Carlino, in questo circuito il costo è rappresentato dal MosFET e dall'induttore, oltre che ovviamente da tutta la parte di controllo. Il ponte a diodi e il condensatore (o la batteria di condensatori) ce li hai comunque in tutti i front/end di ingresso di qualsiasi inverter. Il diodo in più non fa grande differenza anche se, per renderlo più efficiente, quel diodo dovrebbe diventare anch'esso un MosFET e quindi con costi aggiuntivi sia sul discreto di potenza che sul controller.
Umbez, questo è lo stadio boost classico nonché il più utilizzato nei front/end PFC. Se fai in modo che il duty cycle dello switch "segua" e sia in fase con la forma d'onda di tensione in ingresso, ottieni un PF quasi unitario senza bisogno di ulteriori filtri che oltre che essere ingombranti possono anche costare parecchio. Essendo poi in configurazione boost hai anche il vantaggio di poter alzare la tensione continua a piacimento, di fatto facendo in modo più efficiente (e controllato) quello che avviene nel duplicatore di tensione utilizzato nell'inverter cinese.
_________________ McMax
“None of us can change the things we’ve done. But we can all change what we do next.” – Fred Johnson
fulminato in tenera età
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