MECCANICA e DINTORNI

Una volta, il grano si mieteva con la legatrice, era necessario fare la strada, ovvero mietere a mano il perimetro del campo, si facevano i balzi legando il grano, con un mazzetto dello stesso, ora non lo fai più, anche volendo, la lunghezza dello stelo è circa il 50 % delle varietà “antiche” solo per dirne una.

Rino,

quello che scrivi è assai interessante! Quindi anche l'umile lievito di birra fa il suo dovere :D
E per le macine...io tempo fa avevo letto che un problema dei mulini a cilindri era proprio il surriscaldamento della farina, mi dici quindi che il problema è stato risolto?

sia chiaro , io ho riportato solo quello che dicevano al porto di ravenna gli spedizionieri e i chimici che facevano le analisi a campione . ho preso tutto per buono , ma di farine , io non ci capisco nulla .... per i costi , comunque , ricordo che il grano ucraino costava enormemente meno del nazionale .

Vedo schede tecniche alimentari tutti i giorni per lavoro. Concordo su quanto dice Carlo purtroppo. Grano e derivati arrivano in larga parte da Canada, Russia e Est Europa. Zucchero, sale e acido citrico/ascorbico (i più diffusi antiossidanti e conservati) dalla Cina. Poi ci sono una marea di altri ingredienti "minori" che arrivano dall'estero, frutta secca e derivati da Turchia e Iran, per esempio.
Il dramma è che molti disciplinari Doc, Igp, ecc. non prevedono neanche che gli ingredienti (almeno i principali) siano per forza italiani, ma si limitano a dettare regole sul processo o il logo di produzione.

più che altro , stavo ripensando a quanto detto da onorino (circa il costo del panettone se fatto bene ...) e quanto sostenuto da carlino ( che tra un panettone di fascia bassa e uno di fascia alta , non nota differenze apprezzabili) . in effetti , per me , certi prodotti veramente genuini e ben fatti , non si discostano molto da altri diciamo...pastrocchiati . per esempio l'olio d'oliva . l'olio da supermercato , quello economico , è fatto con una miscela di olii provenienti dal nord africa e da scarti vari . costa come l'acqua minerale e ... al mio palato , è sicuramente diverso ma non necessariamente più buono di un'olio artigianale di qualità che costa 20 volte tanto . ora, io capisco che c'è gente che se ne intende e si rifiuterebbe di condire con un'olio da supermercato . io , però , non riesco a cogliere differenze significative tali da giustificare l'aquisto di un'olio costoso . in pratica , sono io che non ho le competenze adatte . poi c'è il vino ... il tavernello , fà cagarissimo e fin quì ,non ci piove . però bevo il vino comprato alla spina dal conad . costa 2 euro al litro . per me , è valido . ovvio che per uno che se ne intente , è porcheria ! alle volte bevo un sangiovese superiore , roba da 4 euro la bottiglia e ...lì si che si sente la differenza , caxxo se si sente ! però , poi è troppo alcolico per me e .... di annaffiarlo con l'acqua non me la sento ... in pratica finisce che ne bevo un mezzo bicchiere a pasto e la bottiglia mi dura 4-5 giorni che non và bene perchè poi cambia sapore . insomma , ok il cibo buono , ma poi ci vuole anche il palato adeguato per poterlo apprezzare !

i panettoni industriali sono pieni di ciofeghe per simulare odore, sapore ed “untuosità” non so quanto può essere salutare ingerire anche l’acqua ramata che ci mettono.

Credo che però tutto quello che dici sia applicabile a qualunque cibo industriale , non solo al panettone. L'unica soluzione sarebbe fare come si faceva un tempo, una famiglia con un paio di ettari di terra era per gli alimenti autosufficiente, allevando anche un po' di polli conigli e maiali ....

rino, hai perfettamente ragione per quel che riguarda il "salutare ingerire cibo spazzatura" . intendevo sostenere che per un palato non competente come il mio , non fà molta differenza la qualità del prodotto ingerito . volevo dire che se il cibo spazzatura fosse cattivo , sarebbe molto più facile evitarlo .

Carlo , il vero problema è che il "commercio" pian piano crea nuovi "standard" di qualità ( ) per cui , chi non ha mai assaggiato l'originale , pensa che quello che propone l'industria sia il "gold standard" ....

Pensa alla Nutella che , dal punto di vista nutrizionale , è per lo meno velenosa , viene preferita ad una cioccolata grezza , infinitamente migliore sul piano dietetico ....

La pressione pubblicitaria è enorme e chi guarda la pubblicità viene condizionato senza accorgersene....

Naturalmente il Sig. Ferrero sentitamente ringrazia ....

Sig. Ferrero che se ne sbatte della disinformazione da quattro soldi che è stata fatta sull'olio di palma e continua a usarlo nelle sue ricette

infatti , è più o meno quello che penso anche io ! il fatto è che io (come forse molti altri...) non riesco a valutare la qualità del cibo commerciale .

Carlo tranquillo non sei il solo, tre anni fa ho ho prodotto, per casa, una sessantina di litri d'olio dalle olive che abbiamo accanto dove "gioco" a far l'orto, sono piante senza alcun trattamento se non quello di passare con la trancia due o tre volte l'anno per pulire il terreno dalle erbe infestanti, avevo acquistato la macchinetta con motore a scoppio per tirarli giù, raccolti i primi giorni di novembre e macinati immediatamente, acidità 0,8, bene lo porto a casa alla "padrona" non è piaciuto, dice che è troppo forte (ovviamente è prevenuta) lo faccio riposare nei contenitori inox fino alla primavera successiva, lo travaso in bottiglie, lo porto a casa e la signora mi rifila la stessa storia "è meglio quello del supermercato che compro io" , morale della favola alla fine l'ho regalato tutto e non ne ho più fatto per casa

Vuol dire che ci siamo assuefatti al peggio e lo riteniamo il migliore....

mi sà che stà succedendo la stessa cosa anche in politica ed alla classe dirigente in generale . per non parlare dei vips ....