MECCANICA e DINTORNI

buonasera a tutti ,vi spiego il problema ,assieme ad un mio amico cerchiamo di " sistemare " il tornio in oggetto che in origine funzionava con motore trifase poi sostituito con uno monofase ,il cablaggio non e' da rifare da 0 ma sicuramente da sistemare ma il problema piu' grosso sono le frizioni ,2 sono praticamente da rifare perche' non lavorano come dovrebbero ma ci hanno sparato sui 650€ a singola fizione compresi magneti , io me la cavicchio in elettrotecnica ma da schema i collegamenti dal quadro al manipolatore e ai magneti non coincide perche' l 'impianto e' stato manomesso ,il primo tentativo e' stato quello di far funzionare i 4 magneti che danno le velocita' e li abbiamo trovati ma restano i due magneti in basso che non capiamo cosa siano ( ipotizziamo marcia avanti e marcia indietro ) e soprattutto come funzionino perche' non passano per il manipolatore ( switch presenza olio ? ) ....
qualche dritta e' ben acetta

pierluigi

L'unica dritta che ti posso dare è che è notorio che il punto debole dei Sag sono le frizioni : Carlo 74 invece sicuramente potrà dirti molto di più....

si, sono curioso pure io di sapere questi MAGNETI che danno la velocità cosa sono, ..... speriamo che Carlo ci illumini

Gli elettromagneti chiudono le frizioni e trasmettono il moto.
Quelli delle marce avanti ed in dietro mi pare fossero azionati da due micro con manipolatore in su ed in giu.
Gli ultimi modelli credo avessero pure la funzione freno che si otteneva dando corrente a due elettromagneti contemporaneamente ma non ricordo quali.
Gli elettromagneti costano una ficilata ma su practical machinist un ammericano se le è riavvolte e trovi tutto quello che ti serve.

certo so bene come funziona una frizione elettrica, ..... non so, e non capisco, come possa far variare la velocità con i MAGNETI (per me la velocità può variare con il "cambio" o con il numero di giri del motore, vedi dahlander o inverter)

Non so come sia implementata la funzione freno nel sag12, ma sui torni che utilizzavamo nel laboratorio della scuola dove ho insegnato la avevamo inserita alimentando con una corrente continua una fase del motore tramite i contatti di rilascio del teleruttore di alimentazione, così da utilizzare il motore ad induzione come freno a correnti parassite.

Che complicazioni ... sul mio tornio cinese ho due possibilità freno elettrico o a pedale (molto comodo)

Configurare il motore del tornio col freno a correnti parassite è relativamente semplice è sufficiente un piccolo alimentatore 12-24 V, 2 A e qualche connessione al teleruttore e il gioco è fatto.

Mandi la corrente continua sull'avvolgimento ?

Sì, ma solamente quando il teleruttore sgancia l'alimentazione della rete, la forza frenante è in funzione delle correnti parassite che si generano nel rotore, quindi di corrente e tensione con cui vai a alimentare il motore; un lavoretto di fino sarebbe anche completare il circuito con un temporizzatore che in automatico interrompa anche la corrente continua dopo l'azione di frenatura.
Un motore ad induzione se alimentato da una corrente continua su una sola fase si comporta come un freno elettromagnetico a correnti di Foucault, se hai un motore sotto mano e un alimentatore o una semplice batteria, fai una prova, vedrai il risultato.

Il cambio del SAG12 quando usato per frenare ferma il mandrino istantaneamente.
Dubito che un freno a correnti parassite possa eguagliarlo.

Vado a memora ma credo che tutti gli alberi del cambio siano costantemente in movimento ed ognuno ruota ad una specifica velocità.
Sui vari alberi vi sono degli ingranaggi liberi collegati all'uscita del cambio.
Quando si attiva la specifica frizione il moto di quell'albero viene trasmesso all'ingranaggio e quindi definisce la velocità dell'albero di uscita dal cambio.
Spero di essere stato chiaro.

Infatti quel tornio ha un cambio con frizioni parecchio complicato....aveva il manettino di lato al carro che selezionava oltre al senso di rotazione anche le varie velocità.

Frenare istantaneamente non è il massimo considerando le masse in gioco della meccanica più l'eventuale pezzo in lavorazione, si stressa tutta la catena cinematica....

sinceramente mi è anche difficile immaginare un mandrino che giri a 1000 giri e in una frazione di secondo vada a zero, ... nella vita lavorativa facevo interventi tecnici su una macchina che girava a 1000 giri con un diametro della parte rotante di 1,6 m e per frenare a 0 impiegava quasi mezzo minuto con freno pneumatico a 8 atmosfere e il diametro della ruota era delle dimensioni, se non più grande, di una ruota del treno (gli assomigliava molto)

Sul mio tornio che non è grandissimo il freno elettrico riesce a fermare il mandrino in meno di 2 secondi girando a 2000 rpm : l'ho provato una volta sola , da allora uso solo il freno meccanico a pedale che posso modulare come voglio....