MECCANICA e DINTORNI

Portacolletti->mandrino ?
Se dovessi trovare una cosa del genere per la mia non ci penserei un secondo.... a lasciarlo li dove l'ho trovato.

Gia' cosi, con la morsa piu' grossa e il mandrino tipo jacob non ho quasi piu' spazio in altezza, se ci metto anche il mandrino attaccato al portapinze mi resta veramente poco...

Improponibile, Davide ( ma grazie dell' idea )

Potresti fare un adattatore che da una parte impegni il mandrino e dall'altra la ghiera del portapinze ... ma concordo che se non hai corsa è improponibile , io avevo preso spunto dal mio , ma il mio non è una fresa ...
anzi scusa , che devo dire una cosa ad Onorino ...

brutta cosa la droga , è una piaga tra gli anziani

i calcoli resistenza dei bulloni non tengono conto del passo ma del diametro minimo del nocciolo della vite.
Per il calcolo delle sollecitazioni sui filetti si deve tenere conto che il 25-30 % del carico grava sul primo filetto il 90% grava sui primi 4-5 filetti si deduce 2 cose:
1) fare filettature lunghe 10-15 filetti se non è indispensabile per altro è una rottura di cocommeri per noi meccanici specialmente se sono fori filettati.
2) calcoli la sezione sul diam primitivo della vite e controlli che la forza di trazione esercitata sia minore del carico di snervamento del materiale calcolato su quella sezione tenendo conto che devi fare i calcoli con 30% del carico

in realtà non è proprio così, o meglio: è così solo in una determinata situazione, ovvero quando i materiali sono uguali e quando stiamo parlando di supporti massicci.

nella realtà questo non accade mai, per il semplice motivo che se anche accoppiamo acciaio su acciaio, le viti hanno generalmetne una resistenza molto maggiore del pezzo su cui sono avvitate.
maggiorare la lunghezza dei filetti non è solo utile, ma è indispensabile in realtà, anche perchè poi bisogna tener conto dei coefficienti di sicurezza.

un filetto su una parete sottile si comporta diversamente dallo stesso filetto su un pieno (dipende quindi dalla geometria del pezzo) e quando si mischiano materiali diversi poi oltre alla geometria entrano in gioco le caratteristiche del materiale: modulo elastico, resistenza a snervamento, allungamento %.


Io comunque farei così: farei prima il filetto maschio, che posso misurare appoggiando 3 fili calibrati tra le gole dei filetti (messi diametralmente opposti, due da una parte e uno dall'altra), e lo porto a misura nominale. Poi uso questo maschio per testare la femmina che tornisco dopo.

Dopo lungo cercare ho trovato un' immagine che indicava il valore che cercavo, e che ho raccolto in questo foglio.



Naturalmente devo verificare ancora i numeri, ma mi sembrano coerenti.

Se qualcuno volesse approfondire:

Grazie !

Un ripasso fa sempre bene . . . . specie per i ripetenti , come me . . . .