MECCANICA e DINTORNI

Vabbè, mi sa che mi ci devo mettere di buzzo buono, liberare tutti i cavi e seguirli uno a uno almeno per capire come è collegato....
Appeno ho un attimo mi ci metto...
Grazie a tutti intanto...

Seguo con interesse...tze! tze!

Oggi ero ispirato e mi sono messo per cercare di capire qualcosa , se a qualcuno interessa l'argomento vi tengo aggiornati.
Intanto ho appurato che era alimentato in monofase. Anche se il cavo che era stato tagliato era un 3+1 , all'interno i conduttori erano uniti due a due, e calcolando che ha lavorato fino a poco tempo fa qui in Veneto mi fa pensare che possa in qualche modo andare con la 220.
Lo schema elettrico è molto semplice e se andasse a collegarsi direttamente al forno sarebbe già finita qui.
Solo che dove ho scritto "forno" in realtà entra nell'altra scatola, e ora devo capire a cosa serve.
Comunque quella grossa scatola grigia altro non è che un contattore da 15 Kw azionato dal controllo di temperatura presente.
Mi chiedevo, basteranno 800 gradi per temprare?

Ma dipende un pochino dalla tipologia della pietanze da infornare. Per esempio, con il Damasco inox,la tempra avviene con puntata a 1050 gradi (20 - 25 minuti),spegnimento ad aria forzata, rinvenimento a 230 gradi per 90 minuti 58/60hrc.
Con il K100, tempra 950 gradi per 15 minuti,spegnimento ad aria forzata, acqua o olio e rinvenimento a 150/200 gradi per 90 minuti
63 hrc. Per il tanto amato ed in voga K720 la tempra si ha con la temperatura critica di 790° C rinvenendo poi a 200°C per 90 minuti, otterrai una durezza di circa 62,5 Hrc. Per il C70 invece, la Tempra 850 gradi per15 minuti, spegnimento in olio e rinvenimento a 150 200 gradi per 90 minuti e cio' dovrebbe restituire una durezza di 59 hrc.
Per il 440 A e B, tempra 1060/1070 gradi (15 minuti) poi spegnimento ad aria forzata e rinvenimento a 230 gradi per 90 minuti 58/59 hrc. Invece con il 440 C, tempra 1070 gradi per un arco di tempo di 20 - 25 minuti, spegnimento ad aria forzata, rinvenimento a 200 gradi per 120 minuti e risultato intorno ai 60 hrc. Invece per MA5M,Tempra 1050 gradi (20 - 25 minuti),Spegnimento ad aria forzata, rinvenimento a 230 gradi per 120 minuti(57 hrc).Per l' ATS 34 e RWL 34, tempra 1070 gradi (20 - 25 minuti), spegnimento ad aria forzata poi, rinvenimento a 530 gradi per 90 minuti per toccare i 61 hrc. E queste solo un po' di ricette prelevate online e/o viste praticare. Postmetto che un forno non lo ho e la poca roba l' ho temprata con la forgia e rinvenuta in bagno d" olio.

Grazie Lorenzo , a me che servirebbe per fare qualche punzone dovrebbe bastare allora, basta scegliere il materiale giusto..

Più che altro ora sto impazzendo a capire cosa possa essere sta scatola...da una vecchia discussione sui forni per tempra di Raban mi è venuto il dubbio che possa essere una sorta di controllo della temperatura senza l'attacca e stacca continuo del contattore principale...
Rimetto un paio di foto se qualcuno ha un'ispirazione...






Ma se è questo non ho proprio idea di come funzioni...
Dalla regolazione originale entra in questa scatola e quindi poi esce da qui e va al forno...

Ti ripeto, ha tutta l'aria di essere un regolatore lineare.
Però, da come pare sia collegato, una delle due cassette è inutile a meno che il termoregolatore non sia usato solo come termometro.
Direi di provare ad alimentare la resistenza con il solo termoregolatore e vedere se funge.

Onestamente yrag non so cosa sia un regolatore lineare ma a naso penso sia quello che dici tu.
Sto vedendo un pezzo alla volta, non ho nemmeno idea se le resistenze funzionino, in teoria dovrebbero...
sicuramente la sonda sarà da cambiare.
Io però che sono curioso vorrei capire sto coso, che in qualche modo dovrebbe regolare la corrente, come questo poi influisca sul funzionamento del forno lo ignoro.
Intanto stamattina ho trovato il personale dell'ICAR gentilissimo che mi ha confermato che la scatoletta grigia subito dopo i due fusibili è un filtro per la soppressione dei disturbi in radiofrequenza.
Da qui poi si va a quello che sembra essere un grosso diodo di potenza montato su dissipatore e collegato con fili sottili ( che quindi credo esercitino un controllo, sicuramente non portano potenza) alla schedina millefori con i componenti elettronici , per poi tornare fuori verso il forno stesso.
Sulla schedina è collegato anche il potenziometro presente sullo sportello...
Sullo sportello è presente anche un interruttore che bypassa una sola fase , quella dove è inserito il circuito di cui sopra , ma con un cavo che vedo poco adatto a portare tutta la potenza di cui ha bisogno il forno, questo mi lascia un po perplesso. Inoltre non è che "stacca" tutto il circuito ma vi si "aggiunge"... .. mah...
Appena posso provo ad alimentare separatamente i vari circuiti controllando le tensioni che mi da in uscita...

Il tempo è sempre poco ma oggi sono riuscito a scendere un paio d'ore e ho rimesso mano al forno...
Sto effettuando delle prove non invasive , ( per il mio portafogli intendo )

La scatola principale, quella con il grosso contattore , funziona. Non riesco a capire se funziona la parte della sonda che rilevando la temperatura dovrebbe staccare il contatto, ho provato a sparargli con la pistola ad aria calda ma l'ho fatto poco convinto.
Qualcuno di voi sa come funzionano queste sonde? Se metto un cavo in corto al posto della sonda può essere un idea?

Ho alimentato anche la scatola e ho scoperto che è proprio un elevatore di tensione
Dai 230 circa in entrata escono 265 Volt in uscita.
Bestiale sta cosa....

L'interruttore davanti è un bypass per avere la tensione di rete in uscita, mentre se lavora il circuito mi trovo con i 265 volt necessari al funzionamento.
Non ho alimentato il forno, ma ho provato il valore di resistenza che è di circa 22 Ohm , quindi dovrebbe essere a posto.
Appena ho tempo provo a collegare tutto e vediamo...

Vi tengo aggiornati...

Mmmm... mettere un cavo in corto al posto della sonda , è un'dea. Ma non è buona
Per provare la sonda, che probabilmente è una PT100, collega un millivoltmetro ai terminali e scalda: dovresti leggere una tensione.
Sta cosa che la scatoletta elevi la tensione mi pare molto strana: probabilmente stai leggendo una tensione continua dopo un condensatore.
22 Ω ? Vale a dire 2,4 kW a 230 V, pochini...

domanda tecnica , ma la tensione l'hai misurata , prima o dopo pranzo ?

Grazie yrag , proverò cosi...
Per quanto riguarda la potenza in effetti facendo i conti a 265 volt mi tornano i 3,qualcosa Kw dichiarati...
La misurazione è effettivamente di 265 volt, ed è alternata yrag.... è una tensione effettiva
Non chiedermi come faccia ma trasforma la 220 in 260.
Ora sparo la vaccata... mi ricorda tanto uno di quei circuiti che c'erano sulle vecchie TV, quando le smontavo senza capirci una cippa....

La misurazione l'ho fatta dopo pranzo... ma avevo mangiato leggero...

Mangiato leggero, ok, ma anche bevuto leggero ?
Mi attizza capire coma facciano un paio di triac o scr ad elevare la tensione senza ricorrere a componenti induttivi o capacitivi...
Il tester hai detto che è su AC... farei due prove: invertire i puntali per vedere se la misura è uguale e poi misurare con il tester impostato su DC. Se scoppia il tester te lo ripago, ma la scienza vuole le sue vittime
Sui vecchi tv le tensioni elevate erano di casa ma derivavano o dal "guadagno" dato dai condensatori di filtro o dai buoni uffizi del trasformatore di riga.

lo sapevo che me l'avresti chiesto.... bevuto nulla perchè sono un po a stecchetto... se ne deve andà la panza...
In effetti è quello che incuriosisce anche me !

Premesso che di elettronica ne so davvero poco , vorrei capire come fa. Non ci sono trasformatori...

Domani magari faccio quelle prove ma credimi, secondo me sono 265 volt alternati.
Non c'è nessun riferimento a un + o a un - nell'uscita

Magari faccio delle foto dettagliate dell'interno cosi se qualcuno mastica di elettronica arcaica se ha voglia ci si sbizzarisce un po....

Ecco !