Ho riflettuto un po prima di scrivere, e ovviamente mi dispiace moltissimo per il destino di questa Azienda. Io, nella mia ignoranza, credo che siano stati commessi degli errori da parte loro. Se così si può dire, perchè è alquanto presuntuoso giudicare l'operato di un Azienda senza conoscerne bene la realtà. Ma credo che ci siano stati degli errori. Ho notato già da molti anni nella Ceriani come in altre aziende una sorta di immobilismo, staticità. Voglio dire, da quando conosco i loro prodotti, non sono mai cambiati! Forse qualche dettaglio, ma sempre quelli erano. Prendiamo ad esempio la gamma di torni. Dunque: 4 modelli. Anzi, sempre il solito riproposto in 4 salse. Va da se che il campo dei possibili interessati ad un tornio Ceriani, così facendo, si riduce di moltissimo. Dev'essere qualcuno che si accontenta di un tornio 100x500 che costa quanto come minimo un 150x800 usato in ottime condizioni e accessoriato..... Io ad esempio la scartai da subito. Troppo limitante. Sia come torni, che come fresatrici. Se andiamo a guardare bene, all Azienda, quanto sarebbe costato produrre un tornio di dimensioni superiori, sempre da banco? 120x700 ad esempio. Cavolo, vallo a trovare un tornio di quel tipo nuovo ed italiano! Sarebbe un sogno per molti, considerando che un Fervi 940 costa 6000 euro. Vogliamo non riuscire ad essere competitivi? Per 200 mm di banco in piu? Dai, non è la competitività il problema. Io credo che la Ceriani sia stata vittima di se stessa purtroppo. Della sua staticità. A me hanno insegnato che un azienda che non si evolve è un azienda già chiusa.... magari sbaglierò.
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