MECCANICA e DINTORNI

Ho lavorato in due aziende meccaniche: nella prima, una primaria azienda automobilistica italiana, sia carta che martello erano assolutamente vietati in officina. Potrei dire "Carta e martello, fuori dal cancello". I pezzi dovevano essere in tolleranza ed i piantaggi effettuati rigorosamente con la pressa.
Nella seconda, una media azienda di produzione di grandi macchinari a commessa, la carta ed il martello erano di uso comune ( lo chiamano "aggiustaggio") per adattare i pezzi l'uno con l'altro, e con risultati qualitativi molto discutibili.
La differenza fondamentale sta nel progetto e nella corretta definizione delle tolleranze, non necessariamente strette; anzi, un buon progetto non necessita di tolleranze eccessivamente strette.
Un'altra cosa che ho imparato è che la rettifica è necessaria in pochissimi casi, talvolta è addirittura controproducente, oltre che molto costosa.

Avide, barbaro per me è un complimento

"Avide, barbaro per me è un complimento "
Lo so , per offenderti basta dire che sei comunista

Io, se volessi offenderlo, non gli darei mai del comunista. Avrei la certezza di fargli un complimento

Fermiamoci alla battuta senza approfondire troppo...

Ovvio che è una battuta !
L'idea politica non è mica una fede ...

Rino la prosdima cena qui a scanso di equivoci http://www.ilfederale.it

Sono sicuro che Rino, per quanto politicamente lontano da me, saprà apprezzare comunque l'ironia, di cui mi sembra un eccellente portatore sano

ho sentito un colpo al cuore, chi mi ha dato del comunista? io metto le mutande rosse a capodanno per dimostrare che i comunisti mi stanno sui cojoni

"di cui mi sembra un eccellente portatore sano "

Di le cose come stanno per favore ... "un eccellente portatore " punto !!!

E' il "sano" che ti disturba

Parecchio ...

mi sa che al federale non ci siamo andati per rispetto di Giacomo
io sarei di tendenze anarchiche vecchia scuola (Carrara, circolo Ponte della Gisolfa..Pietro Gori) ho delle camice nere ma diverse da quelle di Onorino.
Pero' essendo di larghe vedute non mi sarei sottratto