MECCANICA e DINTORNI

Buongiorno a tutti, ho letto un po' di post relativi ai torni come il mio e, ho visto che i torni sono tutti pressochè uguali, ma i motori sempre diversi.
Ho il tornio da parecchi anni e funziona benino, il suo motore originale trifase è alimentato con la 220 monofase e condensatore, quindi una sola velocità e inversione di rotazione.
Il suo motore in origine prevedeva due velocità tramite commutatore I 0 II ancora presente e con la sola posizione I in funzione e inversione di rotazione tramite un'altro commutatore I 0 II, quest'ultimo a tuttoggi in funzione.
Questa premessa per dire che avendo in casa un inverter con ingresso monofase 220 e uscita trifase 220 di potenza adeguata, vorrei ripristinare l'alimentazione originale del tornio, appunto con le sue due velocità, ma da tutti i post che ho letto, non sono riuscito a capire come devo fare i collegamenti al motore, la mia confusione deriva dal fatto che non riesco a determinare se il mio motore è un trifase con due avvolgimenti o un trifase Dahalander, nei due casi i collegamenti, per avere le due velocità, sarebbero diversi.
Aggiungo che in atto e, con i collegamenti elettrici in essere, l'asse del motore gira a 750 giri e tende a scaldare abbondantemente, ma per fortuna lo uso sempre per tempi limitati ed è proprio per non farlo più scaldare, per potere ottenere tutta la sua potenza che significa passate più sostanziose e per poterlo usare anche più a lungo, che vorrei alimentarlo correttamente.
Spero che alcuni di voi, dei quali ho letto interventi veramente profondi e tecnicamente risolutivi, possiate darmi una mano e, allo scopo allego le foto del motore, della sua targhetta e degli attuali collegamenti.
Grazie e buona giornata.
Giuseppe

sicuro che sia il motore originale ?? Il mio montava un Marelli di potenza inferiore rispetto a questo, anche se non di molto.

Comunque è un dahalander ma a 220, quindi puoi tranquillamente alimentarlo con inverter e levare quel condensatore che ovviamene lo fa lavorare malissimo ed a potenza inferiore rispetto a quella di targa. Volendo puoi anche ripristinare il commutatore polare e mantenere le due velocità, avendo solo l'accortezza di spegnere l'inverter prima di commutare il motore.

scusa, per i collegamenti, la morsettiera è a 6 quindi il collegamento potrebbe essere il super-classico:


oppure:


prova prima la seconda opzione, se non gira vanno fatte un po' di misure prima di passare alla prima e rischiare qualche corto...

Ne esiste una terza che prevede il collegamento di 3 capi degli avvolgimenti a stella con una busbar per la velocità maggiore; in pratica una via di mezzo tra le due qui sopra.

a mio avviso è il secondo caso che ha prospettato MaMax, dato che dalla targhetta si intravedono le due velocità 1400 - 700, e i due assorbimenti, quindi il classico dahlander, fortunatamente per te è a 220 V, quindi puoi adoperare il tuo inverter. devi ripristinare il suo commutatore utilizzando il secondo schema postato da MaMax, quindi dal motore partono sei cavi, eliminare l'invertitore, tanto ora con l'inverter non ti serve più, dato che lo puoi fare benissimo da li e scordarti durante il funzionamento di avere il commutatore ed eseguire tutte le manovre dall'inverter, o se previsto dal pannello remoto

Ricordo benissimo che, quando ho fatto la modifica monofase 220, una ventina d'anni fa, nella morsettiera non era presente nessun ponticello, quindi è più probabile la seconda opzione.
Sono quasi certo che il motore è originale, in quanto è dello stesso colore del tornio, che non sembra riverniciato e comunque non ci sono piastre di adattamento fra il morore e la piastra bascullante che tensiona la cinghia.
Comandare il tornio dall'inverter mi viene poco agevole, tranne a realizzare un pannello di comando a distanza, vediamo...
Ho capito bene che per cambiare la velocità dal commutatore, devo spegnere l'inverter, ok, ma devo spegnerlo anche per cambiare il senso di rotazione tramite commutatore originale, o è sufficiente aspettare che il morore si fermi e l'invereter resta acceso?
Un'ultima domanda, qual'è il range di frequenza utilizzabile nell'inverter per variare la velocità del tornio, senza che ne l'inverter stesso ne il motore abbiano a soffrirne, anche in termini di surriscaldamento, naturalmente mantenendo la coppia di potenza, se non sempre al massimo, comunque a livelli di validità?
Grazie per l'accoglienza e, grazie a mario mariano e McMax per le preziose indicazioni.

Gli inverter non digeriscono bene il funzionamento senza carichi, se lo fai si puo danneggiare l'elettronica, quindi è buona norma comandare i motori tramite il pannello di controllo dell'inverter.
Nel tuo caso per cambiare la velocità del dehalander prima spegni l'inverter, poi fai le manovre sul commutatore.
Stessa storia per l'inversione di velocità, anche se in questo caso l'inversione del senso di rotazione puoi farla direttamente dall'inverter.
Per essere comodo ti conviene acquistare un inverter con pannello di controllo amovibile o con la possibilitò di collegare un secondo pannello di controllo remoto cosi lo posizioni in un punto comodo

diciamo che con l'inverter non è necessario, anzi inutile l'invertitore originale della macchina (scambiava due fasi) dato che è l'inverter che lo fa direttamente o dai comandi remoti come pure marcia e l'arresto

Grazie gionp, ho afferrato il concetto.
Ho già l'inverter a casa e non ha il pannello di controllo staccabile, bisogna che me ne costruisco uno appositamente, usando le connessioni che il manuale dell'inverter indica.
L'inverter è un Mitsubishi e i suoi comandi di serie non sono molto agevoli.
Ho anche un'altro inverter uguale ma meno potente, che ho collegato ad un trapano a colonna intera degli anni '50, anche lui con motore trifase 220, ma unica velocità, devo dire che lo uso da un paio di anni, quando mi serve lo accendo e rimane acceso una mezza giornata, durante la quale accendo e spengo il trapano parecchie volte in funzione di quando mi serve, capita che l'inerter resta acceso con il trapano spento anche un paio d'ore, non è mai successo niente ne mai l'inverter l'ha presa male, non so perchè, ma funziona così e, in verità non sapevo che non si doveva lasciare mai l'invereter senza carico.
Stasera posto le foto dell'inverter.

l'inverter mitsubishi ha la possibilità dei comandi remoti bordo macchina e ci puoi anche collegare oltre al potenziometro per variare la frequenza (e di conseguenza la velocitò del motore) anche il fungo di emergenza e il commutatore per accendere e invertire il moto, e se non ricordo male anche la resistenza di frenata

Rimane un dubbio, l'inverter non fa la commutazione fra i morsetti di bassa e alta velocità del motore, perchè dall'inverter escono solo 3 fasi e non 6 quanti sono i morsetti del motore, deduco che devo collegare l'inverter o alla bassa o all'alta velocita, suppongo che andrebbe usata l'alta velocità, tanto poi la riduzione la si fa tramite l'inverter, ma si finisce per farlo lavorare (anche il motore) quasi sempre a frequenze più basse di quella standard di 50 Hz, forse vale la pena mettere fra inverter e motore il commutatore di velocità, che magari va posizionato all'inizio di ogni lavoro, in funzione del range di velocità che lo stesso richiede, in una o nell'altra velocità, affinando poi tramite l'inverter, intendo dire che rimane una manovra da fare saltuariamente e prima di accendere l'inverter, come potrebbe essere quella di cambiare il rapporto della cinghia, ma che da la possibilità all'inverter e al motore, di lavorare in condizioni sempre molto vicine allo standard.
Si l'inverter Mitsubishi ha la possibilità dei comandi remoti, con tutte le funzioni elencate da mario mariano, compresa la resistenza di frenata, il problema è che un quadro remoto devo costruirlo partendo da zero e deve essere applicato al tornio in posizione ergonomica e con comandi per così dire un po' rustici, tali da poter essere manovrati con le mani spesso sporche, quindi per cominciare farò un collegamento diretto fra inverter e motore e con un po' di calma e tempo a disposizione realizzerò il quadro di comando remoto.
In definitiva proverò a dare le 3 fasi ai morsetti che adesso sono collegati con il condensatore che verrà eliminato e questa dovrebbe essere la bassa velocità, poi provo a dare le 3 fasi agli altri 3 morsetti, che dovrebbero essere quelli dell'alta velocità e, se qualcosa non dovesse funzionare, prima di fare ponticelli vari, ne riparliamo.
Di seguito le foto dell'inverter che attaccherò al tornio.

Il fatto non ci fossero ponticelli sul motore non vuol dire che il collegamento giusto sia sicuramente quello del secondo schema: avendo il commutatore i lavoro che staticamente viene fatto dai ponticelli in realtà viene fatto dallo stesso commutatore in modo dinamico.
Comunque credo anch'io che sia più probabile il secondo schema.

Certo che puoi mettere il commutatore tra inverter e motore ma assolutamente ti devi ricordare di non commutatore MAI mentre il motore sta girando..... spegni sempre prima il motore tramite inverter e poi commuti.

Il pannello remoto da collegare all'inverter non é nulla di complicato. Ti serve un commutatore a 1 via 3 posizioni e un potenziometro lineare da 10K, oltre ovviamente al fungo di emergenza con contatto normalmente chiuso, ma quello é a prescindere.

dalla targhetta del motore si evince che è sicuramente un motore a 2 velocità 1400/700 giri e la potenza massima si ha a 1400 giri (assorbimento 3,9 A), mentre come è collegato a 700 giri ha un assorbimento di 2,9 A.
personalmente ripristinerei il commutatore e toglierei l'invertitore che non ha più ragione di esistere, dal motore al commutatore devono partire sei cavi, i tre esistenti per la bassa e altri tre per l'alta (normalmente è la posizione 2), quando è in questa posizione alimenta quelli che ora sono assenti e cortocircuita i tre presenti per creare la doppia stella. l'uscita dell'inverter la si collega direttamente al commutatore 1 - 0 - 2 tralasciando l'invertitore
per i comandi remoti presso il tornio non mi preoccuperei più di tanto, tutti i torni moderni nascono così

McMax, giustissima la tua osservazione, il lavoro dei ponticelli potrebbe farlo il commutatore, ma anche no se il motore non li prevedeva.

Per commutare è sufficiente spegnere il motore tramite inverter, che rimane comunque acceso, o è necessario togliere alimentazione all'inverter?

Si certo il pannello non è la fine del mondo, ma voglio farlo con cura, quindi prima vorrei verificare il funzionamento.

Se come dici tu il motore va alimentato con il secondo schema, vuol dire che è un Dahlander e se alimento gli altri 3 morsetti tutto dovrebbe essere a posto, se invece il motore fosse a doppio avvolgimento, come dice mario mariano, al massimo mancando i ponticelli non gira e gioco forza metterò i ponticelli, ma se parto al contrario, cioè come dice mario mariano e metto i ponticelli subito e il motore risultasse un Dahlander, suppongo che si brucia qualcosa.

Grazie a mario mariano per la conferma sul mantenere il commutatore, cosa che io vedo come impostazione di massima da fare non in corso d'opera, ma prima di iniziare un lavoro, a seconda della sua tipologia, del resto la scelta non consiste poi in una velocità fissa, visto che fra regolazione della frequenza dall'inverter e ingranaggio di riduzione dietro al mandrino, ci si può spostare agevolmente entro un nuon range di giri, senza considerare le altre 2 pulegge che consentono di cambiare il rapporto e quindi la velocità in un'attimo.

Dopo la vostra prossima e gentile risposta, proverò in pratica e vediamo...

Pensavo che un'analisi, tramite tester, del commutatore delle velocità, che è l'originale del tornio, potrei capire di quale tipo è il motore, si dovrebbe vedere se cortocircuita la bassa velocità o se la commuta solamente, in atto è in funzione solo la posizione I e lo uso solo come interruttore 0 - I e non ho mai saputo cosa fa nella posizione II, perchè l'ho scollegata a suo tempo quando il motore è stato alimentato a 220 monofase.

Sempre grazie!

è probabile che non mi sono spiegato bene, non ho detto mai che ha due velocità separate, ma che è a due velocità, cioè un dahlander, e quindi non basta alimentare i tre terminali liberi per mandarlo a 1400 giri ma contemporaneamente cortocircuidare i tre che alimenti attualmente, e questo lo fa il commutatore

a scanso di ogni dubbio gli avvolgimenti del tuo motore sono collegati così:
(tralascia il 7,1 ohm che era per un motore specifico)