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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 13:16 
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CAPO OFFICINA

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Alessandro, d'inverno "stai caldo" ma di estate soffochi


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 14:28 
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TORNITORE E FRESATORE

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Partiamo da un principio fisico: per scaldare un ambiente devi immettere del calore.
seconda cosa: la temperatura ambiente è solo uno dei fattori che riguarda il comfort di una persona.
il gpl, il bioetanolo e la corrente elettrica hanno costi paragonabili tra loro rispetto alla quantità di calore che possono produrre.
il metano costa circa un terzo, il pellet costa come il metano
La legna da ardere costa qualcosina in meno ma non moltissimo.
La corrente elettrica sfruttata in maniera intelligente (cioè con una pompa di calore) costa poco più del metano.

Il corpo umano produce un pochino di calore e lo disperde nell’ambiente fondamentalmente in due modi: per irraggiamento e per convezione termica. Quando “si sta bene” è perché il corpo è in una condizione di equilibrio tale per cui il calore che viene disperso è pari a quello che viene prodotto, mentre quando fa freddo vuol dire che il corpo disperde più calore di quanto ne produce.
quando stai poco tempo nel laboratorio, l’ambiente non fa in tempo a scaldarsi, quindi per stare bene dovrai usare una potenza termica maggiore (il tuo corpo disperde molto per irraggiamento).
Quando invece stai nel laboratorio molto tempo, tu non stai scaldando solo il tuo corpo, ma tutto ciò che hai dentro il laboratorio, muri compresi, consumando quindi una certa quantità di energia, che poi verrà “sprecata” nel momento in cui esci: le attrezzature man mano si raffredderanno, disperdendo il calore all’esterno.

Fatta questa premessa, quale è il modo più economico per scaldarsi? Un sistema basato a metano o pellet o legna o pompa di calore, ma occhio a valutare il costo d’acquisto… una stufa da 500€ usata per così poco tempo, difficilmente si ripagherà nel tempo, una da 50 ne vale la pena. Tutto questo deve essere dotato di un sistema di ventilazione, perché altrimenti quando stai dentro 2 ore non fa in tempo a scaldarsi nulla. Occhio che un sistema ad aria però deve viaggiare almeno a 26° altrimenti la sensazione è quella di avere addosso aria fredda. L’ideale è dirigere l’aria calda verso i piedi.


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 15:13 
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CAPO OFFICINA
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"Fatta questa premessa, quale è il modo più economico per scaldarsi? Un sistema basato a metano o pellet o legna o pompa di calore, ma occhio a valutare il costo d’acquisto…"
Andrea sei proprio un ingegnere nell'anima... con 20 euri compri una boccia di grappa e quando l'hai finita hai scaldato anche il tornio, la fresa e lamadonna :rotfl:

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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 15:28 
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FINALMENTE USO IL TORNIO

Iscritto il: dom nov 30, 2014 11:43
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Dettagliata analisi, quella di Andrea, ma in realtà non abbiamo la necessità di riscaldare tutto l'ambiente, è sufficiente avere una temperatura accettabile solo nella zona in cui si lavora. Escludendo la conduzione rimangono due modi di trasmettere il calore dalla sorgente all'ambiente: convezione ed irraggiamento.
La convezione prevede di scaldare l'aria e farla circolare nell'ambiente: oltre a richiedere un apporto energetico parecchio elevato, l'aria in movimento tende ad abbassare la percezione della temperatura e notoriamente si raccoglie in alto, dove non serve.
L'irraggiamento consente invece di inviare direttamente il calore agli oggetti esposti, senza la necessità di scaldare l'aria, e questa mi sembra la soluzione più adatta ed economica, specialmente quando ci si trova prevalentemente fermi in una zona circoscritta. Esistono "stufette" elettriche, sotto varia forma, che sfruttano proprio questo principio.

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Pino


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 15:39 
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Il doppio pile sotto la tuta ed il berretto di lana sono stati dichiarati out per la stagione autunno/inverno?
Vabbè vorrà dire che anche quest'anno sarò fuori moda ma caldo!


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 16:02 
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SON PASSATO AI TRAPANINI

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Beh, si tratta si di un capannone, che però è diviso in varie stanze, praticamente è tagliato a fette.
Dove ho il laboratorio saranno circa 40/50mq, per circa 3mt di altezza risultano 120/150 metri cubi di aria.
Le pareti sono in muratura, tetto anche, ma i portoni sono in ferro, i quali andranno coibentati con dello styrodur, schiuma, e lamiere di rivestimento (non voglio vedere lo styrodur e la schiuma, mi sa troppo da "rappezzamento").
Inoltre c'è da dire che non sto mai fermo in un posto, mi sposto dal banco alle sabbiatrici, alle lavapezzi, al tornio, al banco di nuovo, quindi una stufetta ad irraggiamento andrebbe bene solo con un guinzaglio e portata a spasso.
Ora come ora mi sembra di aver capito che mi conviene una stufetta elettrica, anche se i metri cubi son tanti.....


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 16:15 
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SON PASSATO AI TRAPANINI

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gigathegiant no non sono affatto fuori moda, anzi sono una prassi quando mi sposto sotto il porticato dove ho saldatrici e seghetto, per fare lavori di carpenteria. [b36.gif]
Il problema è che non riesco ad avere una buona movimentazione delle braccia all'interno delle cabine con troppi abiti addosso.

Tu hai mai visto l'omino Michelin grattarsi il fondoschiena?
Immagino di no.
Questo è un chiaro esempio di problema di movimentazione.
Problema grave e molto fastidioso, nel suo caso.

E poi io odio il freddo, ma finchè non avrò abbastanza soldi da vivere come nullafacente in una spiaggia caraibica devo adattarmi al clima veneto! :capriccio:


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 16:51 
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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 16:55 
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TORNITORE E FRESATORE

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@Bricola, si è stata la mia prima idea, ma ho immaginato che viste le dimensioni non stesse molto tempo fermo in un posto...

@Avide: occhio che grappa e tornio non sono un accoppiata vincente! :mrgreen:

@Leonardo: con la stufetta elettrica ci scaldi nulla più di un bagno non troppo grande. Per la dimensione che serve a te, per ottenere un minimo di beneficio devi andare su qualcosa di più potente, almeno un 6-8 kw.
In casa ho una stufa a pellet da 8kw in una stanza che sono si e no 16mq, per portare la temperatura a 20° ci vuole una giornata a manetta (anche per il fatto che la stufa tende a buttare aria in alto... il soffitto è bello caldo, il pavimento gelato... esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere.)
Secondo me una stufetta a pellet o legna abusiva, comprata usata ci spendi poco ed è comoda... l'unica attenzione è fare magari un paio di canali per distribuire l'aria e mandarla ad altezza piedi.


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 18:22 
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TORNITORE E FRESATORE

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Il calcolo termico è molto semplice da fare considerando il volume ,il delta T e anche il tempo di riscaldamento : risulteranno necessarie un certo numero di Kcal ,poi il sistema con cui produrle è di libera scelta....


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 21:35 
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vorrei solo aggiungere: un ambiente occupato solo saltuariamente è molto difficile da gestire a bassi costi, il confort è accettabile quando tutto arriva ad una temperatura di 18 - 20°C (muri, macchine e utensili ecc,
. ecc.), lo sa bene chi ha una seconda casa e ci va per il fine settimana,......quando va via, si cominciava a stare bene, con riscaldamento acceso giorno e notte


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mar nov 27, 2018 21:39 
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Giustissima osservazione , l'inerzia termica dell'ambiente ed del suo contenuto, nel caso di un utilizzo saltuario condiziona la potenza impiegata : ho citato prima infatti il tempo di riscaldamento che per essere breve deve impegnare una fonte di calore molto potente (e costosa ).


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mer nov 28, 2018 08:52 
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Quindi:

-visto l'uso saltuario e per poche ore del laboratorio;
-vista la quantità d'aria da scaldare;
-visti i macchinari ed accessori da scaldare anch'essi;
-vista la presenza di portoni in ferro che fanno freddo solo a guardarli;

Si consiglia di:

-provvedere ad una buona coibentazione dei portoni, ovvero tamponatura con pannelli styrodur ed inserimento di guarnizioni "blocca spifferi";
-scartare l'idea di avere un ambiente vivibile, il che dovrebbe implicare un lavoro continuo di fonti di calore, non dico h24 ma quasi;
-lavorare di più, in maniera tale da muoversi di più, quindi sentire meno il freddo.


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 Oggetto del messaggio: Re: RISCALDAMENTO OFFICINA
MessaggioInviato: mer nov 28, 2018 09:02 
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IO un termoconvettore da 50 euri lo metterei ... secondo me ti cambia la vita ...

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MessaggioInviato: mer nov 28, 2018 09:39 
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dare un consiglio generico è difficile, sono troppe le cose da tener presente, l'ubicazione per prima, ed eventualmente quello che si ha a disposizione, faccio un esempio, se dovessi scaldare il box per più ore al giorno, data l'ubicazione sotto il palazzo dove abito, converrebbe sicuramente una pompa di calore, ora ho due stufette elettriche a ventilazione, una per piano, difficilmente rimango a lungo nel periodo freddo. In Calabria, invece data la grande quantità di legna a disposizione a costo zero, e l'ubicazione solitaria del locale sicuramente una bella stufa a legna, accesa perennemente (con la brace della sera accendere la legna al mattino, il vicino più vicino sta a non meno di trecento metri, quindi niente problemi di fumo e/o rumori vari )


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