Noto qualche imprecisione nel post di Brugola che spero mi perdonerà:
Le "memoria breve" altro non è che l'energia immagazzinata nei condensatori che si esaurisce in tempi dipendenti dal carico finchè non interviene il blocco per bassa Vbus.
La modalità di restart dopo la caduta della tensione di rete è presente su tutti gli inverter e va definita nei settaggi qualora non sia già attiva di default:
Allegato:
Snap1.jpg
Per questo inverter, un National VF-7E, in caso di caduta della rete durante il funzionamento bisogna portare il comando del motore su zero, resettare la situazione di allarme e riportare su marcia. Più sicuro di così...
Quoto per la disabilitazione dell'inverter che assicura la frenatura piuttosto che per la disalimentazione della centrale Enel. Ragioniamoci un attimo:
Se invio un comando di stop, l'inverter si adegua e provvede a fermare il motore in funzione dei settaggi. Se, invece, disalimento l'inverter, il povero cristo non è a conoscenza della mia volontà di fermare il motore perchè non ho inviato nessun comando di stop, per lui è tutto normale e cercherà di tenere in rotazione il motore finchè non avrà esaurito la carica dei condensatori. Quindi, il motore si fermerà DOPO, senza eventuale rampa di decelerazione e solo all'esaurimento dell'energia cinetica accumulata. E nel frattempo continuerà a fare danni...
Quanto al fungo, il miglior fungo è quello che sta nella testa dell'operatore: contare sulla sua presenza porta a sottovalutare il pericolo, tanto c'è il fungo... già, ma se ti sei avvolto sul pezzo, come lo azioni ?
Meglio più funghi in posizione strategica (e non estetica) e un bello grosso in testa all'operatore...