci vedo una perdita di un posto di lavoro, ci vedo il progresso che permette di cancellare un lavoro terribile.
Gli uomini hanno -chi più, chi meno- una qualità che le macchine non hanno e non avranno ancora per molto tempo: l'intelligenza.

@Onorino: scusami, chi paga meno tasse? con l'ultima versione della flat tax che ho visto, chi guadagna bene pagherebbe meno tasse, chi guadagna meno ne pagherebbe di più. Dopo un po' se ne sono accorti anche loro, tanto che 1)hanno alzato la tassa 2) hanno dato la possibilità di scegliere di restare nel vecchio sistema se questo comportava meno tasse.
Mi pare evidente la sola che c'è dietro.
E ripeto... se non prendi le tasse dall'irpef... da dove tiri su i soldi? pura e semplice economia di base, se cambio lavoro e prendo uno stipendio più basso, o faccio un secondo lavoro (=raccolgo più tasse in altre maniere) oppure non vado avanti, almeno non come prima.

"il problema dell'italia sono gli italiani"...

Storia vecchia...
Senza finire nella preistoria, all'incirca un paio di secoli fa, qualcuno disse che l'Italia era fatta e bisognava fare gli italiani.
Più di recente, qualcuno disse che non era difficile governare gli italiani, ma era semplicemente inutile.
Qualche altro, non italiano, osservò che l'italiano non ha mai concluso una guerra con l'alleato con il quale la ha iniziata.

Mimoletti ha toccato un punto importante che le persone superficiali tendono a rimuovere : a queste persone direi di ritornare idealmente a cinquant'anni fa e a provare ad immaginare con la mentalità e le conoscenze dell'epoca di ritenere possibile tutto quello che oggi è di uso comune, sicuramente bisognerebbe negare il futuro ipotizzato. Agli scettici faccio presente una cosa sola : tutto , ma proprio tutto, la tecnologia ,le scienze ,l'informatica hanno un solo obbiettivo, sostituire il lavoro umano, materiale o intellettuale che sia con dispositivi che lavorano più veloci più precisi e senza bisogno di riposo fisiologico. Per cui, in un futuro che non sappiamo quanto prossimo. le macchine progetteranno altre macchine e le costruiranno , probabilmente senza neanche il bisogno del bottone iniziale: ma tutti gli umani cosa faranno ?

Qualcuno dovrà occuparsi delle macchine, ovviamente, anche se a livello solo software e progettuale, e gli altri?
Staranno spaparanzati a godersi il lavoro delle macchine, qualcuno, frequenteranno palestre per fare, magari con movimenti ripetitivi ed alienanti, l'attività fisica sottratta loro dalle macchine, si dedicheranno allo svago cercando lo sballo per non pensare, si inventeranno giochi di ruolo per illudersi di essere ancora protagonisti, si dedicheranno agli hobby creativi per simulare l'attività lavorativa a cui hanno rinunciato. Si iscriveranno ai forum e discuteranno di questioni esistenziali, ecc...
Qualcuno dovrà per forza occuparsi delle difficili relazioni uomo-macchina.
Alcune attività rimarranno in vita e magari si svilupperanno ulteriormente, sicuramente psicologi e psichiatri, ma ci vorrà anche qualcuno che identifichi i nuovi bisogni della popolazione, in modo da dare qualcosa da fare alle macchine...
Anche gli artisti continueranno la loro produzione, beninteso con l'aiuto delle tecnologie più sofisticate.
Solo i politici non si avvarranno dell'aiuto delle macchine e proseguiranno come hanno sempre fatto.

Carlino, in maniera ideale:il progresso migliora la produttività, quindi servirà lavorare meno tutti, inoltre i lavori vecchi, man mano diventeranno inutili e nasceranno di nuovià

Il problema sara la redistribuzione delle ricchezze , al solito.


il problema è che gli zingari che mi hanno fatto visita già tre volte sono partiti dal fondo del processo...

Altri lo fanno in maniera più subdola, con mille altre piccole ingiustizie e truffe che subisci quasi senza accorgetene e per le quali è difficile trovare una reazione veramente efficace. Di questo la politica non ama occuparsene....

Si è alzato il vento dell'Utopia ?

Tranquilli ! Ci sarà sempre lavoro per i bipedi , perchè , data la loro natura , sono incapaci di godere del benessere . . . quindi , dopo anni di pace , si inventano le guerre . . . dopo le quali bisogna ricostruire tutto . . .

Tra al massimo 30 anni il 90 % dei lavori che conosciamo oggi spariranno, non è fantascienza ma realtà. Tra una qualche decennio vedremo chi è nel torto e chi nella ragione.

Sono d'accordo , tra parentesi mi sembra che la velocità del cambiamento tenda all'esponenziale ,tra qualche decennio non ci sarò più per vedere se avevo ragione ,ma vista la velocità con la quale la società si adegua al cambiamento ( è lentissima, con tutti i problemi che questo comporta ...)sono contento di non esserci.

il tema è sicuramente molto interessante, ma si va un bel po' fuori discorso...ma tanto noi siamo dei salsicciari e quindi chissene!

io direi: finchè i robot non sono realmente senzienti (QI paragonabili all'uomo) non vedo grandissimi problemi, andrà avanti tutto come ora.
Alla fine se ci pensate... secolo scorso i turni di lavoro non dico che erano il doppio di quelli di adesso ma poco ci manca. Impensabile che un uomo stesse a casa e avesse del tempo libero... cosa se ne fa?

Poi sono state "inventate" le ferie... E si è aperto un mondo di lavoro: turismo, guide, servizi... Si lavora di meno e si vive meglio.
quando c'è un robot che fa un lavoro c'è sempre una persona dietro che lo controllo, lo programma, lo manutenziona.
I robot ormai avranno sostituito del tutto gli uomini nei lavori manuali? Allora gli uomini potranno comprarsi i robot come fossero auto, e utilizzare il loro lavoro per mantenersi, diciamo così come fanno ora gli spedizionieri con i padroncini.

Ma il futuro non avrà solo i robot...un futuro alla "ghost in the shell" (quindi umani-cyborg) ce lo vedo molto probabile.

Avete letto Asimov prima di andare a nanna ieri sera?

"La violenza è l'ultima risorsa degli incapaci"

non c'è bisogno, la Fondazione è la mia saga preferita

Pensare che i posti di lavori persi saranno rimpiazzati e vera utopia. Le apparecchiature elettromedicali prodotte dall'azienda per cui lavoro, negli ultimi anni sono state integrate di sistemi di auto diagnosi e sono, entro certi limiti, capici di ripararsi da sole.