MECCANICA e DINTORNI

Onorino
certamente che lavora è solo la leva che porta la rotella, ritengo che per portare a deformazione il materiale un utensile a punta rotante necessiti di una maggiore pressione rispetto ad uno che striscia sulla superficie , la lastra per adagiarsi alla matrice non si deve solo deformare ma viene sottoposta a stiramento con assottigliamento e conseguente allungamento, ecco il perchè della doppia leva, la prima consente di esercitare una pressione adeguata mentre l'altra imperniata sulla prima ha la possibilità di muovere la punta sulla lastra per seguire la forma della matrice.

mmm, che sia un utensile con punta o con rotella non credo invece che cambi nulla nel modo di deformare il materiale.

Il discorso è invece un altro: se hai una sola leva imperniata, l'utensile può solo percorrere un arco di circonferenza. Con due leve hai invece due gradi di libertà e quindi puoi seguire tutte le forme che vuoi.
Poi c'è si anche un discorso di forza in gioco,ma vista la lunghezza delle leve, credo sia piuttosto marginale...anche perchè se ci metti troppa forza assottigli la lamiera senza "spingerla"... un pò come la calandra e i rulli di un laminatoio.

Concordo perfettamente sul discorso dei due gradi di libertà, per quanto riguarda l'assotigliamento è scontato ci deve essere, diversamente non si riuscirebbe ad adagiare un foglio piano su na superficie di rivoluzione, pensiamo a sagomare un pentolino in alluminio: significa ricavare la parete laterale cilindrica proprio dallo spessore della lastra, tornendolo il foglio di alluminio non si restringe può solo allungarsi assotigliandosi gradualmente fino all'altezza del pentolino, di fatto ciò che si fa è proprio un processo di laminazione.

Ho fatto una nuova prova è una sagoma molto semplice, sembrerebbe un sottobicchiere anche se io lo utilizzo per altro, ho provato con alluminio molto malleabile in spessore 1mm. e con della lega 6161 spessore 0.4 mm, mi sono fatto anche un semplice attrezzino con un cuscinetto così limito l'attrito con il pezzo ed ha meno la tendenza a ruotare sulla matrice; mi sembra che il risultato sia decente.
Di seguito il link al filmato:
http://youtu.be/Rp1EnZOLbek

E bravo !

tua moglie ha finito i piatti ?

bel risultato.

Sì me li ha tirati tutti dietro quando mi chiama per cena e io non mi scollo dal lavoro alla fresatrice, ho deciso di farli in alluminio così non si rompono più, sai com'è, per risparmiare, i piatti costano e a lungo andare incidono sul bilancio famigliare.
A parte gli scherzi li ho chiamati sottobicchieri perchè si potrebbero usare come tali, ma li utilizzo per un'altro scopo un poco più serio, secondo lo schizzo che segue

per portare a filo della superficie alare il tappo del serbatoio del carburante dell'aereo.

bella idea ed ottimo lavoro....direi un risultato molto soddisfacente.

Tempo fa ho detto che intendevo realizzare l'ogiva per l'elica dell'aereo, ci ho provato e mi sembra che il risultato sia discreto, prima mi sono tornito la sagoma interna profilata ad evolvente su un ciocco di legno di buona consistenza ben stagionato, poi ho lavorato un disco tratto da una lamiera di alluminio della serie 1000 di 1 mm di spessore, ecco il risultato:

Proprio un bel lavoro !

Bravo !

non sono un esperto quindi magari dico una cavolata, però metterei un pò di grasso per lubrificare e userei un utensile più "tondo" e ben lucidato, dovresti ottenere una finitura più liscia e con meno rigature.

bel lavoro , ho notato che se non fosse stato per il cuscinetto non ci saresti riuscito

Andrea il grasso c'era e l'utensile era un cuscinetto, da prove fatte con gli utensili a strisciamento si và poco lontano per via della forza di attrito che si sviluppa tra lastra e utensile spesso superiore a quella presente tra lastra e forma, piuttosto potrebbe essere utile rivestire il cuscinetto con una boccola dalla superficie leggermente curva.
Hai ragione Onorino, la lastra si è tagliata in corrispondenza del cerchio di appoggio del toppo di contrasto e senza il cuscinetto non ci sarei mai riuscito, comunque poi l'ogiva la ho rifatta usando un toppo che appoggiava sulla lastra con una superficie che seguiva meglio il profilo e non si è più tagliata per cui l'ogiva che ho installato è completa, senza il buco in punta; spesso si fanno varie prove correggendo il tiro fino ad ottenere un risultato soddisfacente.

Ma secondo voi...lavorare dei lamierini tipo latta...si riesce a lavorare con questo tipo di lavorazione?

La lavorazione in lastra prevede la deformazione del materiale per stiramento, di fatto è una laminazione, ovviamente finchè si utilizza una lastra di un materiale con buona duttilità si riesce a deformare senza dover applicare pressioni eccessive, penso che sostanzialmente utilizzare un lamierino di acciaio sia possibile ma le forze in gioco sono di ben altro livello rispetto a dell'alluminio della serie 1000