La TAV, così come concepita, è una bestemmia. L'Italia (Fiat Ferroviaria) deteneva il brevetto ed un forte know how sul sistema ad assetto variabile, che ha consentito, prima sperimentalmente e poi in anni di esercizio, ai famosi "pendolini" di raggiungere velocità nell'ordine di 250 kmh su linee tradizionali e sotto alimentazione in CC 3KV. Con questi treni, la tratta Bologna-Roma veniva coperta in 2:35 circa. La scelta di costruire linee dedicate, con tensione diversa da quella della rete, ha aperto un buco nero enorme, che non ha acconsentito l'ammodernamento del resto della rete, tutta la rete, compresa, appunto, quella su cui viaggiano i comuni mortali. Una scelta tecnico-strategica così scellerata, induce a pensare a motivazioni diciamo....oscure. Incompetenza? Malafede? Velleitarismo? (fare il verso al TGV o agli strani ed inarrivabili giapponesi?). Però adesso, salvo guasti, e ritardi di altra natura, andiamo da Bologna a Roma in 2 ore. Azz....quanto è costata al minuto questa riduzione dei tempi di percorrenza? Tenete presente che i treni a pendolamento li abbiamo venduti anche agli svizzeri ed ai finlandesi. Nel caso degli svizzeri è stato un colpo fantascientifico. Un po' come vendergli gli orologi a cucù, visto che, al di là di Chiasso, c'è l'industria ferroviaria forse più prestigiosa al mondo.
Poi a noi va sempre bene tutto. Non concordo assolutamente col metodo (sono un rivoluzionario-non-violento
), ma credo che i no-tav della Val di Susa abbiano assolutamente ragione.