estratto da un sito di modellismo:
L’ottone è una lega composta principalmente di rame e materiale il cui nome non è pronunciabile su questo forum (quest’ultimo presente in percentuale variabile tra il 36 e 45%) con eventuale aggiunta di altri metalli in percentuale minore come piombo, antimonio, ferro, silicio, manganese, stagno ecc. che possono conferire alla lega particolari caratteristiche estetiche e meccaniche.
E’ facilmente saldabile a stagno e, per impieghi più pesanti e “strutturali”, a castolin (lega a base di argento, temperatura di fusione attorno ai 1200 gradi C).
Si lavora bene con seghetto, lima, carta smeriglio e naturalmente al tornio.
Inoltre è piuttosto elastico ed adatto quindi ad essere utilizzato per fabbricare balestre e molle, naturalmente con capacità meccaniche non paragonabili a quelle in acciaio, ma comunque apprezzabili e bene utilizzabili per impieghi e sforzi meccanici limitati.
Si può brunire con appositi liquidi (reperibili nelle armerie) in diverse gradazioni di colore che vanno da un marrone chiaro fino al nero.
Una caratteristica particolare dell’ottone, dicevamo, è l’elasticità.
Tale caratteristica è propria dell’ottone “crudo” cioè il profilato o laminato, che diventa così a causa della compressione subita in fase di lavorazione.
Se il metallo crudo viene scaldato al calor giallo (oltre 1000 gradi C) perde l’elasticità, ma è facilmente lavorabile e piegabile a freddo, oppure a caldo se di spessore rilevante.
Se poi viene di nuovo compresso, p.es. mediante battitura con martello, riacquista la durezza precedente.
Al tornio è forse il metallo meglio lavorabile, l’utensile scorre facilmente sulla barra in lavorazione, poiché l’ottone, assieme al bronzo, è noto come materiale autolubrificante (ricorderete le bronzine dei motori a scoppio).
Fonte:
http://www.tuttoslot.it/modellismo/lavmetalli.htm