MECCANICA e DINTORNI

guarda che è già tanto averlo visto smontato

ho provato a cercare un po' ed effettivamente mi sono imbattuto in cuscinetti che sfruttano lo stesso principio, ma
realizzati in maniera molto più fine, così ci ho ragionato sopra ed effettivamente c'è una condizione in cui può funzionare: i fori devono essere ben "bilanciati" con l'aria che scarica naturalmente, in modo tale da causare una caduta di pressione di circa la metà rispetto all'alimentazione.

Ovvero: alimentazione a 8 bar, albero senza nessun carico e quindi "al centro".
I fori causano una perdita di pressione di 4 bar, e il restante è dovuto alla resistenza del meato che si forma tra perno e cilindro.
Ora mettiamo un carico sull'albero, questo si avvicinerà ad una parete e si allontanerà da quella opposta: la resistenza al passaggio dell'aria quindi aumenta da una parte (quella più stretta) e diminuisce da quella più larga, causando rispettivamente una diminuzione e un aumento di portata.
Se diminuisce la portata, la caduta di pressione sul foro diminuisce, se aumenta, aumenta anche la caduta di pressione.
Quindi nel lato più schiacciato, il foro causerà una caduta di pressione non più di 4 bar, ma magari solo di 2, e gli altri 6 se ne vanno nel meato.
dal lato meno schiacciato invece è il contrario: il foro avrà una caduta di pressione maggiore (diciamo 6 bar) e il meato solo 2.
Il risultato è che tra una parte e l'altra si forma una differenza di pressione di 4 bar che tende a raddrizzare l'albero.

Nel ragionamento poi stavo pensando a come si potrebbe migliorare questo effetto, lavorando sulle aree, le sezioni e le isol... opporcatroia alla fine si arriva ad una cosa che assomiglia tantotanto ad un cuscinetto aerostatico "moderno"...

merita ulteriori approfondimenti la cosa!

la bontà del risultato d'affilatura e l'apparente semplicità del attrezzo, merita approfondimento!

rangerone ha postato uno schizzo con zone (zolle) più basse e collegate che dovrebbe rispecchiare quanto dici tu... ma ci vedo 2 problemi...

lo schema nello schizzo di rangerone non è semplice da realizzare per un obbista.... se crei una zona con superficie maggiore rispetto le altre, si ha/ si potrebbe avere uno sbilanciamento....

i fori sono semplici da fare... o anche una gola per lato.... da provare!

Il problema del semplice foro è che quando l.albero arriva a toccarlo o quasi il foro si tappa e la superfice dove agirà la pressione di quel foro sarà il foro stesso o poco più mentre sull.altro lato hai meno pressione ma che agisce su una grande superficie e che terrà il cilndro attaccato da un lato.
Per questo servono delle camere a settori. In modo che al variare della posizione del cilindro la superficie rimane invariata.
E torniamo al discorso delle camere alimentate da un foro calibrato!

Rangerone, parliamo di un albero per mandrino di una affilatrice con carichi pressoché nulli... immaginati una punta da 10 tra le mani che affili... la pressione sarà di molto inferiore sul albero su cui elica appoggia/scorre sul dito!

lo scopo è quello di avere un movimento dolce privo d'impuntamenti che permetterà di realizzare una qualità dell'affilatura molto elevata

Il problema non è fare le camere perche non hanno necessità di precisione ne sulla profondità ne sulla forma. E anche la differenza di superficie può essere compensata con una regolazione del passaggio dell.aria (realizzabile con degli spilli regolabili o con dei semplici regolatori di portata per cilindri pneumatici, quelli a squadra con l.attacco a baionetta e il pomellino per regolare la velocità dei pistoni)
Il problema è fare tolleranze strette tra canotto e cilindro che non ti facciano consumare mt3 di aria al minuto.. che per afflilare una fresa ti serva un compressore da 10kw

Totem se il sistema è instabile il perno starà sempre appoggiato ad uno dei fori.. come diceva qualcuno è come far stare una sfera sulla punta di una piramide

@ Davide "io ho provato ad affilare un'elica, lo scorrimento migliore si fa partendo da codolo e andando a ritroso"

se vuoi te lo spiego ma prima riflettici un pò alle dinamiche che concorrono e sono in atto... sono convinto che ci arrivi da solo!

rangerone non dimenticare però i carrichi bassi e che cmq l'aria riempe il gap tra albero e cilindro... è da provare ma dopo aver visto le immagini del attrezzo Clarkson aperto sono molto fiducioso che funzione in quella applicazione... imho

Come dicevo io non devo convincere nessuno ne candidarmi.
Ai fori calibrati ci siamo arrivati..
Puoi anche fare una ragnatura a settori ma non credo che sia più facile da fare rispetto ad uno scavo unico.

Tentar non nuoce.
Almeno a noi...

infatti anche la ragnatura non è facile, soprattutto se la superficie deve essere identica tra di loro...

Sicuri che serva la ragnatura e i fori calibrati ? secondo me alla clarkson se ne sono ( entro certi limiti ) fregati
QUi https://youtu.be/BF60s6LeQkI?t=112 nessun foro eppure funziona ...

@Totem
Ma, io ho pensato che andando avanti l'elica poggia sul dente e crea un minimo di attrito che già si va a sommare a quello che crea la mola spingendo la fresa sul dente stesso , dall'altra parte si scarica...
Altro non mi viene in mente , trascurando il fatto che da una parte l'albero che porta la fresa viene spinto da un lato , invece nell'altro senso dall'altro, cioè dando per scontato ch non ci sia gioco tra albero e sede e che tutto sia cilindrico... ho poi provato una volta per vedere se funzionava quindi non ho avuto modo neanche di fare un po' di esperienza.

ha a che fare con la rotazione della mola e l'elica... se parti dalla punta verso il codolo, la mola lavorerà in "concordanza" spingendo verso il basso e quindi non trova molto appoggio sul dito ergo con la mano devi controllare anche la forza della mola.... al contrario, la mola spinge in basso ma trova l'elica che deve muoversi in senso opposto e questo ti da maggior controllo...

" la mola lavorerà in "concordanza" spingendo verso il basso e quindi non trova molto appoggio sul dito "
Perchè no ? io il dito ce l'ho in verticale che appoggia sotto la fresa ...
Non avevo considerato però il fattore concorde/discorde...

appoggia su un piano inclinato ( elica) che tende a scaricarsi.... in sostanza... se inizi dalla punta e molli la presa, la mola ti farà sfilare tutto il cannotto fino alla fine dell'elica... al contrario, se inizi dal codolo, e molli...non andrà mai verso la punta ... perché incontra sempre l'elica che deve "salire" ergo movimento opposto alla rotazione della mola!