MECCANICA e DINTORNI

mah! perché il tuo motore originale non lo fai controllare da una ditta di elettro meccanica per sentire un loro parere ??

Concordo con nisits.
E quello voleva essere il senso del mio precedente intervento (senza intenzione di polemizzare).
Comincerei con un normale tester per verificare la continuita' tra le fasi.
Poi passerei alla ditta per verificare la dispersione.

Ho trovato altre immagini di motori simili all'originale di questa discussione:

qui una versione da 220 volt con condensatore da 12 uF e video dimostrativo.

qui una versione a 380 volt

Qui si parla di Motore doppia velocità, singolo avvolgimento Δ/YY (meta' pagina) che ha un disegno delle fasi che copia quello dello schema elettrico postato da Diego86.

Per me e' un trifase a 220V, adattato all'uso con 220V domestica/monofase, grazie al condensatore.
Proverei ad alimentarlo con inverter (previa verifica).
Probabilmente, come per i Dahlander non si puo' cambiare la velocita' in corsa!
Obbligatorio spegnere l'inverter, commutare e ripartire.

Sul forum ci sono persone che ne sanno piu' di me. Felice di essere smentito. Sbagliando si impara.

Ciao :-)

Mauro

lo schema del motore mi lascia perplesso, e mi spigo meglio: quando è collegato a triangolo sono evidenti le sei matasse, quindi alimentando gli "spigoli" si ha la bassa velocità ma quando è collegato a stella (alta velocità) scompaiono tre matasse, che fine hanno fatto ? se fosse un dahlander (come io presuppongo adattato all'occasione) dovrebbe essere doppia stella, poi nello schema compaiono due condensatori ci sono nel circuito reale? .... mi sembra di no.
allora vediamo, se ti vuoi "divertire" e hai un po di pazienza, con un tester di buona qualità (non quello miracoloso di memmeddo) dovresti misurare la resistenza dei sei avvolgimenti aiutandoti con lo schema a triangolo dove sono indicati i vari punti dovresti avere sei letture tutte identiche ..... dopo ti dico il seguito

No, i due condensatori sono per il fatto che il Maximat v10-P, cone anche molti altri torni Emco, hanno la possibilità di montare un dispositivo verticale (fresa) nel mezzo del banco e utilizzare il carrello del tornio come appoggio per una eventuale morsa. Quindi la parte destra dello schema è semplicemente da escludere.

@mario mariano: nel link che ho fornito, non c'e traccia di condensatori (sempre che non abbiano usato simboli a me sconosciuti)

Io faccio riferimento agli schemi sotto al titolo: "Motore doppia velocità, singolo avvolgimento Δ/YY"

La mancanza del condensatore mi fa presupporre che in origine si tratti di motore trifase a 220V doppia velocita'.

Aggiungendo un condensatore creano la terza fase e lo adattano alla rete domestica monofase a 220V.

Ciao :-)

Mauro

Lo sistemerei meglio quel tornio....

Ma se fosse come dici tu sulla targa del motore sarebbe indicato che il motore è un trifase, cosa che invece non c’è. Soprattutto xkè, come ha postato billielliot prima, esistevano motori che di fabbrica uscivano trifase (cioè marchiati trifase sulla placca)..

In che senso CARLINO?

Lo vedo precario appoggiato su tre pezzi di legno....

@Diego86: se guardi la targhetta della versione a 380V, vedrai che riporta una sigla motore uguale a quella della targhetta del tuo motore: LCY-308 R01 A9A (l'ultima A e' ribaltata).

Con una lente di ingrandimento verifica se la tua targhetta corrisponde. Dalle foto che hai inviato, non si capisce bene. La sigla non e' ben incisa. E guarda caso manca proprio il numero 3 davanti al simbolo di alternata.

Ciao :-)

Mauro

vedendo la macchina al suo completo si capisce meglio l'esistenza dei due motori un dahlander quello di sinistra disegnato a triangolo con le sue belle sei matasse (motore del tornio) a quello a stella sulla destra (motore del trapano fresa)
ho visto gli schemi riportati sono per alimentazione trifase mentre il primo schema dove compare mp (i tedeschi chiamano così il neutro) dove hanno adattato il motore dahlander (leggasi due velocità) facendo la commutazione tra la prima velocità e la seconda con una tastiera e inserendo un condensatore, se si ha la bontà di misurare le sei matasse si deve riscontrare che hanno la stessa impedenza, se confermato si può riportarlo all'origine montando un commutatore per motori dahlander e poi alimentarlo con un inverter avendo l'accortezza di lasciare sempre il commutatore su 1 o 2 e mai sullo 0 affinché l'inverter possa sentire sempre il carico (leggasi motore), in alternativa la commutazione può avvenire anche con dei contattori al posto del commutatore dahlander

Hai provato ad allentare le ghiere dei cuscinetti reggispinta?
Se sono troppo tirati, non avendo abbastanza spunto agli alti giri, non riesce a prendere giri.
Prova a girare a mano il mandrino quando è in folle. Se non gira libero vuol dire che le ghiere sono troppo tirate.

@CARLINO: tranquillo, quello non è il mio. È solo una foto presa da internet.

@billielliot: non è che manca il numero delle fasi inciso.. Non c’è proprio per scelta. E penso che non ci sia perchè una volta si indicavano solo le 3 fasi (col numero 3). Mentre la fase singola non la si riportava. Mando la targa di un motore identico al mio che ho trovato su internet. Come si può vedere anche qui non c’è il numero sulle fasi.

@mario: ma per fare tutto sto casino non conviene prendere un inverter (vedi sopra) e un motore trifase nuovo (magari anche più affidabile dell’originale)?

Grazie a tutti comunque.

@meo: il mandrino gira libero.

per me quel motore è nato trifase e poi adattato in monofase, per essere certi, bastano sei misure