quoto Ugo:la maschiatura a rullare è una tecnica molto efficace, veloce e che risolve moltissimi problemi, soprattutto quando si ha a che fare con fori profondi e/o difficoltà di evacuazione trucioli, ma va utilizzata rispettando scrupolosamente le prescrizioni tabellari e dei costruttori dei maschi, prime tra tutte il diametro del foro eseguito e la corrispondenza del materiale da maschiare con le giuste caratteristiche del maschio da utilizzare.
Quanto al problema di togliere il maschio, quando mi capitano queste "rotture" prima di iniziare a provare a martellare, scalpellare o massacrare in altro modo il pezzo, io ragiono così: se il maschio si è rotto per una manovra errata (tipo un maschio a mano che si è rotto perchè lo si è forzato di lato o anche uno a macchina per il pezzo che si è mosso durante la maschiatura) allora nel 75-80% dei casi lo spezzone di maschio rotto esce abbastanza facilmente, una volta che lo si è mosso avanti ed indietro anche di solo qualche frazione di giro.
Se invece il maschio si è spezzato per intasamento dei trucioli (tipico caso nella maschiatura di fori profondi oltre 4 volte il d. del filetto) allora la percentuale di riuscita dell'estrazione scende ad un 40-50% in quanto prima ancora di provare a muovere il maschio rotto occorre innanzitutto riuscire a togliere i trucioli compressi tra maschio e foro, e quest'operazione spesso non è molto agevole.
Sempre per non parlare del fatto che il maschio potrebbe essersi spezzato molto al di sotto della superficie del pezzo.
Se infine il maschio si è rotto perchè ha picchiato sul fondo di un foro cieco, oppure si è "legato" nel foro (caso tipico di maschi consumati o inadatti in lavorazione su inox, acciai molto legati o bronzo), allora le possibilità di recupero del pezzo rotto sono al massimo del 15-20%.
Nei casi in cui lo spezzone non si riesce a togliere con mezzi meccanici, allora anch'io cerco di perforare il maschio con un'utensile in metallo duro.
Di solito uso degli utensili fatti da me, partendo da una barretta in MD di diametro più piccolo del preforo di maschiatura e con geometria copiata da quella degli equivalenti simili a questi di questa tabella.
http://www.binettieforlani.com/file/pdf/salva.PDFOvviamente si tratta di utensili che vanno rigorosamente utilizzati su macchine ben rigide (trapani-fresa o meglio fresatrice/centro di lavoro) con piazzamento del pezzo ben staffato su tavola o bloccato in morsa e con avanzamento costante.
Quindi scordatevi di entrare con il trapanino e con il pezzo tenuto con le mani.