MECCANICA e DINTORNI
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Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altissima
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Autore:  onorino [ mar gen 20, 2015 20:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

neanche io :risatina:
poi non sono convinto che serva tutta questa precisione , qualità si , ma precisione no.

Autore:  yrag [ mar gen 20, 2015 20:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

Forse, da incompetenti, ci sfugge qualcosa...

Autore:  onorino [ mar gen 20, 2015 20:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

io sono anche stonato :risatina:

Autore:  yrag [ mar gen 20, 2015 20:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

:risatina: :risatina: :risatina:

Autore:  Autronic [ mar gen 20, 2015 23:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

Infatti non è solo una questione di precisione meccanica nell' accordatura, ma anche una questione di suono, le vibrazioni della corda vengono trasmesse allo strumento anche dalle chiavette, e tra una chiavetta di acciaio e una di ottone la differenza si sente, persino la sola cromatura incide!!! Certo non è il caso di strumenti costruiti in multistrato :risatina: , ma su strumenti di un certo prestigio suonati da musicisti di un certo livello, certe differenze si notano. :ghgh:

Autore:  Def89 [ mer gen 21, 2015 09:35 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

beh non sviliamo le realizzazioni per strumenti musicali,, alla fine ci sono componenti molto studiati anche in quel campo.... credo che per strumenti classici venga utilizzato l'ottone e non il bronzo, ma va preso con le molle, nei pianoforte i tenditori sono in ottone o acciaio dipende da cosa e come si vuol suonare (io non suono ma la mia fidanzata si) in base al materiale dei tiranti cambia il suono, credo che valga la stessa cosa anche in una chitarra...

Per gli ingranaggi mi sono venuti in mente due siti esteri questo e questo

Ciao!

Autore:  francescopaolo [ mer gen 21, 2015 19:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

Avete ragione è vero le foto non sono della stessa qualità ma penso si sia capito il senso a giudicare dalle esaustive risposte che mi avete dato. Grazie Def 89 sei stato molto dettagliato e chiaro nella tua spiegazione e mi hai fatto capire diverse e cose. E grazie anche a Desama, si penso proprio che la cosa migliore sia posizionare in asse vite e ruota e poi andare ad implementata una meccanica registrabile e questo si può fare in diversi modi. Comunque ho capito, è questo era l'importante, che per un meccanismo del genere non necessita una precisione stratosferica e che la qualità di molte aziende italiane di microingranaggi è assolutamente affidabile. Ad Onorino vorrei chiedere cosa intende per "ribattendo le teste tipo chiodatura" cioè ti riferisci alle due piccole staffe ad U che avrebbero dietro la piastra, dove sono agganciate, delle teste da ribatter per il fissaggio? Questo spiegherebbe come sia ancorato il tutto alla piastra senza evidenti segni di saldature!!! Interessante.

Autore:  AndreaNSR125 [ sab gen 31, 2015 00:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

Personalmente ritengo che su questi argomenti ci sia molta ignoranza meccanica... nel semplice senso che molto spesso si fanno cose in una certa maniera perchè si è visto che danno risultati migliori, ma di fatto non si sa il motivo e anzi, molto spesso saltano fuori teorie che sono a dir poco fantasiose, parlando di temi di cui non si ha la benchè minima conoscenza.

Questo è un discorso genrale che vale in una gran quantità di casi e di cui purtroppo ho avuto modo di appurare, sempre troppo spesso.

sono completamente estraneo all'argomento quindi la mia analisi è frutto solo di questi pochi minuti:
1) materiale: ciascun materiale ha una rigidezza propria, e un certo smorzamento, oltre che naturalmente difficoltà e necessità tecnologiche/pratiche/di mercato (per dire: l'acciaio tenderà a far ruggine, l'ottone è molto più facile da lavorare e bello alla vista, ecc)
La rigidezza dipende però anceh dalla dimensione: più è grande e più è rigido. Più è rigido e meno influenzerà il suono

2) forma: quel sistema è montato su un lamierino da si e no 2mm...parlare di rigidezza a questo punto diventa quasi una battuta comica, c'è un errore di fondo. E' inutile avere una meccanica precisa, che permetta una grande rigidezza del sistema, se poi la struttura non è rigida.

3) sarà perchè sono estraneo, ma non vedo come quel sistema possa arrivare a costare 1000€... non perchè non possa arrivarci (già stare a rettificare gli ingranaggi,ecc.. si può spendere molto di più) ma perchè così a naso si fanno molte cose che non sono assolutamente necessarie.
Tra l'altro, giusto per farci capire: è una vite triangolare e un ingranaggio a denti dritti... quando servirebbe una vite trapezia e un ingranaggio apposito (non mi viene il termine in italiano). In quello bello si vede un accenno di questa cosa, ma chiunque abbia visto la vite senza fine di una troncatrice a disco lento... non c'è paragone.

4) sensibilità: basta aumentare il diametro dell'ingranaggio e hai tutta la sensibilità che vuoi. la fluidità del movimento la ottieni con un buon accoppiamento della vite all'ingranaggio e con superfici liscie.

poi per quanto riguarda la precisione... non mi sembra assolutamente nulla di tanto raffinato: il tutto è montato su un pezzo di legno, ha senso parlare di movimenti centesimali? Quando vai a tirare di più una corda, il legno si flette e le altre corde si scaricano.
Per non parlare di umidità, temperatura, eccetera. Il solo contatto della mano sul manico della chitarra lo riscalda e il manico si allunga per deformazione termica (tra l'altro non in maniera uniforme, visto che la mano è solo da un lato).

A mio modestissimo parere (e ben lieto di essere contraddetto), un ingranaggio semplice "pulito" con carta abrasiva fine, una vite (idem), e una struttura fatta a modo, e ottieni "il meglio" con una manciata di euro.
Io per esempio ci vedo molto bene un freno in teflon che ha coefficienti di attrito statico e dinamico uguali.
Anzi, per evitare del tutto il fenomeno di attrito statico (per iniziare il movimento serve una forza maggiore rispetto a quella che serve per continuare il movimento-stick slip in inglese) non farei nemmeno un sistema a vite e ingranaggio,ma un sistema diverso che non coinvolga l'attrito (la differenza concettuale è la stessa tra una bronzina e un cuscinetto a sfere...)

Autore:  Zeffiro62 [ mer feb 25, 2015 15:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Consiglio su microingranaggi e viti senza fine di altiss

quoto HPCgears se non trovi lì dubito che riesci a trovare in giro quello che serve, sono veramente ben assortiti peccato che i loro prodotti costano una sassata

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