MECCANICA e DINTORNI

Da quando sono qui, ho iniziato a chiedermi come sia possibile che nelle giornate normali, gurdando la gente che mi circonda, mi venga la sensazione che tutti gli esseri umani combattano una guerra solitaria, contro il resto del mondo. Che ci sia un clima di anomala competizione, non volta al miglioramento di se stessi o della società, ma alla prevaricazione del prossimo. Quasi un dover affermare la propria esistenza attraverso il conflitto con gli altri. E la cosa che mi angoscia di più è il pensare che tutto questo avviene nella vita reale, dove invece basterebbe conoscersi per arricchirsi di nuove esperienze e di nuove amicizie. Poi esce fuori un forum, dove nessuno ti ha visto, dove nessuno ti conosce, e dove nessuno ha mai saputo chi sei e quello che fai, in cui il mondo si trasforma, in quello che dovrebbe essere. Dove il clima che si respira è quello che si prova quando, dopo una giornata di lavoro, si torna a casa, o si incontrano gli amici al bar. In un bar dove però ci sono solo amici.
Benechè tutto ciò possa sembrare un romanzo, o possa sembrare che io la veda in maniera eccessivamente romantica, questo è quello che provo.
Un forum fatto di BELLA GENTE!

giusta riflessione gammagitti, anche io credo che siano schiavi del falso indottrinamento per cui la mediocrità non è dignitosa, ed allora cerca di distinguersi nella massa, ma non è facile, bisogna avere caratteristiche o doti particolari per farlo e molti non le hanno, ed allora lo fanno nell'unico modo che resta quando non si hanno qualità: si atteggiano, si incarogniscono per nulla, e così via, il tutto per giustificare di esistere...come se andasse giustificato!

argomento spostato da me' in bla bla bla

ma tu dicendo da quando ti sei qui intendi il forum?

se così fosse, e se no non ho capito, dalla mia esperienza su qualche forum, neanche tanti, ho visto che queste cose accadono spesso. Accadono per vari motivi, primo per tutto la mancanza di rispetto, cosa che ovviamente ha una tolleranza diversa per ognuno e può capitare con facilità di infrangere quel sottile velo a cui ognuno di noi tiene. Molto influisce il modo di comunicare...la scrittura. Non si ha la visone facciale (le faccine non servono a nulla a volte) e il tono della voce usato nelle conversazioni di persona aiutano ad intendersi come la mimica.

Spesso poi accade che ognuno ha una sua visione di cosa sia lo spazio "virtuale" che si divide, ognuno ha una sua idea di come dividerlo e in che direzione andare. Ci sono anche argomenti che fanno infuocare gli animi, sport e politica sono benzina per gi incendi da forum :)

Non sò se ho capito bene quello che intendi tu Pedro, ma io intendevo forse il contrario. Il mondo dovrebbe essere come questo forum, per poterci vivere bene....

avevo capito male io...ok... 8)

Gammagitti concordo con te (e grazie per la "bella gente").
Non penso sia un problema di "mediocrità" per l'uomo "comune" (direi meglio l'"uomo" e basta) : ciascuno di noi è quello che è, frutto di geni, caso (genitori che non ti sei scelto), ambiente, esperienze, ma tutto rivissuto, elaborato ed interiorizzato in quel risultato che si chiama "CULTURA".
La cultura è svincolata dalla istruzione , che spesso ostacola creando presunzione.
Quindi basta avere un interesse, essere un pò umili e ragionevoli e, se mi si concede, non essere "stronzi" più del necessario.
Qui tutti ci interessiamo (almeno) di meccanica, ci sporchiamo le mani, ci facciamo male lavorando e ci scambiamo idee, opinioni e consigli : nessuno chiede mai se l'interlocutore è laureato !
In sintesi il mondo di questo forum lo definirei "NORMALE".

Dasama, in due modi diversi ma stiamo dicendo la stessa cosa, anche tu come me credi nella dignità del "normale"...molti no, credono che sia poco.
Mi viene sempre in mente chi cerca di distinguersi proponendosi "alla moda", io un pochino di statistica, poca grazie a Dio, l'ho fatta...e mi ricordo che la definizione di "moda" data in statistica non è così diversa dalla definizione di "media" che noi tutti sappiamo :wink:
http://it.wikipedia.org/wiki/Moda_(statistica)

Provate a fare questa esperienza: Andate in una grande stazione ferroviaria e state li ad osservare la gente che parte e quella che va avanti e indietro. Io ho avuto l'impressione di vedere una moltitudine umana sola e nemmeno sola con se stessa, ma sola e basta!!!!!

Io posso portare la mia esperienza da ex geometra professionsta, ed attualmente da tecnico cumunale.
Io mi ritrovo solo, non per la mancanza di affetti, (moglie, famiglia e amici) ma nel mio campo ci si trova a combattere contro i mulini a vento.
E' un continuo scaricabarile, per evitare di prenderlo in quel posto.
Qualche collega ti aiuta, ma è sempre e solo un "tappare il buco", il minimo per non rimanere fregati.
Poi il sindaco, scarica sul dirigente, il dirigente scarica sul caposervizio, il caposervizio scarica su di me (in senso lato) che sono l'ultima ruota,e quindi mi trovo da solo a combattere il casino.
Alle volte, "l'ultima ruota" è il sindaco o il segretario, che a loro volta si trovano da soli di fronte al problema.
come diceva quella canzone "è un mondo difficile"

Leggendo le varie concrete risposte, mi viene in mente la classificazione degli uomini che usa la Mafia (quella seria detta "degli aranci", non quella malavitosa e stragista);
gli uomini sono divisi in uomini, uominicchi e quaqquaraqquà.
Gli uomimi sono pochissimi, gli uomminicchi pochi i quaqquaraqquà gli altri che restano.
Un pò come la distribuzione in Natura di lupi orsi e pecore.
Possibile, mi chiedo se sia così difficile usare la propria testa, con dignità, ammettendo anche di sbagliare e di volersi correggere, così difficile accettarsi per quello che si è (che probabilmente è molto meglio di quello che si vorrebbe essere), così difficile essere normalmente sinceri ed onesti .
Anch'io ho lavorato in un pubblico servizio per trentacinque anni e me ne sono andato per nausea : posso capire che tra colleghi, o tra superiori e subalterni, capiti di scambiare "supposte", perchè a volte serve o è necessario o inevitabile, ma quando lo scambio delle "supposte" diventa la "mission" del tuo impiego, allora non c'è più niente da fare.
Il fatto è che oggi più che in passato, il "potere", qualunque sia, ha bisogno di servi, di schiavi succubi e ricattabili, e quindi.........

guarda...mi sono appena preso un cazziatone MONDIALE dalla mia "capa", il mio dirigente, perchè su una delibera di 5 pagine, ho sbagliato un riferimento (errore di distrazione, per carità).
Poi si è sfogata è mi ha tirato addosso tanta di quella merda, che la metà bastava a coprire un sommergibile...
Io ho fatto degli errori stupidi, per carità...ma sinceramente di prendermi tutta la merda sua, proprio no

Come volevasi dimostrare !
Io (forse) ho capito che la persone che ti vogliono ferire o offendere, ti tirano addosso i loro difetti, che conoscono molto bene perchè ci convivono da anni, e attribuendoli ad altri cercano o di liberarsene o di condividerli.
Oppure ti tirano addosso la merda che a loro volta si sono beccati (a vagonate) dai loro "padroni".
Povera gente !
Il brutto è che persone così ce ne sono tante, specie nei posti di comando, perchè spesso "leccando" si fa molta carriera.

io vorrei cambiare posto, ma mi sono trovato a fare un concorso pubblico, perchè la libera professione non mi permetteva di mangiare...
non sono uno che si tira indietro per il lavoro (chiedete a Franco se volete) e quindi stè palate di merda mi hanno ferito in profondità
se non fosse che devo pur vivere in qualche modo, gli avrei mollato le mie dimissioni sul tavolo

io sono un libero professionista: ma davvero anche avendo voglia di lavorare non rieci a campare come professionista? mi sembra stranissimo: se non riesci ad inserirti come geometra vero e proprio ti resta la sicurezza, il disegno 3d, l'impiantistica, l'acustica...tutte quelle specializzazioni relativamente recenti che i geometri anziani, o comunque affermati e senza bisogno di cercare nuove opportunità, demandano volentieri ad altri.