MECCANICA e DINTORNI

Per quel poco che ricordo (parliamo di 50 anni fa) le chiavette si dividono in radiali e tangenziali.

Quelle "radiali", cioè le usuali chiavette parallele, hanno anche loro una componente tangenziale che viene a formarsi con l'utilizzo che non è da trascurare, e che viene a mancare con la costruzione proposta da Rob66.

Ciao e grazie a tutti dei pareri. L'albero in questo caso è da 10; avevo misurato albero e chiavetta insieme e mi dava 11,4, ho pensato alla solita tolleranza cinese. La chiavetta non si muove perché è più lunga del volantino stesso ed è trattenuta in sede dall'anello tra il volantino e il tamburo graduato (particolare N°341 nell'esploso che allego, in basso a sinistra).
Interessante il discorso sulle quote delle chiavette: avevo già letto da qualche parte che dovremmo chiamarle "linguette". Dovrò procurarmi una tabella con le misure esatte ed entrare della giusta profondità; il fatto che il fondo della sede sia tondo non dovrebbe costituire un problema, almeno per organi di raggio notevolmente superiore a quello dell'albero quindi con un buon spessore utile; questo concetto va però confermato dagli esperti.
La prima volta che ho fatto una sede per chiavetta al tornio ho usato un metodo diverso: ho messo insieme diverse lame del seghetto nuove fino ad arrivare allo spessore giusto (la chiavetta era 4x4 su foro da 16), le ho tenute insieme con due viti corte in modo da poter entrare nella cava e le ho messe nella torretta portautensili con i denti rivolti verso l'esterno; facevo avanti-indietro col carro fino a raggiungere la misura. Era venuto bene, ma un gran lavoraccio...
Grazie e a presto,
Roberto

"Chiavette e linguette" non è (ingegneristicamente) aperto alle interpretazioni:

"chiavetta" perchè funziona come una chiave, quindi spinge sopra e assicura trasmissione momento torcente per attrito tra albero e boccola forzando il primo sul fondo della seconda

"linguetta" perchè come la lingua, tocca sui lati: assicura trasmissione momento torcente per mezzo dei fianchi, che vengono sollecitati a taglio.

E' così e non si discute. Poi c'è l'uso consuetudinario: nel, credo, 98% delle officine italiane, tutti e dico TUTTI chiamano chiavette quelle che sono linguette. E' inutile tentare di spiegare che è sbagliato, prendi solo dei gran nomi. Basta capirsi e poi tanto ci sono i manuali per il dimensionamento.

Da un punto di vista delle tensioni nel materiale, però, non ci sono paragoni e le due cose non vanno confuse: se avete mai fatto l'esame da perito, saprete bene come si dimensionano le linguette, e soprattutto dove si collocano i giochi: le chiavette sono peraltro, secondo norma, inclinate, appunto perchè vanno forzate nella sede al fine di far compiere loro il proprio dovere.

"E' così e non si discute" potevi anche risparmiarcelo, in considerazione del fatto che con l'unificazione le normative (ed anche le nomenclature) sono cambiate.

Non posso pregiarmi di aver fatto l'esame da perito, ero un "baracchino" della fiat, ma nella mia libreria ci sono diversi testi (anche vecchi, ma con più informazioni di quelli nuovi) sull'argomento ed ognuno riporta le sue definizioni.

No, non potevo: ingegneristicamente non è una questione discutibile, sono principi di funzionamento completamente diversi. E credo sia così dall'inizio dei tempi. Se mi porti una foto dove viene definito chiavetta un collegamento non filettato sollecitato a taglio e con gioco sul fondo, sarò felice di constatare che negli anni le cose sono cambiate (nel verso di una definzione diversa)

Io ho testi risalenti agli anni 60, incluso un manuale di disegno, appena posso controllo

capisco il tuo approccio Mauro, ma io ad esempio ne ho uno diverso.

Con l' esperienza ho capito che in officine diverse, in regioni diverse, in paesi del mondo diversi, le stesse cose vengono chiamate con nomi diversi!

é un errore? si é un errore, ma gli ingegneri devono essere tanto rigidi nelle definizioni quanto flessibili e acculturati per capire in anticipo come ragiona la gente.

Se al telefono parlo di chiavette con una officina, sapendo che questo argomento é spesso fonte di confusione (anche se non dovrebbe esserlo) mi premuro di capire se hanno capito bene, pena ricezione pezzo sbagliato!

sai che soddisfazione ho a ricevere un pezzo sbagliato, sapendo che ho ragione perché io ho usato la definizione giusta?
Nessuna perché ho io la linea ferma senza pezzo di ricambio.

Per cui si noi tecnici/ ingegneri dobbiamo padroneggiare le definizioni, ma anche tollerare e prevenire con il nostro acume chiarendo piú volte le cose e in modi diversi con le persone che sono fuori dal nostro piccolo circolo di collaboratori fidati.

A supporto abbiamo disegni e riferimento a norme, ma in certe officine non lavorano sempre come da manuale.

In ultimo come puoi aver letto, anche io e Carlo abbiamo fatto fatica a cpairci. Io ho letto il Baldassini e lui le sue tabelle. Chi ha ragione?
Non saprei, io ho un libro ma lui ci ha comprato il pane con le sue tabelle mi sembra di capire, quindi nella sua zona le chiavette son fatte come dice lui.

Non so se mi son spiegato!

Rigidi ma flessibili.

Anche perché a essere troppo rigidi, quella volta che sbagliamo, ci schiantiamo per sempre agli occhi degli altri

Ho infatti diviso i due aspetti nel post. C'è l'aspetto ingegneristico dove la questione è chiara. Poi c'è l'uso consuetudinario. Ho lavorato in officina e dopo le prime volte a dire "gne gne si dice linguetta non chiavetta", ho capito che non serviva ad una mazza fare i saputelli. Per cui va benissimo, chiavetta, linguetta, facciamo come ci par, basta che ci si metta d'accordo e ci si capisca l'un l'altro. Però l'origine dei nomi non è affatto casuale e dietro ci sono funzionamenti e costruzioni diverse. Questo è fuori discussione.

sicuramene , sono io che non ho utilizzato i termini corretti

Come quasi tutti, ho preso più di un nome e più di uno scherzo d'officina di punizione perché facevo il fenomeno in officina, come detto

L'importante è capirsi!

È giusto cosí