Per chi vuole farsi una cultura sui freni a disco, ecco un lavoro universitario che parla dei dischi in compositi, ma che fa tutta una trattazione preliminare sulle condizioni d'uso dei freni a disco.
http://www.tecnicadacorsa.it/Articoli/A ... 0Freno.pdfTra l'altro all'inizio viene detto che i dischi automobilistici sono in ghisa lamellare, la comune ghisa grigia. Anche se questo però li espone a problemi derivanti dagli shock termici.
Invece qui un catalogo online di dischi freno per impiego motociclistico, che sono realizzati in acciaio.
http://www.my-catalog.biz/E124316/Nella seconda parte ci sono una miriade di disegnini di dischi freno, con una quantità di varianti a livello fori/cave di raffreddamento.
Infine un sito di un produttore di freni da moto che, come detto, li realizza in acciaio.
http://www.alth.it/default.asp?content= ... ti,00.htmlQuanto al problema della frenata poco efficiente riscontrata da Bit79, ripeto che va esaminato il complesso disco-pastiglia-pinza, in quanto ci sono tutta una serie di variabili collegate strettamente tra di loro che decidono il risultato finale dell'applicazione.
Ad esempio occorre capire se le dimensioni delle pastiglie impiegate sono proporzionate sia alla grandezza del disco, che alla pressione esercitata dall'impianto frenante.
Poi ci sta il problema del riscaldamento/raffreddamento del disco. E qui bisognerebbe vedere se il rapporto diametro/spessore è adeguato a smaltire il calore.
Ci sarebbe anche da vedere la compatibilità del materiale di attrito delle pastiglie con il materiale dei dischi.
Ed a tal proposito penso che la prima cosa da fare sia controllare tramite il produttore delle stesse che le pastiglie che si stanno usando siano adatte ai dischi in ghisa.
Come si vede, si fa in fretta a dire "mi faccio un freno a disco"...