MECCANICA e DINTORNI

Quando possibile i pistoni in alluminio sono forgiati e trattati termicamente, ovviamente per un sol pezzo ci si deve accontentare di ricavarlo dal pieno (e poi trattarlo), la fonderia infine la lascerei per tutto il resto, ossia non fattibile per stampaggio ma dove sono richiesti i grandi numeri.
Infine, le colate in terra (che poi c'è terra e terra....) se fatte con criterio portano a risultati più che soddisfacenti, vedi tutta la componentistica per motori da competizione.

Spesso per le auto storiche i pistoni si ricostruiscono anche in avional, l'ergal è più usato sui pistoni idraulici, o volendo anche nell'anticorodal c'è una percentuale di silicio...

Per essere precisi tra quelle che hai citato, l'Anticorodal è l'unica a contenere silicio.
Nel settore automobilistico non saprei ma nel settore modellistico, i pistoni sono tutti realizzati in presso fusione o raramente dal pieno. Non credo che siano stati mai realizzati per forgiatura e sopratutto in quest'ambito per la realizzazione degli accoppiamenti lappati, il tipo di lega assume una notevole importanza.

non sono riuscito a capire se parlate di produzione di serie o singoli/speciali
in ogni caso...
- automotive
serie = stampati
speciali / competizione = forgiati

la lavorazione parte dal interno svuotando e creando il diametro interno che servirà per il centraggio finale, finita la parte interna, si fa il foro laterale per il piede di biella... servirà in fase di lavorazione per infilarci un perno che verrà tirato dal lato mandrino e permetterà di finire esternamente il pistone in tutta la sua lunghezza

Stampati in che senso? Presso fusione?

se non erro.. i pressofusi ( iniettati con presse ) sono pistoni per basse prestazioni/standard, gli stampati sono plasmati a freddo e i forgiati a caldo

Interessante, grazie.

Credo che in realtà lo stampaggio e la presso fusione siano la stessa cosa.

Per quel che so io, la stragrande maggioranza dei professionisti ha questa classificazione:
-forgiatura libera: deformazione plastica a caldo fatta senza l'uso di utensili specifici per il pezzo in questione, ergo tutto ciò che implica incudine e martello, maglio e pressa, l'operatore è chiamato plasmare la forma desiderata
-forgiatura con stampo (stampaggio): deformazione plastica a caldo fatta con l'uso di uno stampo dedicato che imprime al grezzo la forma desiderata, l'ottenimento della geometria non dipende dall'operatore
-colata in conchiglia a gravità: formatura da liquido in cui il metallo fuso viene colato in uno stampo metallico grazie alla gravità, è sostanzialmente un'evoluzione del processo fusorio tradizionale dove, invece di realizzare lo stampo in terra per poi romperlo ad ogni pezzo, si usa uno stampo permanente (con eventuali anime in terra)
-pressocolata: formatura da liquido in cui il metallo fuso viene costretto in uno stampo metallico da un iniettore, è una sorta di ulteriore evoluzione della colata in conchiglia a gravità.

Le prime due lavorazioni sono quelle che consentono di avere le migliori caratteristiche meccaniche perchè portano ad un affinamento del grano, ovviamente è impensabile forgiare a mano libera un pistone in alluminio, ergo usualmente si procede con lo stampaggio. Per quelli fusi sono disposto a credere che li facciano in pressocolata solo se lavorano con camera a vuoto, questo perchè con tale accorgimento si riesce a contenere l'insorgere di porosità dovuta all'inglobamento di aria durante l'iniezione. Piuttosto son più propenso verso una colata in conchiglia o meglio in bassa pressione che invece assicurano buone proprietà del getto.
Infine, di pistoni coniati (a freddo ovviamente) non ho mai sentito e sono a dirla tutta un po' dubbioso perchè oggi le geometrie son tutt'altro che semplici, ma se qualcuno ha un esempio mi piacerebbe molto vederlo. Ecco forse per una produzione di qualità molto altra si potrebbe partire da uno sbozzato a caldo (stampato) e poi rifinito a freddo dando quella piccola frazione di ulteriore deformazione che innalza il carico di snervamento e migliora la rugosità.

Grazie Cima, sei stato molto chiaro.

Cima96 dimostra sempre conoscenze degne di un'enciclopedia

@cimatti

che siano stampati a freddo ( "coniati"), forgiati, sempre con uso di uno stampo o pressofusi, si realizza sempre un grezzo e poi si finisce con le macchine.... la differenza dei vari metodi sta nella bontà del prodotto finito/destinazione finale perché la scelta ne modifica la struttura molecolare

Questo totem lo so e lo rimarcavo anche sopra, esprimevo solo la mia perplessità sul fatto che sia possibile stampare un pistone a freddo, cioè, magari si potesse.....solo che la quota di deformazione che deve subire la billetta per diventare il semilavorato, temo sia troppo ingente. In tal caso si andrebbe a trovare la rottura fragile del pezzo durante la stessa operazione di coniatura, sempre che ovviamente gli stampi non cedano prima.

io credo sia la tua ipotesi... fanno una preformatura a caldo e poi a freddo una botta finale... chissà...
a questo proposito mi è venuta un'idea

se si mettesse in un contenitore bello spesso, un pistone ( o altro) si riempisse d'olio, si crea un vuoto per togliere ogni bolla d'aria e poi, con una pressa manuale di N To.... si fa penetrare una barra calibrata e guarnita tanto da far aumentare la pressione dentro il contenitore alla pressione ipotizzata... in teoria io sto comprimendo, in modo isometrico, il materiale inserito all'interno... forse in questo modo riesco ad avere un compattamento dei primi strati...

che so, se porto la pressione dentro il contenitore al massimo di una pressa manuale di 20To..... cosa succederebbe al particolare inserito dentro????

https://www.youtube.com/watch?v=DIrLkkGVyyg

Questo è un metodo . . . .

è la stessa azienda che ho postato prima io... solo che commentato dalla trasmissione "com'è fatto"