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Aggiunta terra su alimentatore
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Autore:  Mauro Malvezzi [ gio apr 29, 2021 12:09 ]
Oggetto del messaggio:  Aggiunta terra su alimentatore

Buongiorno!

Oggi vi propongo un altro pezzo di tecnologia sovietica giunto nelle mie mani da poco: l'alimentatore per la luce di illuminazione campione di un microscopio stereoscopico russo, modello MBS-10. Al microscopio dedico un topico a parte, per ora mi sto limitando a mettere a norma il piccolo alimentatore di corredo, che trasforma la 220 V in 8 V (?!) per la lampada alogena che illumina il piano di lavoro.

Ripasso un po' di elettrotecnica con voi, ma il circuito è banale: interruttore on/off in basso, trasformatore, potenziometro (la presa non la vedete, è sul fondo).
Una delle uscite del trasformatore va direttamente alla presa, mentre l'altra entra nel potenziometro, che poi effettua la variazione di tensione.

Adesso le chicche:

1. La messa a terra viene curiosamente indicata nel grosso cavo che parte dal potenziometro, ma arriva ad una presa esterna di cui mi sfugge l'uso...forse una messa a terra separata da laboratorio?
1A. Anche fosse così, io ho sempre visto i trasformatori messi a terra sulla carcassa: i guai veri sono se la 220 va in giro, non la tensione del secondario.

2.Ho ricablato tutto, sono arrivato al potenziometro e sembra essere chiusto con un nastro di un materiale bianco incombustibile... secondo me è amianto xXx.. (khè>
Per curiosità, sono andato a controllare i dati di targa: è praticamente un reostato a filo avvolto di precisione, 3.3 Ohm di resistenza +- 5% !!! Nuovo costa centinaia di euro :shock:

Quindi veniamo alle domande:

1. La messa a terra a norma va bene su una vite di ancoraggio della carcassa del trasformatore?

2.Rimonto il potenziometro, chiudo tutto e occhio che non vede cuore che non duole? Comunque il nastro bianco è compatto, quindi non ho visto grossi spargimenti in giro di polvere e/o fibre

Grazie!

Autore:  billielliot [ gio apr 29, 2021 12:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

Ciao Mauro Malvezzi,

sto' cercando di capire come funziona il giro della corrente nel tuo scatolotto.

Dall'immagine che segue (versione alta risoluzione) si evince che l'ingresso della 220V e' sul lato con interruttore e fusibile.
La presa superiore serve ad alimentare la lampadina.

Confermi?

Ciao :-)

Mauro


Allegato:
Lomo_MBS-2_stereomicroscope_with_homemade_reflection_setup.jpg

Autore:  Mauro Malvezzi [ gio apr 29, 2021 13:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

Ri-edit....sono fuso

Si, è come da tua foto

Autore:  Mauro Malvezzi [ gio apr 29, 2021 13:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

1: Ingresso 220 V

2: Uscita "messa a terra"

3: diretto alla presa

4: Ad un capo del reostato

5: Dal centrale del reostato alla presa

Autore:  mario mariano [ gio apr 29, 2021 13:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

al reostato ci va un altro filo che parte dal trasformatore che non hai menzionato, altrimenti il reostato non potrebbe funzionare.
negli anni ottanta, quando facevo assistenza tecnica ad apparecchiature elettroniche, avevamo l'obbligo di indossare un "braccialetto" collegato a massa prima di aprire, dalle confezione di protezioni, le schede elettroniche per la sostituzione, non è che quella massa ha la stessa funzione? cioè avere l'operatore allo stesso potenziale del microscopio? dalla foto sembrerebbe che sia collegata ad una rete che avvolge il potenziometro a filo

Autore:  Mauro Malvezzi [ gio apr 29, 2021 13:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

Ciao Mario,

il reostato ha tre occhielli di connessione, ma solo due erano collegati. Per quanto ne so dovrebbe funzionare: il filo 4 porta la tensione del secondario sugli avvolgimenti di filo, il cursore rotativo è invece connesso al filo 5 che poi va alla lampada. A seconda della posizione del cursore, la corrente percorre più o meno filo e quindi varia la tensione, giusto?

Autore:  mario mariano [ gio apr 29, 2021 13:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

quindi quello che va dal trasformatore al reostato e collegato con il cavo bianco grosso (quello che chiami massa) se è cosi è proprio per avere l'operatore alla stessa potenzialità del microscopio (ovviamente se indossa il braccialetto collegato a quello spinotto, altrimenti non succede nulla, non credo che ci sia una elettronica sofisticate nel microscopio

Autore:  Mauro Malvezzi [ gio apr 29, 2021 14:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

Assolutamente no: è tutto rigorosamente meccanico.

Comunque mi sono fatto un ripassino grazie al tuo commento, e adesso ricordo come funziona un partitore di tensione (con tutti e tre i capi utilizzati) :rotfl:

Autore:  billielliot [ gio apr 29, 2021 14:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

Ciao,

Nell'immagine sotto si vede la terra (immagine tratta da qui).

Mi pare che gli altri collegamenti facciano un giro diverso dal tuo alimentatore.

Purtroppo, non avendo sotto mano il tutto, e' difficile dare certezze.

Ciao :-)

Mauro


Allegato:
alimentatore.png

Autore:  mario mariano [ gio apr 29, 2021 15:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

questa la vedo come una "libera interpretazione de tecnico di turno" sono stati ponticellati due uscite del trasformatore e collegata la terra su l'uscita ponticellata del trasformatore, :risatina: non saprei proprio dargli una interpretazione

Autore:  Mauro Malvezzi [ gio apr 29, 2021 15:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

Ha usato la terra del potenziometro, se l'elettrotecnica è rimasta quella di sempre non serve a niente.

Io penso che metterò a massa la piastra di montaggio del trasformatore e buonanotte, basta un occhiello sulla vite di montaggio

Autore:  mario mariano [ gio apr 29, 2021 15:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

:risatina: credo proprio che sia la cosa buona e giusta

Autore:  billielliot [ gio apr 29, 2021 15:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

A me sembra diverso.

Lato destro del trasformatore.
Quello che dovrebbe essere l'avvolgimento secondario a bassa tensione.
Il filo in alto, va direttamente dall'uscita del trasformatore a una delle boccole poste sul fondo del contenitore.
La boccola e' una delle due a cui si collega la lampada.
Dico questo perche' il filo e' molto fuori fuoco rispetto al filo in basso (sempre parlando del secondario).

L'altra boccola, usata per dare alimentazione alla lampada, prende tensione dalla linguetta del reostato (la linguetta fuori fuoco, in primo piano).

Il collegamento di terra sembra andare dalla boccola a sinistra, a un capo del reostato. Dal reostato parte il collegamento al filo in basso del secondario.

In questo caso sembrerebbe che uno dei due capi del trasformatore sia collegato a terra.
L'uscita degli alimentatori da laboratorio/banco e' flottante rispetto alla massa.
Il trasformatore isola.
Nulla vieta di collegare il capo negativo dell'alimentatore alla massa.
Non so se si possa fare lo stesso direttamente sull'uscita del trasformatore.

Sull'utilita' non discuto.
Spero di non aver incasinato troppo.

Ciao :-)

Mauro

Autore:  Davide Resca [ gio apr 29, 2021 16:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

A me sembra che nella prima immagine postata da mauro, il reostato è in serie all'uscita del trafo.
In questa configurazione bastano due Pin di cui uno il centrale
3,3 ohm in serie alla lampadina serviranno a modificare la luminosità entro certi limiti, questorno spiegherebbe anche il perché hanno usato un pot a filo...Uno normale avrebbe fatto da fusibile alla prima accensione :risatina:

Autore:  Rob66 [ gio apr 29, 2021 20:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Aggiunta terra su alimentatore

Ciao. Un reostato da 3,3 Ohm va per forza collegato in serie; utilizzato come partitore (collegato a tre fili, di cui i due esterni ai due capi del secondario del trasformatore) diventerebbe una stufetta, e sarebbe una gara tra lui e il trasformatore a chi brucia prima.
Piuttosto, per evitare di trafficare con 230V in giro per il microscopio e relativi problemi di messa a terra, non sarebbe il caso di passare all'illuminazione Led? Io ho modificato il mio microscopio (biologico) installando un Led da 3W, alimentato con una porta USB e un semplice caricabatteria USB da 2,1A; in serie ci sono un reostato di potenza da 47 Ohm e alcune resistenze (meno di 10 Ohm in totale) per limitare la corrente massima ai 700 mA nominali del Led. Uno stereomicroscopio presenta problemi di illuminazione diversi da quelli che ho affrontato io, ma comunque niente di irrisolvibile.
Buon lavoro,
Roberto

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