Non serve nessuna licenza, perché queste sono "balestre da posta", non è possibile usarle a mano libera, necessitano di un banco per l'appoggio e per caricarle serve un martinetto, nel medioevo venivano usate per disarcionare i cavalieri in armatura dato il suo grande potere d' impatto. Non siamo considerati armaioli, nel mio terziere (rione) quasi tutti si sono auto costruite le proprie balestre. A San Sepolcro qualche anno fa un armaiolo ha costruito molte balestre ed ancora oggi hanno un fascino particolare, pensate che anche le più piccole viti le faceva a mano, questo grande artigiano purtroppo non è più tra i vivi e si è portato con se moltissimi segreti. Ho costruito la mia prima balestra più per curiosità che per passione, poi, appena usata, mi è entrata nel sangue. La mira non è diretta come nei fucili, ma è una mira composta, dove la direzione viene data da un riferimento che abbiamo sulla freccia, mentre la deriva e la parabola avviene tramite un dispositivo di traguardo posto lateralmente al teniere (struttura in legno e ferro che raccoglie sia il gruppo di scatto sia l'arco) l' arco che per normativa delle nostre federazioni deve essere categoricamente di acciaio forgiato).
Sto costruendone un'altra, che riassume tutte le varianti che ho apportato alle attuali, ma sicuramente non credo che sarà l' ultima. Più avanti cammin facendo posterò qualche foto ( ci vorrà circa un anno di lavoro) le macchine aiutano, ma l'assemblaggio dei pezzi se vuoi fare qualcosa di valido lo devi fare rigorosamente a mano.
Saluti a tutti