Diciamo che in generale, qualora, come diceva Carlino prima, il pezzo abbia molti sottosquadri o peggio ancora cavità interne che richiederebbero di fare il pezzo in più parti aperte e saldarle dopo, oppure ancora di avere anime interne complicate (pezzi che normalmente si fanno con microfusione, fusioni in terra, conchiglia, ecc) la tecnologia a sinterizzazione di polvere diventa interessante anche perché semplifica dal punto di vista della realizzazione del pezzo. Chiaro comunque che ci sono alcune fasi “postprocesso”, per la rimozione delle polveri, ecc, ma ci si risparmia di fare stampi, casse d’anima, ecc o comunque di dover complicare molto la costruzione del pezzo. Anche dal punto di vista strutturale, entro certi limiti, diventa più semplice realizzare travature interne di irrigidimento ecc senza dover troppo pensare al riempimento dello stampo.
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