MECCANICA e DINTORNI

Ovviamente sono vicino a tutti quelli che qui soffrono o hanno appena sofferto....

Dasama, io ho lavorato in ospedale (rianimazione)e ho avuto molto spesso a che fare con parenti che portano e riportano i loro congiunti per essere ricoverati. ma mi pare che il problema fosse più dovuto a un cattivo rapporto medico /parenti che ad altro; cerco di spiegarmi: se il medico dicesse la verità e non tentasse di imbrogliare riguardo la "aspettativa" di vita e riguardo la "qualità" della stessa forse le cose andrebbero meglio; Ho visto chirurghi promettere guarigioni (miracolose) a pazienti che erano "visibilmente" terminali, l'unico risultato era spesso una breve vita terminale peggiorata dalle sequele di un intervento chirurgico tanto doloroso quanto inutile. Ho visto internisti "nutrire" (per chi se ne intende tramite sondino o tramite PEG) pazienti allettati, malati di demenza più o meno senile, non in grado di avere il benché minimo contatto con i loro congiunti (a che pro? l'unico risultato era quello di prolungare - a volte di molto- la vita del paziente e di peggiorare -a volte di molto- la vita di chi lo accudisce).
Come se non bastasse mancano (o sono mancate fino a poco fa) una serie di normative riguardanti il fine vita (pensate solo al recente episodio del dj Fabo e di Cappato o della Englaro)

In questo campo , con me sfondi una porta aperta .. . .

devo anche dire che quando io proponevo comportamenti di attesa e di equilibrio , il più delle volte i familiari reagivano o con apparente interese (Dottore , deve fare a mia madre tutto il possibile .... cioè "accanimento terapeutico" ) oppure con diffidenza perchè dubitavano che le mie parole nascondessero il fine di risparmiare sulla salute del congiunto . . . .

Ognuno ha il suo modo di affrontare il problema . . . .

Poi c'è il problema della eredità : i familiari citati nel testamento propendono per una fine tranquilla , quelli non citati , invece , spingono per il mantenimento in vita a tutti i costi . . . .

Più di una volta ho dovuto separare (fisicamente) opposte fazioni di parenti che litigavano davanti al familiare in agonia . . . .

Che brutte storie Mario, io mi sono sempre augurato di finire i miei giorni nel sonno senza scomodare medici e parenti....

Certo Carlo , ma i "bipedi" sono molto vari nel loro modo di pensare e di agire . . .

E qualcuno deve cercare di gestire queste situazioni , per quanto poco piacevoli . . . .

Sembra che negli ultimi tempi le situazioni difficili che i medici devono gestire siano aumentate in modo esponenziale...

Ci sono sempre state . . . .
Una volta non se ne parlava molto . . .
Adesso tutti pensano di sapere tutto e tendono a non fidarsi dei "tecnici" . . . .
Poi , tanto per stare in tema di "pollice ed indice" , sono aumentate le azioni di rivalsa sugli operatori sanitari.

Amici cari ,....vi ringrazio tutti di cuore,......ok, adesso si riparte!

La vita continua pegasofranz , purtroppo ci sono i momenti tristi ma per fortuna arrivano anche quelli belli.....