Alby, io la vedo come una strada senza via di uscita..
Mi spiego:
da un lato c’è chi lavora in un’azienda che progetta, sviluppa e produce veicoli (motocicli e automobili per rimanere nel campo che conosco bene) e che quindi disegna ciascun assieme indicando le coppie di serraggio di viti e bulloni che serviranno in linea di produzione e in assistenza e a volte fissa anche tolleranze diverse sulle coppie di serraggio tenendo conto dei metodi di serraggio (serrare con un avvitatore pneumatico rapido in linea, non è la stessa cosa che serrare a mano lentamente con una chiave dinamometrica..), lui conosce le centinaia di prove che vengono fatte per verificare e simulare quella che sarà la vita (il più possibile difficile) che avrà il prodotto, per centinaia di migliaia di chilometri con più veicoli, con le coppie di serraggio di tutte (si, proprio tutte) le viti che vengono (con chiavi dinamometriche tarate regolarmente) verificate all’inizio e alla fine delle prove di durata per verificare che il serraggio sia rimasto entro certi valori; chi fa questo sa che se una vite si sviterà e si perderà un coperchietto di plastica con una sola finalità estetica, la conseguenza sarà probabilmente il “solo” costo di una garanzia per rimpiazzarlo, ma anche un’immagine non proprio luminosa del suo marchio (vi ricordate? Il detto di tanti anni fa “Ducati? Soldi sprecati”), e sa anche che lo stesso pezzo di plastica dovrà essere cambiato in garanzia se a causa di un sovraserraggio si sarà formata una piccola crepa; e magari avrà purtroppo anche dovuto imparare che se a causa di un sovraserraggio si sarà snervato un perno di un braccetto della sospensione che alla fine si romperà, qualche giudice nominerà qualche perito per andare a fargli le pulci al disegno (difficilmente qualcuno se la prenderà con il meccanico del concessionario che serrava a sentimento..), per vedere se la coppia di serraggio era corretta per quell’assieme, quei materiali e quelle condizioni di serraggio..
Dall’altro c’è appunto chi fa quello che vuole della sua moto o auto che può essere più o meno “a rischio” a seconda della criticità del serraggio che va a fare e della perizia con cui lo fa manualmente, senza strumenti di controllo..
In questa categoria rientrano poi anche molti “meccanici” (nel senso di “riparatori” in forza lavoro a qualche concessionario) che, sicuri della loro esperienza, la chiave dinamometrica preferiscono lasciarla sullo scaffale, pronta per essere mostrata quando passa un incaricato della casa costruttrice, di solito convinti che tanto serrano di sicuro meglio loro con la loro esperienza rispetto a tanti idioti con un mouse in mano che perdono 2 anni per mettere in produzione un nuovo modello con tante prove che costano tanti soldi, tanto poi la moto alla fine si rompe lo stesso perché qualcuno si è sbagliato, nonostante il mouse..
Ricordate? Forse meglio tornare a 20 anni fa e al detto “Ducati, soldi buttati” quando non si usava la dinamometrica..