Cercherò di essere breve: il sistema messo in piedi dal signor celestino è sostanzialmente un sistema di economizzazione per recuperare calore dai fumi preriscaldando l'aria in ingresso al bruciatore ed effettivamente è una cosa intelligente perché in questo modo si può impiegare meno combustibile per raggiungere lo stesso livello di temperatura dei fumi (sì lo so c'è il problema delle condense acide e tutto il resto, ma che comunque con opportuni sistemi è superabile). A dirla tutta però l'idea non è per niente nuova, infatti il brevetto del preriscaldatore d'aria che ancora oggi viene montato sulle caldaie ad irraggiamento fu depositato dall' Ing. Fredrik Ljungström nel 1930 (
https://en.wikipedia.org/wiki/Ljungstr% ... _preheater).
Il perché tale sistema non viene impiegato nelle caldaie domestiche risiede nel fatto che in effetti l'energia recuperabile è ben poca: se consideriamo una caldaia tradizionale (non a condensazione) i fumi devono uscire a oltre 100°C e tale temperatura lato gas è più che sufficiente per conferire ulteriore potenza termica all'acqua calda che di fatto è il nostro scopo ultimo, quindi se già i fumi sono così caldi da permettermi di lavorare direttamente sull'acqua, perché complicarmi la vita con l'aria di combustione? Se poi qualcuno volesse abbattere ulteriormente i 100°C e rotti con il preriscaldatore d'aria, beh allora otteniamo la condensazione dei fumi e finiamo nell'ambito delle caldaie a condensazione le quali, ancora una volta permettono di uscire con fumi che sono sugli 80°C lavorando direttamente sull'acqua. Certo direte voi: ma da 80°C alla temperatura ambiente c'è ancora ciccia!!! Vero, anzi verissimo, ce n'è poca ma ancora ce n'è tuttavia ci sono almeno un paio di problemi da superare se si vuole installare un ulteriore scambiatore di recupero:
1)oramai i fumi hanno temperatura talmente bassa che per recuperare qualcosa di significativo la superficie di scambio dovrebbe essere enorme, ma se è enorme lo scambiatore, a parte il costo, poi magari finisce che introduce una perdita di carico eccessiva sul tubo di scarico e tocca di mettere un ventilatore che lavori in estrazione il quale consumerà sicuramente di più che quel che avremo recuperato
2)ma se i fumi escono a temperatura ambiente come caxxo fa a tirare il camino?
P.S. Sull'effetto "vortex tube" non ci credo, le pressioni in gioco nel giro fumi e all'aspirazione del bruciatore secondo me sono troppo basse per innescare qualcosa di percepibile.