MECCANICA e DINTORNI

Spero che non mi uccidiate, vorrei riprodurre le rose del mio giardino e, non avendo esperienza accetto consigli da chi ne sa più di me. Devo potarle a breve e fino a qui non ho problemi, (credo), ma vorrei utilizzare i resti della pota per produrre talee. aspetto di tutto, critiche, vaffa ecc. e non mi dite che ho sbagliato Forum, non credo proprio; siamo gli animali più sensibili e me lo avete già dimostrato, più e più volte

Con che tecnica:
tempera, colori ad olio, carboncino, aerografia...
supporto : tela,cartone telato, pannelli metallici, intonaco...
ecc ?

la propagazione delle rose va bene per talea e questo è il periodo buono, radicante e poi nel terriccio, c'è chi protegge lo stelo con la cera liquida ad immersione

in quel senso riprodurre...

Grazie per il ricordo
Dovrò andare a caccia di talee di una varietà particolare

Meno male che rokko le dipinge solo.....

non e' roba molto difficile ma c'e ' da lavorarci, vasetti d'acqua con radicante come ha detto Mariano poi vasetti con la terra per tener le piantine un po' riparate e curate e poi le puoi piantare, a differenza delle piante belle e pronte le talee le devi curare di piu', innnaffiature regolari senza esagerare, luce niente botte di freddo o vento se hai una bella vetrata in casa e' il posto ideale.
Dalla talea alla alla nuova pianta in giardino un 6 mesetti passano

Bah, io ne ho moltiplicate diverse per talea..
Una attecchiva, quattro no...
Semplicemente prendevo un pezzo pianta di rosa, un rametto che non avesse ancora prodotto rose, lungo 30,40 cm, toglievo una parte delle foglie (a caso, ma ne lasciavo alcune..., con un cacciavite lungo praticavo un foro nel terreno e poi, nello stesso foro, infilavo il rametto.
Ripeto, spesso non attecchivano, ma alle volte sì, senza tecnica nè sbattimento...

E' la tecnica per fare le talee nel modo più naturale ma ha come hai visto una scarsa resa perchè la radicazione nel terreno è più difficile che nell'acqua...

se devi farle direttamente a terra a fianco della pianta madre ,prendi un ramo lungo lo ripieghi verso il basso ne affondi una parte intermedia nel terreno dopo averla scortecciata, li' fara' le radici ma sostenuta dalla pianta madre, una volta ben radicata e sviluppata tagli il ramo che la congiunge alla madre.
Con questo sistema il tasso di successo e' elevatissimo anche se non la chimerei propriamente taleazione

questo sistema si può usare per diverse piante, sicuramente funziona con vite, fico, melograno, mandorlo, olivo perché fatto

Lelef il tuo sistema mi sembra più una margotte, ma aspetto i più esperti, Rokko nel tuo modo ne riproduco tante ma con un GGGGGrande pennello

L'ormone radicante dà un'ottima percentuale di attecchimento, ma bisogna stare attenti a evitare il contatto con la pelle (quindi indossare guanti) e sopratutto a non respirarlo (pericolo che si corre con la versione in polvere) se non si vuole finire in chemio.
Sinceramente ritengo più tranquilla la tecnica della margotta, dà ottimi risultati prossimi al 100% anche se richiede un pochino di sbattimento e dello spazio attorno alla pianta madre, l'anno scorso ho ripristinato i buchi nella siepe di lauro riproducendo una ventina di piantine con lo schema di Lelef, una volta radicati i rametti li ho separati dalla pianta madre e trapiantati dove serviva.

La margotta si può anche fare senza piegare ed interrare il ramo, mettendo terra intorno al ramo con un recipiente avendo cura di scortecciare parzialmente il tratto che va a contatto con la terra.(ricordando di innaffiare ...)

il sistema di interrare al suolo un ramo si chiama propaggine, la margotta è il suo equivalente aereo. se si vuole una pianta più robusta il sistema più usato, ma anche più complicato rispetto agli altri, è l'innesto.