MECCANICA e DINTORNI

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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: gio giu 17, 2021 20:00 
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Ammazza quanto mi piace sta roba
solo che per capire qualcosa mentre parlate devo studiare un anno intero :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: gio giu 17, 2021 21:49 
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Molto interessante. Ci son molti spunti di ottica che devo approfondire. Il tempo é senpre poco. Hai anche foto interessanti fatte con il microscopio?

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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: ven giu 18, 2021 16:22 
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Ciao. @Eugenio: hai toccato il tasto dolente...
Ho cominciato a fare foto quasi da subito, con diversi metodi ma finora ho ottenuto solo risultati discreti. Prima dell'ultima modifica (tuttora in corso) che riguarda la testa trinoculare, ho fatto molta sperimentazione in questo senso, e molto dovrò ancora fare in futuro prima di essere soddisfatto. Settimana prossima, tempo permettendo, vedrò di selezionare qualcosa di presentabile.
Saluti,
Roberto

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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: ven giu 18, 2021 19:29 
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CAPO OFFICINA
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grazie a tutti, in particolare ad A’vide :boid:
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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: ven giu 18, 2021 19:51 
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@Rob66: complimenti!

Cosa usi per gli allineamenti?
Disponi di autocollimatore e telescopio di centraggio?

Hai esperienza anche con gli invertiti?

Ciao :-)

Mauro

P.S. per i non addetti: autocollimatore e telescopio di centramento sono paragonabili al calibro e al tastatore in meccanica.


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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: dom giu 20, 2021 21:07 
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Ciao. @Billielliot: grazie. Allineamento e centrature non sono stati problematici, anche senza autocollimatore, usando strumenti prettamente meccanici. Recentemente ho smontato e rimontato anche il tavolino portaoggetti, riallineato tramite comparatore. Mi sono accorto anche che "pendeva" sensibilmente in direzione dell'operatore, ho risolto spessorando.
Non ho esperienze con i microscopi invertiti, in realtà oltre al mio ho avuto modo di provare solo in un'occasione uno Zeiss Axiolab degli anni '90. Per chi non è pratico del settore (a scanso di battutacce!), specificherei che gli "invertiti" sono microscopi particolari in cui gli obiettivi si trovano sotto il portaoggetti anziché sopra; si usano ad esempio per le colture batteriche in capsula Petri.
Quando avrò tempo pubblicherò qualche ulteriore dettaglio sulle procedure che ho utilizzato, oltre alle altre modifiche in corso.
Saluti,
Roberto

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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: gio giu 24, 2021 21:40 
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Eccomi di nuovo. Un'altra modifica al microscopio riguarda la motorizzazione della messa a fuoco micrometrica, utile per ottenere una serie di immagini, ciascuna a fuoco su un diverso piano, da ricomporre in un'unica immagine con ampia profondità di campo (focus stacking). Si tratta di un semplice motoriduttore alimentabile a 12V dc accoppiato tramite una vite senza fine e una ruota elicoidale alla manopola della messa a fuoco micrometrica. La micrometrica è una demoltiplica della macrometrica, un classico sistema pignone-cremagliera. Per questo motivo, non è necessario un finecorsa: quando si è raggiunto il limite meccanico della corsa, se si continua a ruotare la manopola della micrometrica, la macrometrica gira in senso opposto senza danno alcuno. La vite senza fine è in acciaio inox, realizzata al tornio, M10 X 1. La ruota elicoidale è stata fatta al tornio con il metodo di cui si è già parlato tempo fa sul Forum: maschio nel mandrino e pezzo libero di ruotare al posto dell'utensile. Anche in questo caso il numero di denti ha superato quello calcolato (ben 125 anziché i 120 previsti) ma questo non rappresenta un problema. All'interno della ruota elicoidale, tornita conica, si trova una "gabbia" in alluminio esternamente conica come il foro della ruota elicoidale, internamente tornita in modo da accoppiarsi liberamente alla manopola della micrometrica. Una ghiera mette in trazione la gabbia che va così a stringersi sulla manopola rendendo solidale l'insieme. Il piccolo motoriduttore (se non ricordo male da 1 rpm) è ospitato nel cilindretto di alluminio ricavato da una siringa aspirastagno fuori uso, mentre la ruota elicoidale gira entro due sottili boccole in ottone. Dal punto di vista elettronico, molti di voi penseranno che un servomotore pilotato da Arduino sarebbe stata la soluzione migliore, ma io sono, diciamo, "allergico" a queste cose. La mia idea è utilizzare un intervallometro (un temporizzatore bistadio) già realizzato tempo fa per le foto in sequenza, che con piccole modifiche si può adattare allo scopo. Questa è la parte elettronica della modifica, ancora da realizzare ma che passerà per forza di cose in coda al resto, dovendo ancora perfezionare il collegamento ottico-meccanico tra microscopio e fotocamera.
Allego un paio di foto del sistema per la motorizzazione della messa a fuoco micrometrica (come vedete, è rimasto poco spazio per le viti che fissano le sottili piastre in acciaio inox al telaio in ottone). Inoltre metto tre esempi di fotografie fatte al microscopio: la qualità delle immagini è ancora lontana da quello che vorrei ottenere, ma le prime due rappresentano una diatomea (Triceratium favus) parte di un vetrino di test, e mostrano la differenza tra illuminazione standard e obliqua, con tutto ciò che consegue in termini di contrasto e risoluzione. La terza risale a più di dieci anni fa e mostra un soggetto micologico, aschi e spore di Gyromitra gigas.
Più avanti tratterò le modifiche alla testa trinoculare (anch'essa cinese) ed i metodi usati per centrature e allineamenti vari.
Alla prossima,
Roberto


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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: gio giu 24, 2021 23:29 
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Belle lavorazioni e belle foto (anche se non ci capisco una mazza :risatina:)
Praticamente hai fatto una micro-micro tavola rotante :risatina:

Per evitare di fare più denti del previsto, dovresti prima fare dei solchi con il numero di denti giusti che vuoi ottenere vedi qui
https://youtu.be/RW8_F5NQHGY?t=137
e qui
https://youtu.be/RW8_F5NQHGY?t=593

Forse già lo sai , ma se ti dovessero servire micromeccanismi precisissimi e piccolissimi, con viti senza fine e motorini a 12 volt o anche meno , per il pilotaggio... raccatta dei vecchi lettori cd e/o dvd ... il gruppo di movimento della testina ottica sarebbe la morte sua :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: ven giu 25, 2021 06:35 
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Interessante. Per la tecnica dello stacking hai un software che mette assieme le parti a fuoco delle varie foto?

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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: ven giu 25, 2021 15:42 
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Ciao. @Davide: conoscevo già il "trucco" di fare delle tacche in corrispondenza dei denti per rispettare il numero previsto; ne avevo parlato qui: viewtopic.php?f=20&t=28096
in quel caso avevo fatto una serie di fori con una punta da 1 prima di tornire le ruote al diametro effettivo. Per quanto riguarda i servomeccanismi tratti da lettori (o anche da Hard disk) ci avevo pensato, ma temevo di imbattermi in motori stepper che per funzionare richiedono gli appositi driver. Quando in azienda hanno buttato due vecchie stampanti ad aghi, le ho smontate recuperando barre, ingranaggi vari (alcuni dei quali hanno preso posto nel microscopio) e diversi motori di cui al momento non me ne faccio nulla, ma potrebbero servire in futuro...

@Eugeniopazzo: per il focus stacking esistono programmi appositi come Zerene Stacker ed Helicon Focus, entrambi ottimi ma a pagamento. Poi c'è Combine ZP, gratuito ma dai risultati non entusiasmanti. Di recente ho scoperto ed installato Affinity Photo, programma di fotoritocco abbastanza completo, a pagamento ma decisamente abbordabile, che tra l'altro ha la funzione "Unione fuoco" con cui realizzare stacking validi. Inoltre, mi risulta che le versioni più recenti di Photoshop (che io comunque non uso) dispongono della funzione focus stacking.
Buon weekend,
Roberto

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 Oggetto del messaggio: Re: OTTICA E D'INTORNI
MessaggioInviato: mer giu 30, 2021 20:27 
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Torno sull'argomento "modifica microscopio"; stavolta è il turno della testa trinoculare. Scartata l'idea iniziale di realizzare un semplice adattatore fotografico da montare al posto della testa binoculare, ho deciso di dotare il microscopio di testa trinoculare per avere contemporaneamente la visione dagli oculari e la possibilità di scattare fotografie. La scelta tra una testa europea o giapponese usata, di sicura qualità ma dalle dubbie condizioni, o una cinese nuova, si è orientata sulla seconda opzione. La testa, acquistata su aliexpress, è quasi del tutto identica a quella in dotazione al microscopio descritto dal Dott. Sini in questo articolo, scheda N°46: http://www.funsci.it/files/schede_46-50.pdf
La descrizione dettagliatissima elenca pregi e soprattutto difetti; sapevo quindi a cosa andavo incontro. I tubi portaoculari erano semplicemente scandalosi; al gioco sul diametro tra oculare e interno del tubo, si aggiungeva quello della regolazione diottrica sul tubo destro, per cui non era possibile mantenere la stessa centratura per i due oculari (quella che gli appassionati di binocoli definiscono "collimazione"). Anche il terzo tubo, dedicato al collegamento con la fotocamera, termina con una boccola regolabile decisamente scadente. Secondo le prove effettuate dal Dott. Sini, il terzo tubo diviene parafocale con gli altri solo allungandolo di 35 mm; in effetti con la testa è stata fornita una prolunga esattamente di questa lunghezza, assente invece nella dotazione dello strumento recensito dal Sini.
A fronte della scarsa qualità del tubi portaoculari, resta comunque valida la parte relativa al prisma mobile per la commutazione tra solo visione dagli oculari e fotografia + visione, in rapporto 90% - 10%: la parte più importante e di più difficile realizzazione ed allineamento, in caso avessi voluto autocostruirla.
Rimaneva da sostituire l'oscena coppia di tubi portaoculari con due nuovi, la cui realizzazione è stata accennata nel post che ho pubblicato sulla fresatura dei filetti:
viewtopic.php?f=20&t=29530
In pratica, ho salvato solo le due flange per fissare i tubi al resto del binocolo; le boccole sono state realizzate entrambe regolabili, in tre strati (contro gli abituali due). La regolazione avviene senza gioco e per quanto riguarda l'accoppiamento tra tubi e oculari, quelli che più si avvicinano al diametro nominale di 23,2 mm girando la testata non cadono. (il diametro dei diversi oculari al momento in mio possesso varia tra un minimo di 23,14 e un massimo di 23,18 mm). Il tubo interno, che porta l'oculare, è solidale con quello esterno, che si avvita per la regolazione sul tubo intermedio, a sua volta solidale con le flange di fissaggio. Con questo sistema non si rischia che il grasso al silicone che lubrifica la regolazione di lunghezza entri a contato con lenti e prismi. La seconda lente del sistema "Telan" (per chi desidera saperne di più, qui c'è una completa descrizione: http://www.funsci.it/files/n-45-Telan.pdf) è stata spostata leggermente in direzione del binocolo per poter "allungare" i tubi portaoculari rispetto agli originali, per poter utilizzare anche oculari più lunghi del normale, come la coppia di Zeiss Jena che ho recentemente acquistato con la parte interna che misura 35 mm. Il successivo montaggio e la necessaria centratura si sono svolti senza problemi.
In futuro modificherò anche il "terzo tubo" per il raccordo fotografico; per questo servono ancora esperimenti sull'accoppiamento ottico-meccanico della fotocamera.
Nelle foto, la testa prima e dopo la cura e alcuni dettagli delle nuove boccole porta oculari; noterete che il godronatore a pinza mi ha "fregato" anche stavolta, con una godronatura col passo regolare e l'altra col passo dimezzato.
Alla prossima,
Roberto


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MessaggioInviato: mer giu 30, 2021 22:24 
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Complimenti,
Che peccato la godronatura diversa.
Ma come succede? A me non è mai capitato ...sopratutto con due diametri uguali :shock:

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MessaggioInviato: gio lug 01, 2021 17:03 
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Grazie Davide. Il godronatore è questo: viewtopic.php?f=20&t=28766
Come segnalato nel post, ognuna delle due ruote crea simultaneamente i propri solchi; il fatto che i solchi di una coincidano con quelli dell'altra finora è stato solo legato al caso. Dovrò inventarmi qualcosa...
P.s. Nel caso in questione i due diametri sono ovviamente identici.
A presto,
Roberto

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MessaggioInviato: gio lug 01, 2021 19:09 
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Inizia a godronare con una ruota liscia e una rigata. Crei i solchi. Poi passi a entrambe rigate, cadrá da sola nei solchi preesistenti

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MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 21:20 
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Ciao a tutti. Completo (per ora) il discorso sulle modifiche al microscopio descrivendo come ho effettuato centratura e allineamento delle varie parti. In un microscopio biologico, le tolleranze più strette in questo senso riguardano gli obiettivi, si parla in certi casi di qualche micron. Negli obiettivi più datati il corretto montaggio era garantito dalle strettissime tolleranze di lavorazione; attualmente i costruttori preferiscono prevedere una lente "flottante" centrabile in fase di assemblaggio in fabbrica e, non sempre, in fase di manutenzione.
Per quanto riguarda il sistema illuminante, centratura e allineamento sono comunque importanti, ma ottenibili abbastanza agevolmente con mezzi ordinari.

Recuperata una bacchetta temprata sufficientemente dritta da 4 mm di diametro, ho tornito una serie di accessori per la centratura tutti con foro alesato in cui la suddetta asta da 4 mm entra con buona precisione ma non forzata. Uno di questi accessori si monta sul revolver al posto dell'obbiettivo (l'unica sede non registrabile, per cui si prende come riferimento per allineare il resto. Un altro adattatore prende posto nella flangia di montaggio della testata; un altro si monta al posto del condensatore e l'ultimo si avvita sul filtro UV da cui passa il fascio luminoso diretto al condensatore. Montando questi accessori e facendo passare all'interno la bacchetta, non è stato difficile allineare il tutto.
Per quanto riguarda il collettore e il prisma montati nella base, per l'allineamento ho messo un foglio di carta millimetrata con evidenziato il punto dove avevo previsto di posizionare il Led; illuminando il tutto "al contrario", mettendo un Led al posto della testa, è stato possibile definire la posizione esatta prima del prisma, e quindi del collettore. Il movimento del supporto del Led prevede uno scatto centrale, registrabile, per entrambi gli assi.
Quindi, per verificare il parallelismo tra la flangia di montaggio della testa e il tavolino portaoggetti, ho tornito una flangia in acciaio da posizionare al posto della testa, su cui montare la base magnetica del comparatore.
L'ultima centratura riguarda le nuove boccole portaoculari della testa trinoculare: ho utilizzato la diatomea di perfetta forma triangolare (quella delle foto pubblicate qualche post fa) come campione, con un ingrandimento tale da riempire quasi per intero il campo visivo, posizionando così un tubo per volta ottenendo una buona collimazione. Le altre parti della testa si sono potute smontare e rimontare senza alterare le centrature. Spero che le foto allegate siano più eloquenti delle mie spiegazioni...

@Davide: ora tocca a te: hai parlato di un "cinese" da 800 ingrandimenti. Se posti qualche immagine e descrizione, possiamo vedere se si può fare qualcosa per adattarlo ai tuoi scopi.

@Eugeniopazzo: scusa il ritardo nella risposta. In effetti avevo provato a montare un cuscinetto al posto di una delle ruote del godronatore, ma non ha funzionato gran che. Dovrei verificare che entrambe le ruote entrino nei solchi prima di stringere. Farò ancora qualche esperimento.

Grazie e alla prossima,
Roberto


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