Tutte le volte ci ribatto il capo e ancora no ho trovato un modo di uscirne fuori. Immaginatevi di dover tagliare 100 pezzi da un profilato in alluminio per vetrine alla segatrice; i pezzi poi vanno passati alla fresa per successive lavorazioni. Naturalmente è categorico che le superfici di tali pezzi debbano essere esenti assolutamente da imperfezioni... cosa che invece purtroppo non accade; perché alla fine quando faccio la satinatura mi ritrovo la stragrande maggioranza dei pezzi con le superfici tutte piene di fitte, provocate dai trucioli della sega che si incuneano dentro le due morse.
Nella migliore delle ipotesi mi ritrovo, perciò alla fine, a dover perdere un'infinità di tempo per togliere tali fitte e nella peggiore, proprio a dover addirittura gettare i pezzi più disastrati, perché le fitte sono cosi profonde che anche con la limetta, il raschino e la tela, non si riesce proprio a togliere; o comunque, anche riuscendoci, poi al posto delle fitte rimangono gli avvallamenti provocati dall'asportazione di materiale...
Allora, ora occorre spremersi per trovare una soluzione al problema... ma quale?
Le ganasce delle morse, anche se all'inizio sono pulite alla perfezione, dopo alcuni tagli si riempono di truciolini della sega e quando si aprono per far scorrere in avanti il pezzo inevitabilmente cadono anche dentro e ci rimangono poi a contrasto.... per cui cosa si può inventare per impedire questo fenomeno?
Avevo pensato di interporre fra la barra e le ganasce quattro bocchette tenere, magari di plastica, ma non redo che cambierebbe niente...
Certo, in teoria (e in meccanica) si può fare tutto ma alla fine bisogna vedere se il gioco vale la candela.. perché se deve essere molto costoso farlo e applicarlo, alla fine tanto vale lasciar perdere e ammettere uno scarto del 50%...
Comunque, tanto per parlare, il suddetto sistema ci potrebbe essere e consisterebbe in questo:
immaginiamo, intanto, di fare un pezzo tipo una matrice di trafilatoio, dove il nostro profilato ci entra preciso... in queste condizioni i trucioli della sega sarebbero impossibilitatati ad entrare dentro dal sopra. Ora si tratta di fare tale matrice spaccata, in modo tale che le ganasce la possano stringere e nello stesso tempo rimanga inserita nelle morse. Per cui ne occorrerebbero due: una per la fissa e una per la mobile. Ora senza dover fare delle modifiche alla ganasce delle morse, tali bocchette aggiuntive andrebbero fatte con due labbri laterali di collegamento di modo che si inseriscono in un attimo e cosi si levano... Il problema, visto che le morse mi pare siano sui 150 mm, sara fare un asola passante così lunga.
Certo la cosa sarebbe fattibile usando l'elettroerosione... però stiamo parlando sempre per ipotesi, perché certamente a costi si uscirebbe dal seminato. E a farla di fresa è improponibile, a meno che di non immaginare di farle un più pezzi, magari avvitati.
Altre idee?
Ah, il profilato è questo:
Allegato:
profilato.jpg