Torno sull'argomento "modifica microscopio"; stavolta è il turno della testa trinoculare. Scartata l'idea iniziale di realizzare un semplice adattatore fotografico da montare al posto della testa binoculare, ho deciso di dotare il microscopio di testa trinoculare per avere contemporaneamente la visione dagli oculari e la possibilità di scattare fotografie. La scelta tra una testa europea o giapponese usata, di sicura qualità ma dalle dubbie condizioni, o una cinese nuova, si è orientata sulla seconda opzione. La testa, acquistata su aliexpress, è quasi del tutto identica a quella in dotazione al microscopio descritto dal Dott. Sini in questo articolo, scheda N°46:
http://www.funsci.it/files/schede_46-50.pdfLa descrizione dettagliatissima elenca pregi e soprattutto difetti; sapevo quindi a cosa andavo incontro. I tubi portaoculari erano semplicemente scandalosi; al gioco sul diametro tra oculare e interno del tubo, si aggiungeva quello della regolazione diottrica sul tubo destro, per cui non era possibile mantenere la stessa centratura per i due oculari (quella che gli appassionati di binocoli definiscono "collimazione"). Anche il terzo tubo, dedicato al collegamento con la fotocamera, termina con una boccola regolabile decisamente scadente. Secondo le prove effettuate dal Dott. Sini, il terzo tubo diviene parafocale con gli altri solo allungandolo di 35 mm; in effetti con la testa è stata fornita una prolunga esattamente di questa lunghezza, assente invece nella dotazione dello strumento recensito dal Sini.
A fronte della scarsa qualità del tubi portaoculari, resta comunque valida la parte relativa al prisma mobile per la commutazione tra solo visione dagli oculari e fotografia + visione, in rapporto 90% - 10%: la parte più importante e di più difficile realizzazione ed allineamento, in caso avessi voluto autocostruirla.
Rimaneva da sostituire l'oscena coppia di tubi portaoculari con due nuovi, la cui realizzazione è stata accennata nel post che ho pubblicato sulla fresatura dei filetti:
viewtopic.php?f=20&t=29530In pratica, ho salvato solo le due flange per fissare i tubi al resto del binocolo; le boccole sono state realizzate entrambe regolabili, in tre strati (contro gli abituali due). La regolazione avviene senza gioco e per quanto riguarda l'accoppiamento tra tubi e oculari, quelli che più si avvicinano al diametro nominale di 23,2 mm girando la testata non cadono. (il diametro dei diversi oculari al momento in mio possesso varia tra un minimo di 23,14 e un massimo di 23,18 mm). Il tubo interno, che porta l'oculare, è solidale con quello esterno, che si avvita per la regolazione sul tubo intermedio, a sua volta solidale con le flange di fissaggio. Con questo sistema non si rischia che il grasso al silicone che lubrifica la regolazione di lunghezza entri a contato con lenti e prismi. La seconda lente del sistema "Telan" (per chi desidera saperne di più, qui c'è una completa descrizione:
http://www.funsci.it/files/n-45-Telan.pdf) è stata spostata leggermente in direzione del binocolo per poter "allungare" i tubi portaoculari rispetto agli originali, per poter utilizzare anche oculari più lunghi del normale, come la coppia di Zeiss Jena che ho recentemente acquistato con la parte interna che misura 35 mm. Il successivo montaggio e la necessaria centratura si sono svolti senza problemi.
In futuro modificherò anche il "terzo tubo" per il raccordo fotografico; per questo servono ancora esperimenti sull'accoppiamento ottico-meccanico della fotocamera.
Nelle foto, la testa prima e dopo la cura e alcuni dettagli delle nuove boccole porta oculari; noterete che il godronatore a pinza mi ha "fregato" anche stavolta, con una godronatura col passo regolare e l'altra col passo dimezzato.
Alla prossima,
Roberto