MECCANICA e DINTORNI

Apro questo nuovo argomento perchè ho bisogno di proteggere dalla ruggine alcuni dischi metallici di 140 mm x 5 mm circa 30 pezzi e altri 6 da 165 mm x 15 mm. Avevo chiesto a Davide Resca come eseguire la "bluizzazione" e ho ricevuto delle risposte soddisfacenti, e desidererei approfondire di più l'argomento senza inquinare oltre il suo tread sulla "QUORN".

Questi dischi fanno parte di una calandra che stò assemblando e li ho ricavati da una barra di piatto di 150 mm x 6 mm x 6000 mm tagliati con la sega a nastro a 150 mm x 150 mm e poi torniti a 140mm x 5mm.

Questa lavorazione è iniziata da più di un anno a rilento causa altri impegni,la sola tornitura ha richiesto varie giornate di lavoro non sempre continuo ed ora è ultimata,ma ho visto che si stanno presentando i primi segni di ruggine.

Potrei anche carteggiarli sul tornio,ma già sò che si ripresenterebbe ancora la ruggine perchè l'uso dell'attrezzatura non è giornaliero ma a quanto capita l'occasione di utilizzo.

Non voglio verniciarli , ne farli zingare per non alterarne lo spessore , e avevo pensato alla brunitura.

Poi ho letto la "bluizzazione" di "Avide" e ci ho fatto un pensierino,diciamo che non è fondamentale la "colorazione" come lo è la "protezione" dalla ruggine,meglio se molto durevole nel tempo.
Mi è stato sconsigliato (da Pigi e Avide) l'uso della "forgetta" a gas per via del fatto che non riuscirei a controllarne la temperatura e chissà per quanto altro tempo non la utilizzerò e se mai la userò.
Da ciò che ho capito come prima cosa ci vorrebbe una bella pentola con dentro o trucioli di bronzo o sabbia "pulitissima" da mettere su un fornello a gas e inserirci dentro un disco alla volta con la faccia superiore rigorosamente priva di trucioli o sabbia che sia?
Aspettare di vedere cambiare il colore del disco quando sale la temperatura e alla giusta colorazione tirarlo via dalla pentola e immergerlo in olio motore o acqua,giusto?
Se si adopera l'olio motore si può lasciarlo immerso la dentro per più giorni ?
Se si adopera l'acqua va asciugato molto bene e "unto" con olio e lasciato avvolto in un straccio per almeno un giorno o meglio di più?

Ho visto in rete che ci sono dei prodotti appositi per la brunitura a freddo,ma ne vale la pena o non servo a nulla?

Se c'è qualche altro metodo per allontanare la ruggine che mi volete suggerire,i consigli li accetto molto volentieri,grazie

Un pezzo così grande ricavato da barra, prima per taglio con sega e poi con tornitura ha sicuramente al suo interno tensioni che anche solo a 300 ° possono distendersi e provocare deformazioni : ti consiglierei una zincatura galvanica che non altera lo spessore se non di pochi micron e mantieni la geometria senza rischiare deformazioni dei dischi.

ci sono dei prodotti destinati ai ritocchi a freddo sulle armi, a parte l'efficacia di sicuro il prezzo sara' molto alto.
Se dalle tue parti ci fosse una galvanica potresti chiedere dettagli sui trattamenti,credo siano meglio che la vernice nel tuo caso.
Alle brutte per evitare danni a breve li ungi di grasso in maniera uniforme e li sistemi in cassetta di legno,no plastica no metallo

Sempre se li pulisci benissimo, e poi li tocchi con guanti ( puliti ) la brunitura chimica, cioe' quella a freddo ( quella da armi, per intenderci ) dovrebbe funzionare bene.

Il trucco in tutte queste operazioni e la perfetta pulizia e sgrassatura prima della brunitura, e poi l'oliatura, per fermare l'ossidazione ( nel caso del chimico ) e proteggere il pezzo.

Sia il molusano ( ThisOldTony ) che Abom79 ne hanno parlato varie volte nei loro video su youtube.

Se invece ti interessa solo proteggerli dalla ruggine, basta tenerli coperti d'olio ( ne basta un velo ) e non ti prenderanno mai la ruggine ( fino a che non li tocchi e poi tu scordi di rioliarli ).

L'olio agisce da barriera sia all'acqua (umidita' ) che all'aria (che contiene l'ossigeno, elemento fondamentale all' ossidazione ).
Ho un sacco di pezzi in ferro che non hanno un punto di ruggine perche' sono oliati.
Come li tocco, e mi scordo di rioliarli.... diventano un blocco di ruggine.

Un'altro trucco, sempre in congiunzione con un velo d'olio, e spaventosamente lungo da attuare, e' lucidarli fino a renderli a specchio ( ma proprio a specchio ).

In questo caso credo che la ridotta rugosita' del metallo ( comunque parliamo di carta vetrata fino alla 1000 e poi l'uso di paste abrasive a micron e dischi in feltro ) evitano che l'umido attachi e quindi evitano la ruggjne.
Ma e' un lavoro veramente lunghissimo.

Per ora mi limito a pulirli e ungerli di olio ,poi quando avrò ultimato l'attrezzatura ed eseguito le varie prove di funzionamento eseguirò un ulteriore protezione .
Il fatto è che questi spessori vanno montati a pacchi di 50 mm ognuno sui tre alberi di 35 mm x 50 mm di lunghezza e servono sempre in opera per coprire la lunghezza degli alberi.
Spiegarlo a parole è lunga cosa ,appena posso inizio a fare le foto così è molto più facile da spiegare.

Dico anch'io la mia...
ti prepari una pentola delle dimensioni leggermente più grande del disco , diciamo 1-2 cm ,e ci fai uno strato di mezzo cm di sabbia di fiume . La vendono dai materiali edili .
Ti prepari un contenitore con l'olio e fai una prova con un disco , secondo me non si storge nulla ... quando arrivi in temperatura lo prendi e lo butti nell'olio. quando è freddo lo controlli se non di è storto procedi con gli altri in catena di montaggio . li puoi lasciare nell'olio anche una settimana ... secondo me in due o tre ore fai tutto .

A 300/350 gradi ( che e' la zona di ossidazione per il blu ) non si storce nulla, vai tranquillo.

Nel mio thread c'e' una carta con i colori e le relative temperature, ma secondo me sei ben al di sotto delle temperature alle quali si ottengono deformazioni .

Il trattamento di distensione viene eseguito a 150-180 °C per gli acciai al carbonio o debolmente legati, ed a 170-210 °C per gli acciai da cementazione.

Siamo sicuri sicuri che nulla si muove ? Tanto più che parte dal piatto e non dal tondo. In commercio ci sono degli oli protettivi da dare a pennello o spruzzo va sgrassata la superfice e applicati operazione da fare con i guanti in quanto la pelle è acida e potrebbe ossidare la superfice sotto

grazie a tutti per i consigli ,come già detto voglio finire e provare prima il tutto e poi vediamo il miglior modo.

Per favore mi indicate qualche link per barre tonde piene o quadre di alluminio per realizzare una flangia per il motore elettrico con diametro esterno o lato 250 mm x 250 mm e di spessore da 15-20 mm. vanno bene anche flange già forate ma con diametro esterno 250 mm e interno da 90mm sempre da 15-20 mm di spessore a prezzi umani naturalmente.
Altrimenti posso realizzarle in ferro ma vengono troppo pesanti.
La devo avvitare sia al motore che ad una flangia in dotazione del riduttote per alzarmi di circa 70mm che è quella in foto vicino al riduttore

Discorso lungo quello dei trattamenti termici. Senza addentrarmi molto per non andare ot, la distensione si effettua a temperature di circa 550-650 gradi per gli acciai, nel caso di acciai bonificati viene eseguita a 50 gradi in meno della temperatura di rinvenimento. Gli inossidabili vengono trattati a temperature superiori a 1000 gradi, si parla quindi di solubilizzazione. Da qui si capisce che i gradi necessari a fare quanto richiesto nella discussione non sono significativi dal punto di vista metallurgico per l acciaio trattato.

Tenere i pezzi unti è il metodo più economico ed efficace comunque... Se non vengono utilizzati per lungo tempo, ci sono dei protettivi apposta quali Valvoline Tectyl.

I dischi di acciaio da trattare sono 27 in totale ,di cui 18 sempre montati a bordo calandra per lavorare profili di ferro multipli di 5 mm da spessore minimo di 5 mm fino a massimo 30 mm, in ordine crescente :5;10;15;20;25;30.
Poi ci sono n 3 da 4 mm e n 6 da 3 mm, per profili intermedi di piatto e quadro pieno :3;4;6;7;8;12;16;18. e questi potrei ungerli con olio e tenerli conservati all'asciutto .
Ora mi deve arrivare da "hobby metal" un disco di alluminio di 25 cm x 2 cm per realizzare la flangia accoppiamento motore-riduttore