Non bastavano quelli postati finora, ci voleva anche il mio…
Oddio, di un aggeggio del genere non è che ne sentivo la mancanza, però, vedendo le altre realizzazioni, mi è “venuta la voglia” e considerando che tra il materiale avanzato/recuperato c’era tutto il necessario perché non farsela passare ?
Trattandosi di una realizzazione fatta esclusivamente con materiale di recupero, quindi quasi sicuramente solo in mio possesso, non mi dilungo in descrizioni inutili, bastano le foto per dare uno spunto e chi eventualmente intende costruire qualcosa del genere.
Il motore (USA originale con cuscinetti sballati introvabili) è da 200 W e, sebbene previsto per i classici 110 V / 60 Hz, pasticciando sugli avvolgimenti è stato possibile alimentarlo a 230 V senza fare botti. Pensavo che la potenza fosse insufficiente invece nelle prove effettuate non ho avuto problemi.
La mola (cinese doc, usata per le prove ma è solo da buttare) è montata a sbalzo su un albero corto da 20 mm montato su cuscinetti alloggiati nella flangia. L’accoppiamento al motore è realizzato mediante un giunto frontale posto anch’esso nella flangia che è stata realizzata riciclando l’ultimo spezzone di tondo di alluminio da 120 che avevo.
Per la protezione ho ricavato due semi dischi da un pannello di un rack da 19” di alluminio da 3 mm particolarmente schifoso da lavorare. Sulla periferia dei due dischi è presente una scanalatura per consentire l’incastro, a mo di sandwich stretto con viti, di una piattina curvata 3 x 30.
La solita cartella (ormai ho fatto la mano a costruirle
![Risatina :risatina:](./images/smilies/risatina.gif)
) consente il montaggio rapido sulla torretta
Ah… vi sconsiglio di piegare la piattina come ho fatto io ma, se proprio ci tenete a farlo, non ritenetemi responsabile se vi fate male.
E andateci cauti anche nella lavorazione della foto 2, il pezzo non è stretto nel mandrino...
Qualche foto...