MECCANICA e DINTORNI

...si ma rimanendo in tema... nell'ultima passata in barenatura.. avrà staccato l'utensile o avrà finito con l'utensile in contatto?

In gergo tecnico la parte di metallo che non viene tornita in passata a che quindi causa la rigatura nel ritorno si chiama "rifiuto".
Sarà quello che ha dato la boccola all'utensile.... che è andato in bianco anche se si era portato il luborefrigerante con sé

Visto ora: a parte il tornio di gcrimi che non lo fa, a tutti gli altri più o meno succede ed è normale.
Quello che non è normale, è tornare indietro senza staccare l'utensile.
Per la cronaca: tornando indietro a contatto pezzo, il tagliente soffre e si consuma di più per nulla.
In tanti video lo vedo fare e proprio non lo sopporto...

io ho risolto in questo modo,prendo la torretta r la tiro verso me'.funziona

vero valerio. effettivamente é un buon metodo.

Il tornio di casa lo fa.
Il tornio del lavoro non lo fa.
Credo che sia tutto registrato a puntino, dai cuscinetti dell'asse mandrino al gioco del trasversale e del carrino.
E non lo fa sia in tornitura esterna che in quella interna,
Il tornio in questione è un Quantum.

il tornio di casa, se perfettamente allineato soffre di scarsa rigidezza.
Fai sta prova: tornisci un pezzo bello rigido con una passata tipica esempio 0.5 mm sul raggio e mentre stai tornendo ferma il mandrino (si lo so l utensile non gradirá) a quel punto metti un comparatore a monitorare la torretta azzeralo e apri le ganascie del mandrino rilasciando di fatto le forze in gioco. Vedi di quanto si muove.

Quello spostamento moltiplicato la rigidezza torsionale della macchina é la forza con cui preme l utensile sul pezzo quando "strisci tornando"

Quel contatto pezzo al ritorno ci sará sempre a mio avviso perché mi hanno spiegato che per ogni geometria di utensile la forza all interfaccia col pezzo in rotazione si scompone in radiale e tangenziale. la tangenziale é quella che taglia mentre la radiale é quella che chiamiamo rifiuto del pezzo a farsi a lavorare, e non c' é modo di togliersela dalle scatole, ma solo minimizzarla ad esempio con l' uso di taglienti con angolo di spoglia positivo.

il tornio che non mangia al ritorno è alla frutta, i cuscinetti sono arrivati e quando l’utensile tornisce il pezzo sale sopra l’utensile e mangia di più, al ritorno senza carico torna allo zero e non tocca l’utensile, non è magia, basta studiare un minimo come si comportano i materiali sottoposti a sforzo, un tornio in ottimo stato, rimangia.

Questo è vero, ma non vale sui torni piccolini, provate a fare una passata su un pezzo, poi staccate l'utensile e andate avanti e indietro montando un comparatore. Si vedrà anche con quello un minimo di movimento, che verrà amplificato quando si usa l'utensilenzio a causa di tutti i fenomeni già elencati

Io personalmente non sto a quantificare quanto mangia in condizioni di scarico, eppure quando serve ottengo diametri precisi in passata senza andare avanti e indietro all'infinito finchè non mangia più.
Di solito arrivo alla misura da ottenere, lasciando un sovrametallo da togliere in due passare identiche.
Mi spiego meglio: se devo ottenere un diametro di 30mm perfettamente a misura, arrivo a 30.5 in sgrossatura.
Quindi prevedo di fare due passate uguali di 0.25.
Eseguo la prima arrivando in teoria a 30.25, torno indietro staccandomi, misuro, faccio lo spostamento esatto in base alla lettura e completo con l'ultima passata e stop.
Credo che si faccia così, altrimenti se così non fosse, in 47 anni di torneria, non ho capito nulla...

È come dice Piccio, in ambito hobby leggevo tempo fa che si è diffusa l'abitudine di avvicinarsi a piccoli morsi (centesimi...)alla misura finita, ma non funziona così...quasi sempre.
Mi spiego: per fare passare da pochi centesimi senza che l'utensile rifiuti il taglio e la superficie venga una merda servono utensili affilati e senza raggio di punta. È teoricamente fattibile, ma è una pessima abitudine da prendere, quella di affidarsi all'utensile per gli ultimi centesimi.
In ambito professionale e direi anche hobby, la procedura è esattamente quella descritta da Alberto: si "arriva" a misura.

Sgrossatura il più ignorante possibile
Ciclo di finitura con due o tre passate identiche perché solo così ci si rende conto di come taglia l'utensile. Ad esempio, devi fare un 20 h7 partendo da 30, utensile con raggio di punta 0,2...
Sgrosso fino a 21.5, rimangono tre passate da 0.5 che è più del doppio del raggio di punta.
Prima semifinitura: 21.00, controllo
Seconda semifinitura 20.50, controllo e vedo quanto manca davvero al diametro...diciamo che mancano 55 centesimi anziché 50.
Finitura, passata da 56 centesimi...boom!

Ovviamente va tutto aggiustato in base a materiale, utensile, condizioni di taglio etc

Vèèè... uno che parla la mia stessa lingua...

anche io, quello che ha scritto Mauro è la stessa cosa che ho scritto io 8-10 anni fa, ma sono un barbaro e mi hanno perculato

Tutta colpa del manuale: il tornitore moderno...