Ultime modifiche sul trapano: La regolazione della tensione della cinghia, come in molte macchine analoghe, avviene spingendo la leva fissata alla flangia del motore e bloccandola successivamente tramite un'altra leva. Qui occorreva spingere le due leve nella stessa direzione, manovra piuttosto scomoda. Ho ritenuto necessaria una piccola modifica, facendo lavorare la leva di bloccaggio con un filetto sinistro in modo di poterla serrare tirandola in direzione opposta a quella della leva che tende la cinghia. La leva di bloccaggio in origine agiva su una vite M10 con una lunga parte esagonale da 17 mm su cui lavorava l'esagono femmina della leva stessa. Dispongo di due maschi con filetto sinistro, M10 X 1 e M14 X 1 entrambi acquistati assieme alle relative filiere per la manutenzione delle viti di manovra del trasversale e della contropunta del tornio. Recuperato un pezzo con una sufficiente parte esagonale da 17 ho tornito la battuta che va a bloccare la flangia e il filetto sinistro M10 x 1; poi ho realizzato una boccola d'ottone M10 X 1 interno e M14 X 1 esterno, entrambi sinistri, che ho messo nella testa (in fusione di alluminio) dopo aver allargato e maschiato il foro esistente. Ora il serraggio è molto più comodo e l'accoppiamento filettato lavora ferro su ottone e non più ferro su alluminio come prima.
Il mandrino 1-16 MT2 acquistato da Paulimot non girava con la concentricità promessa; sembrava comunque ben fatto, con il cono MT2 in un pezzo unico con il corpo e non accoppiato con ad esempio un B18 come l'altro mandrino simile che utilizzo sul tornio. Con una piccola modifica ora gira entro i 4 centesimi, più che accettabile per il tipo di utilizzo. Pe la funzione filettatura (descritta nella parte elettrica in un topic dedicato) mi inventerò un sistema per montare i maschi di una certa dimensione, mentre fino a M5 basta il mandrino stesso.
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_________________ Sa laùra prima cunt ul cò, dopu cui man
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