MECCANICA e DINTORNI
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Un bagno di sangue
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Autore:  ing.orso [ mar set 08, 2009 20:05 ]
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non è assolutamente una sciocchezza: per massificare le menti occorrono terapie di massa...e la televisione è perfetta: cura la moltitudine senza far andare in ambulatorio neanche un singolo (s)oggetto: tutti singolarmente seduti sul proprio divano.

p.s. televisore e divano comprati a rate perchè chiaramente oltre il proprio livello di vita sostenibile...perchè l'importante è creare la sensazione di necessità.

Autore:  c.marcello [ mar set 08, 2009 20:31 ]
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mah... secondo me una parte la maggior parte delle ditte grandi si avvantaggia con la crisi in quanto taglia in massa dipendenti che altrimenti non avrebbero potuto mandare a casa e spostano tutta la produzione all'estero... questo hanno iniziato a farlo le grandi aziende... operazione che poi ha portato man mano alla chiusura delle ditte satellite che si basavano sulle grandi commesse... e poi via via tutti i livelli.... fino ad arrivare alla fine della filiera... :-(
purtorppo come ho sempre sostenuto... se non si adeguano gli stipendi ed i salari all'effettvo aumento del costo della vita.... la fine è lenta ed inesorabile...
se ad un'operaio aumenti la paga al 99% quello che hai dato in più ritorna da un'altra parte... con la differenza che inizierebbero a girare di nuovo stì euro... il problema è che gli unici aumenti non sono quelli degli operai... ma solo quelli dei dirigenti :-(
ps. non riesco ancora a capacitarmi quando leggo sui giornali che il costo della vita è aumentato del 0,2 0,3% quando è palese che è aumentato di del 50% ...mah... :accetta: :accetta: :accetta:

Autore:  nippur [ mer set 09, 2009 10:23 ]
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questa frase che ho sentito con le mie orecchie mi fa riflettere, la persona ha detto questo:
"fanno bene i miei operai a fare sciopero, se fosse per me gli aumenterei lo stipendio di duecento euro al mese, ma così facendo mi costruiscono (non gli operai, ma gli imprenditori) una cassa da morto. noi viviamo una vita agiata, ma mi rendo conto che per un operaio e durissima arrivare a fine mese"

tengo a precisare che la persona in questione non è "uno qualunque"

Autore:  Dasama46 [ mer set 09, 2009 12:42 ]
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Io continuo a capire poco o niente : se la crisi è così grave e non la ci si fa ad arrivare alla quarta (terza) settimana, perchè le autostrade sono piene di "vacanzieri" ?
Perchè non vedo famiglie o persone a chiedere l'elemosina ? E così via.

Forse ci si vergogna di essere poveri; forse non si vuole ammettere di essere poveri; forse non tutti quelli che si lamentano sono davvero poveri; forse la nostra "arretratezza" sociale ci protegge.
Un "bamboccione" che a 35 anni vive ancora in famiglia, se perde il posto di lavoro, una zuppa ed un letto ce l'ha comunque.

Da quello che si sente lamentare, mi aspetterei che il Popolo assaltasse il Palazzo con forche, falci e picconi; ed invece gli unici assalti che vedo sono ai concorsi pubblici per "disperati", alla selezione delle veline, e giù di lì.

Continuo a non capire.

Una volta l'imprenditore arricchiva con merito e con lavoro duro ed appassionato : ma quando c'erano i periodi di "vacche magre", vendeva le proprietà accumulate per salvare lavoro ed azienda.
Ho l'impressione che adesso non funzioni più così.

Continuo a non capire........

Autore:  luk2k [ mer set 09, 2009 14:02 ]
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molte persone vivono oltre le loro reali possibilita' indebitandosi fino al collo e spendendo oggi soldi che non si sa nemmeno se a 6 mesi, un anno, ce li avranno da restituire...

purtroppo il problema è sempre lo stesso, si è inculcata nella gente la filosofia del giorno per giorno, questo ovviamente perchè fa comodo a chi vende beni e sopratutto a chi vende letteralmente i soldi...


ps, non ho capito il fatto dei "bamboccioni"
io ho 26 anni e vivo a casa di mia madre, ho trovato lavoro solo da poco e prendo meno di 1000 euro al mese, dovrei essere solo stupido per andare a spendere + della meta' del mio magro salario in un affitto solo per poter dire "io vivo da solo"...

per me è una questione di ottimizzazione in un clima di ristrettezze, altro che bamboccioni...

Autore:  ing.orso [ mer set 09, 2009 14:10 ]
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Io credo che in realtà non si tratta di crisi, bensì di un ritorno ad un tenore di vita più vero; non è possibile che tutti possano avere tutto, ad esempio due vacanze all'anno, un televisore enorme, un guardaroba sempre ben fornito, la macchina sempre nuova, ecc. con una moltitudine che vive con un saldo a fine mese pari a zero (tanto guadagno tanto spendo, e non in medico e dentista, ma in locali e abbigliamento) non poteva andare altrimenti.
Purtroppo non solo l'operaio e l'impiegato si sono fatti convincere che tutto sia lecito e dovuto, ma anche la classe imprenditoriale e dirigente, ed ecco il patatrac.
Non è possibile che una persona con un impiego modesto giri con una macchina che costa circa un anno e mezzo del suo stipendio, e così via... secondo me qui è da troppo tempo che si vive al di sopra delle proprie possibilità, ognuno al livello che gli compete.

Autore:  ing.orso [ mer set 09, 2009 14:15 ]
Oggetto del messaggio: 

il termine "bamboccione" credo vada rivolto a chi se ne approfitta;
termine portato in voga dal nostro presidente della Repubblica per esperienza personale, credo, perchè se non sbaglio non ha lavorato un solo giorno in tutta la vita, oltre che aver militato prima in una associazione fascista per poi entrare a far parte del Partito Comunista Italiano....ma questa è un'altra storia.

Autore:  Dasama46 [ mer set 09, 2009 17:45 ]
Oggetto del messaggio: 

"Bamboccione" è una infelice uscita del Ministro del Tesoro Tommaso Padoa Schioppa, del Governo Prodi.

Aveva usato questa espressione per stimolare i "giovani" ad uscire di casa ed affrontare una vita indipendente, portando ad esempio quello che succede nei Paesi avanzati del resto d'Europa.

Qualcuno gli ha fatto notare che i giovani non stanno con mamma e papà perchè "bamboccioni" appunto, ma perchè da soli con i costi della nostra vita in rapporto alle retribuzioni, farebbero subito una vita da poveri.

Mi sono permesso di usare questa espressione perchè la ritenevo universalmente nota, dato lo scalpore che aveva suscitato; in più, mio figlio ultra 35enne continua a vivere con la mia ex moglie per i motivi di cui sopra.

Penso che le riflessioni di Orso siano molto convincenti : in particolare quella che evidenzia la pulsione a "vivere alla giornata".

Quando ero bambino, non passava giorno che non vi fosse uno stimolo a pensare al futuro , sia per l'impegno a scuola, sia per l'educazione al risparmio, sia per prepararsi a vivere e cooperare con gli altri.

Oggi tutto sembra ridotto ad un grande centro commerciale : al mattino la radio trasmette un paio di servizi sull'economia, intesa come andamento della Borsa, come se tutti gli Italiani avessero investito a Wall Street; la pubblicità è ossessiva, non solo per radio e TV, ma anche a casa ti arrivano chili di "depilants"; ma cosa si fa per il domani ?
L'Italia da che parte sta andando ? Che società stiamo costruendo ?


Continuo a non capire......

Autore:  cabaciccio [ mer set 09, 2009 18:28 ]
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Dasama46 basterebbe dire che non si persegue più un fine sociale per il quale il denaro è un mezzo , bensì l'inverso si persegue un fine (mezzo) sociale per arrivare al mezzo (fine) , il denaro.

Cosa te ne fai del denaro se hai vissuto una vita solo lavorando e al di fuori del tuo lavoro e del tuo arricchirti non conosci un emerito tubo ?

Il lavoro inteso dal mio punto di vista (artigiano) non è solo una questione economica , ma il vedere i proprio sforzi e le proprie idee prendere forma , e trarne una soffisfazione che ancor prima che monetaria sia psicologica (per me).

Poi consegni un pezzo ultra mega super strabello leccato , lavato , imballato , lucidato , insomma fatto con tutti i crismi di questo mondo e ti senti dire che da un'altra parte lo fanno uguale se non meglio a costi inferiori , e tu lo SAI che è una balla , beh vuol dire che di serio e onesto nelle persone non c'è più nulla e che dobbiamo tutti quanti darci una regolata ...

Autore:  Dasama46 [ mer set 09, 2009 20:00 ]
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Mi riconosco in pieno nelle tue considerazioni, in particolare condivido quello che hai detto sul significato personale, umano e sociale del lavoro.

Ho l'impressione che non ci siano poche persone che, ragionando, potrebbero giungere alle stesse valutazioni; penso tuttavia, che moltissimi siano storditi e confusi dalla valanga di fesserie che ogni giorno ci viene propinata per farci "consumare", come polli, beni dei quali sicuramente non abbiamo alcuna necessità.

Autore:  GIGI68 [ mer set 09, 2009 20:02 ]
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Io dico che siamo stati abituati a vivere una vita agiata e che adesso dobbiamo risparmiare su tutto la realtà diventa meno allegra ,ma finchè vedo ,anche questa estate, il pienone al mare devo dedurre che i soldi per le ferie saltano fuori !!!!
Ho capito che si vive con lo stipendio che si prende e nn come anni fa che andavi in ferie o compravi quacosa solo se avevi almeno un bel gruzzolo da parte .
Per la mia azienda ,prima compravo 10 pezzi ora compro 1 pezzo e se riesco lo aggiusto .. la vera crisi deve ancora venire ragazzi miei !!!!

Autore:  Dasama46 [ mer set 09, 2009 20:06 ]
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Come avrebbe detto il vecchio Ugo La Malfa : "Stiamo alla finestra !" (e speriamo di non dover soffrire troppo)

Autore:  cabaciccio [ mer set 09, 2009 20:16 ]
Oggetto del messaggio: 

un gruzzoletto da parte ? Ahhhh : lo abbiamo dato a quelle brave persone che investendolo lo hanno sprecato :evil:

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