Riapro questo vecchio topic, l’argomento è lo stesso: il povero AT caduto in cattive mani che non riesce a trovare pace.
Per un certo periodo il cinese è stato tranquillo per quanto riguarda smanettamenti e modifiche, ha solo lavorato ma, proprio lavorandoci, è nata l’esigenza di apportare una nuova modifichina.
Il problema si è evidenziato a seguito della precedente modifica riguardante la discesa del canotto: prima era impossibile spostarsi di un decimo per via del meccanismo che poco si addiceva ad una “fresatrice”, ora il problema è opposto, bisogna smanovellare troppo sul volantino per spostarsi di un decimo.
E poi c’è pure la mancanza di un avanzamento automatico...
L’idea di massima ci sta, buttare giù un disegno manco a parlarne, non resta che qualche ricerca di mercato tra discarica e cassonetti in cerca di ispirazione e, alla fine, si rimedia l’occorrente: Un motore a spazzole recuperato da una automobilina elettrica per bambini, un riduttore epicicloidale che chissà a cosa serviva, qualche spezzone di alluminio e di C45. Bisogna solo studiare come infilare il tutto nel poco spazio esistente.
Al motore è stato rifatto il “muso” in quanto era un unico blocco con il suo riduttore originale, il riduttore è stato alleggerito di uno stadio sia per ridurre la demoltiplica, sia per renderlo più reversibile. I due ingranaggi sono ricavati dal tondo di C45.
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Il tutto si adatta al preesistente accrocco lasciando la possibilità di lavorare in manuale.
Il motore è alimentato dal regolatore PWM all’epoca previsto per alimentare il motore degli avanzamenti del tornio ma successivamente abbandonato a favore del motorone passo passo.
Due invertitori con zero centrale permettono di attivare l’avanzamento di lavoro e quello rapido. L’invertitore che comanda l’avanzamento di lavoro ha le tre posizioni stabili mentre il rapido ha il ritorno a molla sullo zero.
Il rapido si sovrappone, nella direzione selezionata, al movimento di lavoro indipendentemente se era in salita o in discesa. Le velocità di avanzamento sono ovviamente regolabili dal potenziometro mentre la velocità del rapido è fissa
Non mi dilungo ulteriormente perchè, trattandosi di una macchina pochissimo diffusa, l'argomento non interesserebbe nessuno. Giusto qualche foto...
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Resta da dare una sistemata definitiva e completare con un carterino per evitare di macinare le dita tra gli ingranaggi...