MECCANICA e DINTORNI

Alex, visto che ormai sei così esperto nella costruzione di compressori, ci spieghi dettagliatamente questo del video come è stato fatto?

Mi incuriosisce molto il sistema di scarico condensa in testa (probabilmente hai usato il tubicino che tocca fino al fondo del serbatoio) e il sistema di recupero olio, che è fantastico per due motivi: 1 ti toglie l'olio dalla mandata; 2 te lo ricila pure.

Dettagli precisi e foto che che ne costruiamo subito uno anche noi? u_u

Grazie alex,

Francesco

Ciao Francesco,
esperto è una parola grossa...... quel compressore è l'evoluzione delle varie
prove fatte, non è adatto per grossi consumi d'aria, consente l'uso di un paio di penne
per uso aerografico o poco più.
La cosa che ho cercato di migliorare e attenuare quanto più posibile la presenza
di condensa e nebbie di lubrificante in uscita, anche se ho complicato un poco
il manufatto
raccolgo le immagini e apro un topic a riguardo......

Riesumiamo un po' questo post, per tenervi aggiornati sulle ultime.

Tempo fa sono riuscito a trovare una bombola di un vecchio compressore da 50lt per una ventina di euro completo di pressostato, valvola di sicurezza e valvola di non ritorno. Dopo averci speso un bel pò di fatica per pulirla dentro e fuori, e dopo essermi sincerato che non perde nemmeno un po' d'aria, ho iniziato a pensare come doverlo "attrezzare"

Vi posto la foto del serbatoio non ancora verniciato, dove si vede il "prototipo" di come verrà assemblato. Inoltre, si vede anche il gruppo leggermente più grosso di quello dei frigoriferi, recuperato da un congelatore industriale FUNZIONANTE, accanto ad un classico gruppo di frigo. Vorrei utilizzarli entrambi per accorciare il tempo di carica, cosa ne pensate?

https://picasaweb.google.com/1108399818 ... directlink

@rokko
alessandro, mi rinfreschi la memoria sulla questione della condenza e di come hai ovviato alla formazzione di essa? Mi ricordo usasti far passare l'aria in un tubo avvolto a mo' di serpentina... ma era nella mandata o nell'uscita?

Ciao Francesco,
sui compressori autocostruiti per uso aerografico, per facilità di
reperibilità, si usano estintori come serbatoio, considerando l'esigua
quantità d'aria richiesta e la modesta aria prodotta dal gruppo, sono
più che sufficienti.
Il problema (essendo appunto serbatoi piccoli) è che la condensa
e le nebbie d'olio presenti nell'aria pompata, si presentino immediatamente
all'uscita intasando il filtro anticondensa.
Ho notato che il modo migliore per attenuare ciò, è oltre a modificare
la testa dell'estintore separando così i flussi, portando l'ingressso aria sul
fondo e l'uscita nel punto più alto, inserendo una serpentina
all'ingresso dell'estintore come da foto:

Collegando la mandata del gruppo alla parte alta della serpentina
e la parte bassa al serbatoio, i liquidi condensati, sono facilitati
a fluire sul fondo del serbatoio, poi eventualmente eliminabili tramite
la valvolina al centro della testa.
Nel caso di serbatoi adatti a compressori, con i condotti ingresso
uscita aria separati, il problema è minore, puoi comunque mettere la serpentina
all'uscita del pompante, male non fà, devi comunque scaricare
frequentemente la condensa prodotta e usare un filtro anticondensa
in uscita.

Le foto che hai inserito non le vedo, allegale al posto di linkarle,
se usi due gruppi, è meglio che siano identici o di pari potenza,
è importante mettere una valvola di non ritorno all'uscita di ogni
gruppo (oltre a quella sul serbatoio)

quando l'aria entra nel compressore viene (appunto) compressa, ed è lì che si riscalda. Ma nel momento in cui fuoriesce dall'ugello, subisce una rapidissima espansione, passando da 8atm a 1atm in pochissimo tempo, per cui si raffredda parecchio.

@rokko
il motivo per il quale mi sono ostinato a cercare una bombola di un vecchio compressore è proprio la predisposizione dei vari ingressi/uscite tutte al posto giusto: lo scarico condensa sotto in basso, la mandata e l'uscita ben divise. Ma come mai mi hai consigliato gruppi di dimensioni uguali? Io ne ho uno grande e uno piccolo... perché non possono lavorare insieme?

inoltre, mi trovo d'accordo con darix: a lavoro abbiamo un bimotore 380v da 200 o 400 lt, una bestia, e nonostante la grandezza e la portata, ogni 20 minuti è acceso. Mi capitò, una volta, di appoggiare la mano su una delle valvole di non ritorno... inutile dire che mi USTIONAI...

Ricapitolando: per essiccare l'aria di un compressore (per usarla sia per verniciare, ma anche e sopratutto per soffiare sopra circuiti delicati dove non dev'esserci umidità né tracce d'olio) cosa si deve fare?
Basta semplicemente il fatto che l'aria entra calda, e l'umidità condensa sulle pareti fredde del compressore, mentre tracce più pesanti d'olio decantano verso il fondo della bombola UNITO all'azione di un filtro anticondensa?
Oppure ci sono altri accorgimenti da prendere, tipo uno scambiatore di calore... ma lì si complicherebbero molto le cose.

E ancora: Questi gruppi da frigorifero, andrebbero raffreddati un po'? Io ne ho uno che monta una serpentina e una ventola che ne raffredda l'olio... vale la pena di inventarsi una cosa simile per tenere sotto controllo la temperatura del lubrificante?


Francesco

Considerate le tue esigenze, perchè non valuti l'idea di usare un compressore per dentisti ?

Compressore per dentisti? Cosa usano, un compressore a membrana? Beh, potrei anche pensare di prenderne uno del genere, però quando ne avrò l'esigenza più concreta. Per ora mi stavo facendo questo 50lt e volevo unite l'utile al dilettevole: quando mi capita di dover soffiare su circuiti, cellulari, pc e quant'altro, vorrei evitare di buttarci almeno l'olio ecc...

Presumo siano a membrana, di preciso non so, posso solo dirti che, per ovvi motivi, l'aria in uscita è pulita.

Se vuoi avere la certezza dell'assenza di nebbie di lubrificante in
uscita, devi usare un pompante a secco, ne esistono a membrana
ed a pistone con segmenti in teflon, dipende cosa vuoi realizzare
ma non mi sembra una cosa economica
Tutti i compressori lubrificati ripropongono olio all'uscita anche
quelli silenziosi professionali vedi Sil-Air e cloni, se leggi nei
forum di aerografia, trovi discussioni su questo inconveniente.
Ti faccio il nome di un luminare di aerografia: Alberto Ponno, oltre ad
avere un compressore professionale, ha un sistema di filtrazione
in uscita che probabilmente costa come il compressore.
Dipende appunto dall'utilizzo che ne fai, per soffiare aria sui circuiti
penso che sia sufficientela separazione dei flussi nel serbatoio ed
un buon filtro anticondensa all'uscita, col mio non ho avuto problemi
ed il serbatoio è un'estintore con i flussi separati in questo modo:ovviamente i tubi terminano sul fondo dell'estintore
(blu=ingresso, rosso=uscita, verde=scarico condensa)

Vada per il sistema classico punto e basta. Il serbatoio che uso io, bello e pronto di un vecchio compressore 50lt, ha già i flussi separati in maniera intelligente. Ultima cosa: perché non posso usare due motori di potenza diversa?

Presumo che il gruppo che hai sia da 1/2Hp o poco più, quelli
casalinghi mediamrùente sono da 1/8Hp, solo una significativa
riduzione dei tempi di carica (montando un gruppo di pari caratteristiche)
giustificherebbe la lavorazione che comporta l'aggiunta di un secondo gruppo.
Dubito che un piccolo gruppo in parallelo possa portare un significativo
contributo, puoi comunque provare e vedere come cambiano i tempi
di carica, eventualmente puoi sostituirlo in un secondo momento
quando ti procuri un gruppo più generoso.
Che tipo di grppo è: a pistone o rotativo a palette?

Alex, credo che sia a pistone, ma non posso verificarlo con certezza. Certamente il comparto di avviamento è decisamente più grande dei gruppi dei frigo di casa. C'è un condensatore grande quanto un bicchiere di plastica monouso per farlo partire... appena ho tempo lo accendo e ti faccio sapere come "sputa": se a intermittenza o in maniera più omogenea (in quel caso lì, potrebbe essere a palette o altro)

Bene. Non fate caso alla mia discontinuità nel dedicare tempo a questo compressore, ma ho sempre pochissimo tempo, e quindi spesso stabilisco delle priorità. Per esempio ho appena finito di restaurare una bianchi del '75... con manubrio condorino. Una goduria, ma questa è tutta un'altra storia off topic.

Il motore l'ho acceso, credo sia a pistone poichè noto il classico soffio ad intermittenza. Non l'ho ancora collegato alla bombola per vedere quanto impiega a caricarla, ma vi assicuro che mi sono impressionato dalla quantità di aria che butta fuori. Intanto ho (fatto) saldare una piastra sulla bombola (senza saldare sulla bombola ma solo sulla staffa già esistente!!!) che può accogliere fino a 3 motori. Che l'idea di tre motori non fosse così balzana, l'ho capito da questo annuncio su ebay http://www.ebay.it/itm/Compressore-Sile ... 722wt_1186

Ora volevo capire come collegare il motore alla bombola, poiché il motore sputacchia fuori un bel po' di olio. per recuperare l'olio sputacchiato che sistema uso? Mi ricordo di aver visto più di una sistema ideato da rokko... avevo pensato di integrare la "serpentina di rokko" (l'ho ribattezzata così) con un piccolo vaso di espansione in modo da far ritornare indietro l'olio. Cosa mi consigliate?

Poi c'è da risolvere anche l'aspirazione. Vorrei metterci un bubbolatore per preservare il più possibile il motore da problemi di carenza di lubrificazione.

Inoltre, avevo addirittura pensato di azzardare due buchi sul corpo del motore per fare un indicatore di livello olio come questo: http://www.eglobal24.com/images/111215.jpg

Ma sto esagerando?

scusa, non ho voglia di rileggere tutto i l post ma te vuoi utilizzare come testa pompante un ex frigo per il rumore oppure xchè è nella tua disponibilità?