MECCANICA e DINTORNI

Mi aggiungo a questa discussione per non aprirne una nuova.
Vorrei farmi un piccolo impianto per l'aria per non avere sempre tubi volanti che attraversano la stanza. Non mi è chiaro che tipo di tubo e che diametro sia meglio utilizzare. L'impianto verrebbe alimentato da due piccoli compressori, non devo fare tanti metri (la distanza maggiore incluse le calate non dovrebbe superare i 12 metri), non avrò mai due attrezzi che vanno allo stesso tempo e non ho attrezzi particolari da far funzionare (pistole, gonfiagomme, un plasma e il pistone di una curvatubi).
Cosa mi consigliate?

Io capisco poco , ma per quel poco penso che un impianto di 10-15 metri di tubo , raccordi ed altro , le perdite non siano trascurabili : quindi o si va con i compressori di AVC , 500 L 22 CV , oppure il piccolo coassiale da hobby resta sempre acceso ....

MArio,per me risolve con una dorsale da 12 mm in rilsan o simili,per capirci il tubo flessibile da aria compressa "classico".
per gli stacchi userei i biconi a stringere non quelli rapidi possibilmente in ottone cromato e tubo da 8 mm credo basti.
Veda piuttosto di non creare trappole per condensa per quanto con i tubi in plastica il problema dovrebbe essere minore.
Non ti dico che cosa si vede in fuffaland....se fatto con criterio quindi fissando i raccordi finali ed il tubo al muro in modo che non si creino tensioni che poi favoriscono crearsi perdite dovrebbe avere soddisfazione

Per pochi metri ci si può anche divertire con questi tubi, li ho usati per un piccolo impianto e si montano rapidamente senza problemi di perdita :
https://www.google.com/search?rlz=1C1AO ... n6l2oC_Au8

Ricordati di posare la linea di distribuzione,lievemente in salita e di mettere le derivazioni, che prendono l'aria dall'alto.
In questo modo la condensa ritorna indietro e va a finire in una camera di raccolta,(un grosso tubo) con un rubinetto di scarico nel punto più basso.

io al lavoro ho usato tubi di alluminio con raccordi a stringere, tipo quelli che si usano per il tubo in polietilene per giardinaggio, io non scenderei sotto i 3/4 per la dorsale principale e 1/2 per le calate, facendo l'anello chiuso, secondo me per casa vanno benissimo le canne dell'acqua in polietilene a saldare oppure unite con i raccordi, potrebbe andare bene anche il tubo nero in polietilene, ma non ricordo quante atm tiene.

Deve essere tubo nero con bande azzurre.

Intanto grazie per i tanti suggerimenti. Escluderei i tubi in alluminio, fighissimi ma esageratamente costosi per il mio utilizzo da hobbista. Il rilsan mi sembra la soluzione migliore per me. Ho dato un'occhiata al sito plexishop. It e i prezzi non mi sembrano esagerati. Avete qualche altro sito da suggerirmi?
@MGD, come mai non useresti raccordi rapidi?

Io il mio impianto l'ho fatto con i tubi in multistrato da idraulica da 16mm e raccorderia a stringere.
Non ho chiuso l'anello ma problemi di perdite di pressione non mi sembra di averne mai avuti.
Un upgrade che vorrei fare è un bel tubazzo centrale alla stanza sopra il bancone con un pezzo di spiralato a misura che lasci la pistola di soffiaggio a circa 2metri d'altezza pronta all'uso. L'ho visto in un'officina ed è comodissimo!!!
Io utilizzo due compressori, un Lidl da 25lt per le cose veloci e un Abac da 100lt per le più impegnative, che ho messo in un locale caldaia esterno alla casa in modo da non avere rumore, collegati all'impianto con due valvole di non ritorno e comandati con due interruttori da dentro casa. Comodissimi, l'unica accortezza, visto che li scarico sempre, è una volta fatti partire, bisogna aspettare che compiano il ciclo di carica e si stacchino in automatico perché se si staccano in fase di carica poi danno problemi a ripartire (non so che caratteristica abbiano i pressostati).

la dorsale e le calate le assembli una volta e basta,salvo modifiche all'impianto quindi non e' che devi risparmiare tempo con i rapidi.
Di contro i rapidi rispetto ai biconi a stringere nella mia esperienza possono essere causa,nel tempo,di piccole perdite dovute alla corrosione interna dell'anellino di tenuta.
Ovvio poi tra le calate e le spirali o tra le spirali e l'apparecchio gli innesti rapidi sono comodi e comunque se si rovinano avendoli per le mani molto spesso ti accorgi delle perdite.

"bisogna aspettare che compiano il ciclo di carica e si stacchino in automatico perché se si staccano in fase di carica poi danno problemi a ripartire (non so che caratteristica abbiano i pressostati)"
Generalmente i pressostati hanno una valvola che quando staccano il motore scaricano l'aria del tubo motore/serbatoio, in modo che alla ripartenza il tubo sia vuoto e permetta un più facile avviamento con meno sforzo al motore.
Quando il tuo compressore si spegne senti un "pssssssssss" di qualche secondo ? se non lo senti si può essere usurato lo spillo ( delle dimensioni di un chiodo ) che batte su una linguetta comandato dal pressostato ... siccome è di circa 1,5 mm di diametro , di ferraccio ...di solito con la condensa arrugginisce e , a lungo andare si spezza ... io sui miei ho rifatto i perni in ottone ...

ogni volta che sento parlare di perdite di carico mi vengono i brividi... si hanno concetti molto... fantasiosi sulle perdite di carico.

da principio: la pressione la fà il compressore, grande o piccolo che sia non ha NESSUNA importanza. 8 bar sono sempre 8 bar sia che li faccia il compressorino da 25 litri e mezzo cavallo stanco sia che li faccia un mattei da 20 kW e un serbatoio da 1000 litri.
le perdite di carico derivano dal movimento dell'aria nei tubi. Un impianto senza perdite o prelievi ha la stessa pressione OVUNQUE.

la perdita di carico dipende dalla velocità dell'aria nei tubi e dalle curve/cambi di sezione che ci sono nel tubo, tanto più quanti più spigoli vivi o curve strette ci sono.

detto questo, per dimensionare un impianto come quello di casa bisogna vedere il massimo consumo di aria che si prevede e valutare di conseguenza le perdite di carico facendo il conto di tutto quello che c'è in mezzo tra il compressore e l'utensile. Ci sono apposite tabelle o dati di calcolo per questo (tipo: caduta di pressione al metro in funzione della velocità oppure per un dato tubo la caduta di pressione in funzione della portata,ecc)
un tubo tipo rilsan è uno dei modi migliori per fare un impianto dal punto di vista delle perdite di pressione, perchè permette cadute di pressione minime, puoi fare curve senza usare giunzioni e hai un infinità di raccorderia fino al diametro 14 e 16.
Stesso concetto il multistrato da idraulica.
l'importante è usare il diametro corretto e sempre meglio abbondare che deficere.

per quanto riguarda i raccordi automatici:il costo di produzione è praticamente lo stesso di quelli a ogiva o a calzamento, ma hanno il vantaggio che non riducono la sezione di passaggio... e non è una cosa da poco. Se non si usano tubi extramorbidi (ma proprio extra extra) la tenuta del tubo non è un problema. (quelle che produciamo al lavoro arrivano a 70 bar prima di sparar fuori il tubo... e a catalogo li diamo per 18).

più o meno è quello che è stato detto prima.

Grazie a tutti! Ricapitolando: tubo rilsan (sezione da calcolare in base a distanze e consumi), curve non servono perchè il tubo è flessibile, potrei anche non fare l'anello (ma penso comunque riuscire a farlo), posso usare tranquillamente raccordi rapidi.

l’anello serve per raddoppiare la sezione di servizio.