Se permettete posso dire il mio parere...parere che deriva da quarant'anni di costruzioni di pergole,gazebi,tettoie.Il mio intervento spesso é stato chiesto quando il guaio(denuncia)era stato fatto.Quando è stato chiesto preventivamente mi sono sempre rivolto all'ufficio tecnico competente per la zona.Roma ha quasi venti circoscrizioni e le direttive differiscono sensibilmente tra loro.C'è il centro storico con jn proprio capitolato,ci sono dei parchi,come quello di Veio che entra fin dentro la città,ci sono vincoli architettonici e dimensionali.Insomma è un terreno minato dove la bomba é la denuncia penale.In generale si fa salvo al diritto all'ombra e un ombrellone é sempre legale.tutto il resto deve essere vagliato sul posto.Se un negozio alla Balduina può mettere una tenda a bracci ,in Prati(poche centinaia di metri oltre)per fare ombra si devono adoperare tendine con braccetti di ferro ritorto.E stiamo parlando di ombra....se parliamo di un ripara dalla pioggia entriamo in un'altra legislazione che presume sempre un aumento del volume abitativo.Situazioni di compromesso,tipo teli anellati,gazebi o strutture amovibili,sono sempre da far rientrare nella norma locale ed,eventualmente,approvare.Anche se lo facciamo a casa nostra o nel nostro giardino.Non potete capire quante cause legali ci sono perché un vicino si sente "offeso"per un gazebo messo in giardino.Il pergotenda éla migliore soluzione(e la più cara)per crearsi un vero riparo ed è assimilata ad un ombrellone.
_________________ Promosso a guardiano dei cessi con contratto a tempo indeterminanto.
|