MECCANICA e DINTORNI

Solo che il Titanic è realmente affondato ( anche se qui si dubita viewtopic.php?f=19&t=15841&hilit ), l'arca di Noè e tutta da verificare se mai è esistita...

SCETTICO DISSACRATORE . . .

NAVIGANTE ESPERTO....

Rientrato alla base! La batteria da 100 ampere si è rivelata sufficiente per il mio fabbisogno energetico. In nove giorni ho percorso più di 200 miglia e totalizzato 16 ore moto . Consumo medio 26 litri/ora . Motore 90 cv elpto Mercury vecchia generazione a carburatori. Gommone da 5,80. Carburante imbarcato 100 litri più 30 di riserva. Acqua 40 litri più 20 di riserva .Materiale al seguito: cambusa (scatolame vario frutta e verdura) 12 bottiglie di acqua . Utensili in abbondanza , equipaggiamento subacqueo, due mono da 15 e uno da 7 litri. Più attrezzatura video/fotografica , drone e computer portatile. Pochissimo abbigliamento .
La prossima volta vorrei aggiungere il piccolo generatore della Honda da 1 kw per avere la certezza di poter ricaricare flash, lampade , batterie e quant’altro. Grazie per l’aiuto e per avermi fatto compagnia . A presto

Dimenticavo...per la notte, tenda da campeggio da 19,90 euro adattata nella zona di prora

Azz Complimenti !!!
Sei ancora uno di quelli da Nikonos 3-4-5 + 15 mm o ti sei adattato al digitale ?

Davide, sono partito tanti anni fa con la Nikonos III poi la IV e la V con il mitico 15 mm. . successivamente ho usato le più performanti custodie Aquatica e Seacam con le Nikon f4 e f5 con mirini d’azione da20 e da30 (il top all’epoca per la foto analogica subacquea) . Mi sono poi confrontato con il medio formato portando in acqua un Mamya RZ 67 con obiettivo 37 mm. Custodia Aquatica per lei e anche per l’esposimetro! Quando è iniziata l’era del digitale ho investito in una Nikon d100 (appena uscita) scafandrandola con una custodia Seacam. Ma i tempi non erano ancora maturi per i pixel e le prestazioni della pellicola ancora superiore. Così mi è servito solo per capire quello che sarebbe accaduto pochi anni più tardi . Ora, da più di dieci anni, porto in acqua una “obsoleta” D2XS scafandrata in una custodia Seacam . Mi ha dato molte soddisfazioni e ancora riesco a confrontarmi con il mondo attuale della fotosub. Oggi però non ha più senso investire tutti questi euro in tali sistemi reflex professionali, forse nemmeno al cospetto di lavori commissionati per il National Geographic. Molto più facile e divertente “giocare” con le mitiche Hero della GoPro

Ottimo

"Molto più facile e divertente “giocare” con le mitiche Hero della GoPro"
In effetti , oggi è proprio cosi !
Una volta ho fatto una proiezione a dissolvenza incrociata su una parete da 2 x 3 m con diapositive hectacrome o codacrome 25 , (quelle che nell'acquisto era compreso lo sviluppo da fare nei laboratori in Svizzera) con una definizione incredibile, non so se la gopro riuscirebbe a competere su una dimensione così grande ...
Poi finalmente sono uscito dal tunnel e oltre a fare immersioni ho cominciato anche a vedere quello che cera intorno a me ... da allora solo faro e i miei occhi ... a coloro che guardavano le mie e altre foto sub dicendo ohhhhh ma che bello , dico : se volete vedere il mondo sommerso prendetevi un brevetto !!!

Oggi il mestiere di fotografo non esiste più ...citi la Kodachrome 25 asa e mi torna in mente le lunghe attese per vedere il risultato prodotto con quella pellicola. la usavo nella macro e la definizione era eccezionale , unica a confronto ad altre pellicole . La Fuji velvia e la Kodak 100 VS sono state per anni le mie preferite. Sono lontani i tempi che portavo tutto in laboratorio in attesa delle poche ore necessarie per lo sviluppo. Diapositive, tavolo luminoso e lentini di ingrandimento non esistono più . Ora tutto è dimensionato nel percorso reflex digitale , scheda di memoria , computer per l’archiviazione e gestione dei file fotografici. La foto si fa al 90% in post produzione...il resto, semplicemente scattando senza nemmeno curare l’inquadratura.
Sicuramente tutto è più facile , più veloce e alla portata di ogni persona ma, a mio avviso, si è spento ciò che era l’arte di saper comunicare con l’immagine

Vero ! Ormai l'attrezzatura che ho è inutilizzabile ma mi dispiace buttarla.

Ho un amico che si picca di essere un (bravo) fotografo ; mi mostra centinaia di foto ottenute con attrezzatura digitale e poi (completamente) rielaborate ; belle , non c'è che dire , matutte senza un'anima . . . . non mi danno la minima emozione...

Io ho smesso di fotografare ,se non per necessità .. . ,perchè non ho il senso dell'inquadratura e le foto erano tutte banali . . .

Mario , bisogna abituarsi a "vedere" l'immagine attraverso il mirino della macchina fotografica e non come la vede il tuo occhio ... mi è capitato non so quante volte di dire : bello questo e poi dopo averlo inquadrato lasciare perdere, perchè ovviamente , il contesto dell'immagine attraverso l'obiettivo non era lo stesso che aveva avuto il mio occhio con una dimensione più ampia ... avrei fatto , come dici tu, solo una foto banale che non avrebbe reso giustizia a quello che aveva visto il mio occhio ... poi è chiaro che se devi fotografare un soggetto o un momento che non rivedrai mai più ...allora scatti e piuttosto che niente ... meglio piuttosto