A dirla tutta, per la larghezza del risalto della base che impegna con la relativa controtesta il centesimo è importante perché quel dente serve per tenere l'allineamento con l'asse del mandrino, nella stragrande maggioranza dei casi infatti sia nella base che nel toppo c'è un cava fresata con grande cura e si usa una linguetta rettificata a misura per far coincidere i due membri. Capisci bene che se hai un gioco di un decimo l'allineamento delle parti non viene correttamente mantenuto e se hai un'interferenza di un decimo non le accoppi nemmeno se le metti sotto la pressa. Questo per fare l'esempio più lampante, poi c'è anche tutta una questione di forma che è un attimino più intrigante, come il parallelismo delle superfici a contatto con le guide con quella su cui poggia la parte superiore della controtesta, naturalmente potrai dirmi: "eh, ma tanto poi devo aggiustare a raschietto..." e ti rispondo, sì, è vero ma il raschietto si usa per i centesimi, se sguazzi tra i decimi è meglio prendere la lima o la smerigliatrice con il disco lamellare. Infine, per quel che riguarda le rugosità, io come nota generale al cartiglio chiamo generalmente 3,2 che vuol dire che il pezzo è sgrossato, poi per le superfici che voglio siano lavorate bene di utensile metto 1,6 e uno 0,8 in caso di rettifica. Io se mi arrivasse un disegno non completo, per orgoglio personale ti darei tutto in 3,2, cioè freso/tornisco con rispetto per l'utensile ma non starei certo lì a leccare, se invece capiti da qualcuno di un po' grezzone fa anche di peggio.....pensa che per pararci il cubo dai fornitori più cagnacci, sulle lavorazioni nei profilati di alluminio mi facevano mettere anche il 12,5
_________________ Il mio "parco macchine": Tornio Vernier TV280 (sotto i ferri fino a data da destinarsi), Fresatrice Aciera F1, Trapano da banco Felisatti, Pantografo 3D Parpas PT 11, Affilatrice PEAR AUP
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