DAL SITO DELLA RAI (i giornali non ne parlano) Milano, 14-12-2012
Circa una quarantina di consiglieri regionali in Lombardia risultano indagati in un'inchiesta avviata dalla procura di Milano su presunte irregolarità nell'utilizzo dei rimborsi spettanti ai gruppi consiliari.
Nel mirino degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo, ci sono per il momento consiglieri di Pdl e della Lega nord, a partire dai capigruppo Paolo Valentini e Stefano Galli.
Tutti accusati di peculato per aver - secondo l'ipotesi accusatoria - utilizzato per fini personali (come cene in ristoranti di lusso) risorse destinate ad attivita' istituzionali.
Tra i nomi piu' noti figurano quelli di Renzo Bossi e Nicole Minetti. Il figlio dell'ex leader della Lega nord avrebbe utilizzato i soldi destinati al gruppo consiliare del carroccio per tutta un serie di spese personali: videogiochi, sigarette e bibite, soprattutto la bevanda energetica 'red bull'.
Stesso discorso per la Minetti, ex soubrette di Colorado cafe', ex igienista orale di Silvio Berlusconi, approdata al consiglio regionale della Lombardia dopo essere stata inserita all'ultimo minuto nel listino bloccato del Pdl.
L'ex consigliera (imputata nel cosiddetto processo Ruby-bis per aver - secondo l'ipotesi accusatoria - indotto e favorito la prosituzione di 33 ragazze, compresa la minorenne Ruby) avrebbe fatto acquisti personali con rimborsi del pirellone per decine di migliaia di euro.
Tra le sue spese, tutte puntualmente rimborsate con soldi pubblici, spiccano 16 euro serviti ad acquistare il libro 'mignottocrazia' di Paolo Guzzanti, ma figurano anche una serata da 832 euro all'Hotel principe di Savoia, giustificata in nota spese come 'consumazione', una cena da 6 coperti al ristorante 'Giannino' (costo 430 euro), piu' l'acquisto di un i-pad da 750 euro, nonostante ciascun consigliere lombardo ne riceva gia' uno in dotazione dalla Regione.
Tra gli indagati figura anche un consigliere della Lega nord appassionato di caccia che avrebbe speso 750 euro in munizioni per la sua attivita' venatoria.
Intanto il presidente uscente, Roberto Formigoni, tenta di gettare acqua sul fuoco. "Batman non c'e' qui in lombardia", minimizza il governatore convinto che tutto cio' sia "un grande equivoco" perche' "qui in Lombardia le regole sono molto chiare, nette e del tutto diverse da quelle vigenti in altre regioni: credo proprio che i nostri gruppi abbiamo rispettato fino in fondo le regole".
I nostri nonni sarebbero lì sotto casa ad aspettarli per fracassargli i denti,
per poi lasciargli un bigliettino:
AVETE MANGIATO L'ICI PROVATE A MANGIARE L'IMU!