Personalmente ritengo che su questi argomenti ci sia molta ignoranza meccanica... nel semplice senso che molto spesso si fanno cose in una certa maniera perchè si è visto che danno risultati migliori, ma di fatto non si sa il motivo e anzi, molto spesso saltano fuori teorie che sono a dir poco fantasiose, parlando di temi di cui non si ha la benchè minima conoscenza.
Questo è un discorso genrale che vale in una gran quantità di casi e di cui purtroppo ho avuto modo di appurare, sempre troppo spesso.
sono completamente estraneo all'argomento quindi la mia analisi è frutto solo di questi pochi minuti: 1) materiale: ciascun materiale ha una rigidezza propria, e un certo smorzamento, oltre che naturalmente difficoltà e necessità tecnologiche/pratiche/di mercato (per dire: l'acciaio tenderà a far ruggine, l'ottone è molto più facile da lavorare e bello alla vista, ecc) La rigidezza dipende però anceh dalla dimensione: più è grande e più è rigido. Più è rigido e meno influenzerà il suono
2) forma: quel sistema è montato su un lamierino da si e no 2mm...parlare di rigidezza a questo punto diventa quasi una battuta comica, c'è un errore di fondo. E' inutile avere una meccanica precisa, che permetta una grande rigidezza del sistema, se poi la struttura non è rigida.
3) sarà perchè sono estraneo, ma non vedo come quel sistema possa arrivare a costare 1000€... non perchè non possa arrivarci (già stare a rettificare gli ingranaggi,ecc.. si può spendere molto di più) ma perchè così a naso si fanno molte cose che non sono assolutamente necessarie. Tra l'altro, giusto per farci capire: è una vite triangolare e un ingranaggio a denti dritti... quando servirebbe una vite trapezia e un ingranaggio apposito (non mi viene il termine in italiano). In quello bello si vede un accenno di questa cosa, ma chiunque abbia visto la vite senza fine di una troncatrice a disco lento... non c'è paragone.
4) sensibilità: basta aumentare il diametro dell'ingranaggio e hai tutta la sensibilità che vuoi. la fluidità del movimento la ottieni con un buon accoppiamento della vite all'ingranaggio e con superfici liscie.
poi per quanto riguarda la precisione... non mi sembra assolutamente nulla di tanto raffinato: il tutto è montato su un pezzo di legno, ha senso parlare di movimenti centesimali? Quando vai a tirare di più una corda, il legno si flette e le altre corde si scaricano. Per non parlare di umidità, temperatura, eccetera. Il solo contatto della mano sul manico della chitarra lo riscalda e il manico si allunga per deformazione termica (tra l'altro non in maniera uniforme, visto che la mano è solo da un lato).
A mio modestissimo parere (e ben lieto di essere contraddetto), un ingranaggio semplice "pulito" con carta abrasiva fine, una vite (idem), e una struttura fatta a modo, e ottieni "il meglio" con una manciata di euro. Io per esempio ci vedo molto bene un freno in teflon che ha coefficienti di attrito statico e dinamico uguali. Anzi, per evitare del tutto il fenomeno di attrito statico (per iniziare il movimento serve una forza maggiore rispetto a quella che serve per continuare il movimento-stick slip in inglese) non farei nemmeno un sistema a vite e ingranaggio,ma un sistema diverso che non coinvolga l'attrito (la differenza concettuale è la stessa tra una bronzina e un cuscinetto a sfere...)
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