MECCANICA e DINTORNI

ebbene dopo anni che la cerco "di recupero" finalmente l'ho trovata! Vista l'altezza punte del mio tornio ne cercavo una con diametro max 160 ma purtroppo l'unica che mi è capitata è 190. E' un po' grande e mi limiterà soprattutto nella presa di pezzi grossi ma per ora va bene così.

Trattasi di un pezzo abbastanza vecchiotto, almeno a giudicare da come è costruito, di fattura americana. Molto massiccio e di certo ai tempi era una signora piattaforma.





come si vede dalle foto è un po' conciato quindi necessita di pesante restauro. Quindi inizio con lo smontaggio.
Primo problema, le viti di movimentazione delle griffe sono tenute in sede da ghiere filettate aperte di lato per permettere l'accoppiamento delle griffe alla vite. Ovviamente non dispongo della chiave e, a giudicare dalla ruggine, non si prospetta una rimozione facile.

Costruisco quindi al volo una chiave a settori ad hoc. Prima prova fallimentare, i settori si tranciano di netto mentre cerco di svitare. La rifaccio, questa volta con i settori un po' più "ciccioni" e la tempro.


Quindi dopo aver annegato il tutto nel WD40, mi armo di pazienza e con l'avvitatore pneumatico a massa battente finalmente riesco nell'impresa. La chiave a settori ha retto anche se i settori si sono piegati, fa niente, quando le riavviterò torneranno dritti


Ora devo procedere alla pulizia dalla ruggine ed al ripristino di alcune geometrie, soprattuto del sistema di ritenuta delle viti di manovra. Sistema tra l'altro molto particolare: in pratica le viti sono scaricate al centro in due punti e vengono tenute in sede da alcuni settori ricavati da lamierini (1mm) che uniti (3 sopra e 3 sotto per ogni scarico) fungono da sedi di rotazione. Non so se sia un sistema diffuso ma non lo avevo mai visto prima, molto particolare.



Per rimuovere la ruggine dai particolari piccoli pensavo di metterli a bagno nell'acido: tropo sbattimento farli uno ad uno....

hai controllato se quei rasamenti/seger hanno tutti lo stesso spessore? potrebbero essere diversi e forse li usavano per compensare errori di lavorazione.

Per togliere la ruggine il metodo che trovo più efficace e con i minori "effetti collaterali" è l'elettrolisi in soda caustica, la ruggine diventa una patina nera che viene via spazzolando con la spazzola in acciaio e anche la superficie resta antica nell'aspetto, un robusto alimentatore da pc, polo negativo il pezzo e al positivo una lastra inox.
Anche i residui di grasso vengono dissolti efficacemente dalla soda, senza preoccuparsi di rimuoverli prima.

Io uso un prodotto che elimina la ruggine fenomenale.
Lo diluisci in acqua e ci immergi i pezzi.
Cmq a vederla per me basta che la usi e già con l'emulsione viene via un bel po' di sporco.
Le piattaforme a griffe indipendenti cmq di norma sono sempre più grandi del diametro del mandrino autocentrante.

Ps spero che non ci lavorerai presa in quel modo!!

Si Rino in effetti sono diversi, stanno tutti tra 1,7 e 1,8mm .... ci sarà da divertirsi a rimontarli

Meipei, all'elettrolisi ci avevo pensato ma sono troppi pezzi, dovrei trovare un sistema per collegarli tutti all'elettrodo negativo, troppo sbattimento.

FABRYH, ho dato un'occhiata ai vari prodotti tipo evaporust ma costano un botto. Con l'acido muriatico spendo pochissimo ed a quanto pare è più veloce!
Certo che non lo prendo con l'autocentrante, l'ho montato così solo per vedere quanto spazio mi avanzava tra piattaforma e guide.
Quella comunque si chiama presa del dentista... indovina come mai ?

dunque , mettere a bagno i pezzi nell'acido muriatico , và bene per eliminare la ruggine , ma.... siccome ci son passato , ti consiglio :
1) fare il lavoro all'aperto o in un luogo idoneo altrimenti coi vapori fai arrugginire tutti i macchinari .
2) tolti i pezzi dal bagno di acido , li devi sciaquare abbondantemente e poi a mollo in una bacinella con acqua e bicarbonato . lasciali per un paio di ore .
3)tolti i pezzi dal bicarbonato , li soffi e li ungi .
4) i pezzi in ghisa potrebbero avere soffiature nelle quali è rimasto intrappolato un pò di acido . nei primi giorni controlla che non emergano fioriture di ruggine .

immaginavo Max buon terno all’otto

Prima di usare l'acido, fai la prova con la sola piattaforma, apprezzerai il risultato e vedrai che sviluppandosi solo idrogeno non avrai i problemi descritti da Carlo come ruggine ovunque, e per i pezzi piccoli ne fai una collana con del filo di ferro e li immergi, sembra più lungo ma avrai modo di ricrederti.
Con l'acido le parti grasse non verranno toccate e non puoi farle stare troppo altrimenti te le mangia, con la soda in base alla concentrazione e alla corrente disponibile stabilisci il tempo di trattamento, anch'io in passato usavo l'acido, ma non c'è confronto.

Meipei mi hai quasi convinto.... sai che concentrazione di soda devo usare?

tutta sta ruggine non la vedo
io con pezzi simili, l'ho fatto con un myford ml7 della mia età (1957), li lavo con un buon sgrassatore commerciale tipo chanteclair, e poi li metto a bagno con acido ortofosforico (ingrediente della cocacola per intenderci) diluito al 5 o 10 % per una notte, poi sciacquo in acqua, faccio asciugare e inondo di olio protettivo per armi o per macchine da cucire.
L'acido fosforico converte l'ossido di ferro (III) (ruggine) in fosfato di ferro (III), FePO4, di colore nero, è molto delicato e poco tossico
mal che vada non fa danni e si possono usare trattamenti più energici tipo quelli che avete postato
io sul myford non ho avuto necessità di usare sistemi più aggessivi

tra l'altro l'acido fosforico e' anche l'unico acido commerciale che ha un effetto pulente anche sugli sporchi organici e/o sostanze grasse

Sembrerebbe un bel mandrino a griffe indipendenti, anche il sistema di serraggio delle griffe non sembra malvagio, togli il grosso della ruggine ma non spingere troppo sull'acido, finiresti col corrodere anche parte del materiale buono e ritrovarti con delle superfici estremamente ruvide, io mi limiterei a un buon lavaggio sgrassante, la vecchia nafta era favolosa ma si fatica a trovarla.
Spero che il montaggio a sbalzo su un altro mandrino non sarà il tuo modo normale di utilizzo, che ti farai una flangia adatta a connetterlo direttamente all'asse del tornio.

Io generalmente faccio ad occhio, ma credo di stare sui 30/40 grammi litro, se la soluzione è troppo concentrata ti sovraccarica l'alimentatore, è da fare qualche prova, se vedi che sviluppa poco gas aumenti la quantita di soda, ovviamente ricordati sempre di mettere le scaglie in acqua e mai viceversa perche la dissoluzione sviluppa molto calore.

.....ricordati sempre di mettere le scaglie in acqua e mai viceversa perche la dissoluzione sviluppa molto calore......

La reazione esotermica la hai solo con l'Idrossido di Sodio o Soda Caustica ......

La Soda comunemente detta è Carbonato di Sodio e non produce calore quando si scioglie ....

sinceramente a me quella patina di vissuto non dispiace, lo spazzolerei con una spazzola di ottone