MECCANICA e DINTORNI

Cercando in rete ho trovato questo, chiaro che ha uno scopo pubblicitario, però, dato che si occupano di serramenti di tutti e tre i tipi, credo che l'analisi comparativa possa considerarsi abbastanza obiettiva.
http://www.finestreportegenova.it/infissi-in-pvc-o-alluminio/

Io credo che possiamo continuare a parlarne per mesi ma non si otterrà mai una risposta c'è chi preferisce bianco e chi nero l'unica cosa che dico è che nei centri storici si dovrebbe continuare ad usare quel che ha fatto l'Italia che conosciamo oggi e che tutto il mondo invidia e non potrà mai avere.. Al di fuori è altrettanto giusto sperimentare e usare ciò che ognono crede meglio.

io mi tengo le mie finestre del 1903 fatte con materiali incredibili per i giorni nostri e pensate per ottimizzare il riscaldamento a fiato o con stufa a legna come la tradizione millenaria insegnava a fare per avere luce aria e calore in montagna.
Per fortuna essendo una casa in zona Alpi non mi hanno rotto i cocones con (presunti)adeguamenti anzi c'e' apposita deroga che consente di tenere la casa come e' stata costruita,comprese le altezze.
Chi c'e' stato credo concordi nel dire che non e' male-e sara' molto carina quando sara' finita.

Infatti Mauro, snaturare l' esistente, sia esso portatore di un certo interesse storico o affettivo, per entrare nel ginepraio del cappotto termico, complesso e legato a moltissime variabili (tali da rendere la scelta di un infisso, piuttosto che un' altro, simile all' apertura dell' ombrello sotto l' incudine in caduta), è abbastanza sacrilego, oltre a contribuire non di poco all' inquinamento estetico che affligge il Bel Pese da una cinquantina d' anni.
D'altro canto, se si trattasse di un intervento su edilizia già seviziata o recente poco cambierebbe ed a fronte di una durabilità che vede il legno regnare, potrebbero esser prediletti gli infissi a manutenzione zero in alluminio, pvc etc. Il taglio termico, non è solo dipendente dal profilato ma altrettanto dalla messa in opera degli infissi, dalla capacità di overall degli Uv dell' involucro che produrrà delta e quindi differenze di pressione e, naturalmente dall' orientamento e dall' esposizione agli agenti, dalla classe climatica in cui ricade il progetto e quindi l' assoggettamento ai requisiti minimi performativi cogenti.
Discorso a parte per le superfici trasparenti, soggette a quanto detto sopra, ma con moltissime opportunità dinscelta dei materiali messi in gioco e delle loro stratigrafie .

i nostri vecchi per certi versi la sapevano lunga...ovvio che poiche' ho rifatto il tetto,seppure mantenedo l'intelaiatura originale dei travi in castagno a vista ho isolato ed usato i coppi ventilati. Prima era isolato perche' il piano piu' alto era il fienile.
Non e' stato facile trovare un falegname in grado di farmi quei pochi infissi necessari lavorati alla moda vegia con larice ben stagionato.
Avrei potuto prenderli in PVC a misura per mezzo di un amico che li fa fare in Romania e li importa onestamente mi sarebbero costati almeno la meta' del legno ma avere lo studio con vista Mottarone ed un infisso in PVC "incastonato"tra i travi di castagno mi dispiaceva.
Una mano sul cuore ed una sul portafogli...larice.

Non potresti trovarmi piu' daccordo

certo che un anno si ed uno no un tocco di impregnante ci vuole.Pero' e' presto fatto perche' non necessita di carteggio.
Quello che stupisce e' che gli infissi originali ed i travi dei poggioli ed altre parti che non hanno preso l'acqua a causa dei canali marciti non hanno avuto bisogno di nulla almeno dal 1975 anno in cui morto l'ultimo occupante la casa venne chiusa e non fu piu' abitata.
Castagno tagliato fine '800 , a detta del mio falegname anche il legno migliore di oggi non e' paragonabile.

Che io sappia , il castagno è poco incline a marcire o deteriorarsi . . .
Lo usano per fare pali da recinzione , che vanno interrati e sono sempre esposti alle intemperie . . .

Una volta a fare serramenti si usava castagno o rovere, abete, larice e pino in zona alpina e nel Veneto. per le porte interne noce e pioppo.. Poi la globalizzazione ed il modernismo han fatto cambiare tutto

4 secoli e non sentirli... Soggiorno piemontese
I serramenti esterni sono del 1955 restaurati 5 anni fa con vetro doppio e rilaccatura

che meraviglia! il mio amico dirimpetto (81 anni e non sentirli, viaggia a 1 bottiglione di Barbera 3 pasti...se non vado a trovarlo io ed e' un immancabile nel terzetto delle gite scopo acquisto a Lu Monferrato) ha un soggiorno simile con un camino in sasso incredibile,casa del 1700 costruita dal prete di allora quindi senza lesinare.
Serramenti fatti dal suo papa' che portava-la sera dopo lavorare-una tavola alla volta ad Ornavasso (km 25)da suo fratello falegname appoggiata sulla bici ...
Tavole segate nel bosco in luna giusta e stagionate senza fretta.
Come dice sempre,morto lui i nipoti venderanno tutto "o par sett o par darsett"senza preoccuparsi di quello che hanno.
A me ha regalato l'ascia da taglio di suo papa' ancora immanicata da lui ed una coppia di sponderuole per fare i ,maschi/femmina che forse erano del nonno.
Anche gente cosi' non si trova piu' facilmente.

"Tavole segate nel bosco in luna giusta e stagionate senza fretta."
Non sapevo che anche le tavole di legno andassero tagliate in "luna giusta"

Avide,per te faccio la traduzione:tavole provenienti da alberi abbattuti in luna giusta nel bosco,badando anche all'orientamento della pianta,alla sua salute ed assenza di torciture visibili,colpi di fulmine,vistose cipollature e rami morti .
Siccome la lingua italiana consente di lasciare dei sottintesi,capibili da quasi tutti,avevo omesso parte del pippotto per leggerezza altrimenti Onorino che si ferma alla seconda o terza riga si stufava.
Poi non dire che non ti voglio bene.

Un tempo pure il cipresso era impiegato per gli infissi

cipresso massello ho fatto la cabina armadio,solo passata a cera d'api per non fare attaccare troppo la polvere e' un ottimo antitarma.
La mia camera tutta in perline di cirmolo e quando potro' con le stesse perline librerie e parete per CD di musica.