Blanko70 ha scritto:
Con motori monofase non ne ho mai visti e temo che la ragione sia dovuta al fatto che il motore monofase, abbassando la velocità, per via del fatto che il campo di statore è un campo ellittico e non circolare, vibrerebbe troppo.
Il campo di statore di un motore monofase è ellittico solo durante l'avviamento ovvero quando si utilizza il condensatore per alimentare l'avvolgimento di avvio. Se il condensatore viene tolto a motore avviato si ha un campo pulsante che mantiene in rotazione il rotore grazie all'inerzia dello stesso. In questa fase è possibile, così come avviene per i motori trifase, variare frequenza e tensione per regolare la velocità di rotazione. Certo fatto su un motore trifase è molto più efficace ma anche su un motore monofase, a patto che abbia dai 4 poli in su, funziona benone.
Il discorso della coppia è vero; ma è altrettanto vero che la frequenza diminuisce insieme alla tensione e di conseguenza alla corrente; viene da se che usando un motore alla metà della sua velocità avremo anche metà della sua potenza.... Si può anche personalizzare l'andamento della funzione VF in modo da ottimizzare la coppia piuttosto che l'efficienza oppure il fattore di potenza. Aumentando lo scorrimento avremo più coppia ma chiaramente più corrente e motore più sollecitato; se invece abbassiamo lo scorrimento manteniamo una buona efficienza (ricordando sempre che stiamo parlando di una delle macchine elettriche più efficienti che esistano) a discapito della coppia.
La mia idea era quella di fare un inverter che generasse il vettore sfasato per l'avvio e poi desse la possibilità di regolare VF per la variare la velocità.... fatto a microprocessore è semplice ma la mia sfida sarà quella di farlo "softwareless"... ovvero senza l'ausilio di microcontrollore !