MECCANICA e DINTORNI

Salve a tutti , sto restaurando l'oggetto in questione e volevo sapere se qualcuno ha disponibile il manuale di uso .
Ho cercato in rete e scritto anche alla casa madre ma ... niente da fare ...
In particolare, non so se l'acido che inizialmente viene inserito dentro il serbatoio deve essere ripristinato con acido, cioè acqua + soda caustica o acqua + idrossido di potassio (credo ) o semplicemente con acqua distillata ... in rete ci sono pareri contrastanti ma credo dipenda dal progetto della saldatrice.
Ho provato anche con il tasto cerca sul forum e le parole chiave idrogeno, ossidrogeno, daltrozzo ma non sono approdato a nulla sig !!!
Grazie a tutti

Per quello che so' si rabbocca con acqua distillata e quando la soluzione di idrossido si carbonata per assorbimento di CO2 dall'aria si sostituisce la soluzione di idrossido. Anche se in un anno di collaborazione presso un lab orafo non è mai stato fatto!.
In pratica te ne freghi e cambi la soluzione solo quando la produzione diventa troppo bassa per essere usabile.
Nel gorgogliatore, filtro esterno andrebbe messa una soluzione di alcoll metilico e acido borico, se non trovi il metilico usa pure l'etilico normale.
Lo scopo è produrre esteri metilici o etilici dell'acido borico che essendo volatili vengono trasportati nel flusso di gas e apportano una minima quantita' di acido borico nel punto di saldatura agendo come disossidanti, credo funzioni anche come rudimentale valvola di non ritorno.
Tutte queste saldatrici per uso orafo sono simili se non uguali anche se dirtibuite con nomi diversi ( Di Maio, cavallin , dal trozzo ecc ecc) quindi se trovi un manuale di una macchina simile puo' essere di aiuto.

Ciao Max

Soppawanda !
Grazie Max per le dritte.
Solo per capirci , perchè non sono pratico, l'etilico è quello rosa che vendono nei supermercati ?
Dopo avere postato qui, sono finito sul sito di orologinko dove ho trovato il restauro di una saldatrice simile ed ho potuto constatare , come hai detto anche tu, che alla fine sono tutte uguali o quasi ( come principio di funzionamento)
Ho trovato in rete le proporzioni di acido borico da disciogliere in un litro di alcool in ragione di 20-30 grammi per litro . MI confermi ?
Se ho capito bene, mi consigli di rabboccare con acqua distillata e quando non si riesce più ad accendere la fiamma, passare alla soluzione elettrolitica. E' corretto ?
Stasera vedo di rimontare l'ultima valvola e provo ad accenderla , se leggete che sono crollate le torri di Bologna sapete chi è stato ...

si l'etilico è quello classico rosso denaturato che trovi ovunque, controlla che sia almeno 94° meglio 96 altrimenti fai fatica a formare gli esteri borici volatili.
Per la quantita' di borico non farti problemi nel metilico è piu' solubile nell'etilico meno, di solito se ne buttava un po' ad occhio, circa un cucchiaino raso in un mezzo litro di alcol e si sgigottava bene, non si scioglie mai del tutto ma resta un corpo di fondo.
Puoi anche mettere l'acido borico direttamente nel gorgogliatore e aggiungere alcol, ci dovrebbe essere indicato un livello.Controlla la valvola di non ritorno e parti con un ago fine, spesso e volentieri fanno il botto!
Ovviamente usa tutti i mezzi di protezione necessari , uno schizzo di soda caustica conc non è piacevole! se poi arriva agli ochi sono guai seri.
Nella cella elettrolitca solo acqua distillata per il rabbocco, all'inizio devi mettere la sol alcalina e poi man ,mano che l'acqua si consuma rabbocchi con la distillata.
Nel gorgogliatore solo alcol e acido borico se ti accontenti solo del filtraggio puoi mettere anche solo acqua.

Ciao Max

"spesso e volentieri fanno il botto"
DIREI PIù SPESSO CHE VOLENTIERI
Allora : intanto grazie ancora per le tue indicazioni, ieri sera ho acceso il tutto ed ho immerso il manipolo in un bicchiere d'acqua per vedere se funzionava e il tutto funziona ! ho aspettato che le bolle si stabilizazzero poi armato di accendino ... FIRE !!! è comparsa una meravigliosa fiammella di 5 mm di lunghezza e mi sono sentito un gran riparatore ... fino a che la fiammella ha cominciato ad affievolirsi e ciao ... quindici mm di ago di acciaio si sono disciolti come neve al sole nel giro di mezzo secondo con conseguente botto ! mi ero già visto sul giornale locale
Mannaggia a me, l'unica cosa che non ho pulito , ma solo verificato soffiando aria con un compressore è stata la valvola di non ritorno ...
Dopo ho fatto ulteriori prove e mi sono accorto che all'uscita della valvola in direzione del gorgogliatore nel tubo di vedeva condensa che andava e veniva , non e'èra un flusso bello lineare ... alla fine ho smontato al valvola e non ti dico cosa c'era all'interno ... è un miracolo che abbia funzionato già la prima volta , ora è a bagno nel via cal stasera rimonto e riprovo magari con qualche foto ... volevo farle ieri ma non mi sono fidato ... avevo paura che mentre prendevo la macchina fotografica mi esplodesse tutto

PS
ma se nel gorgogliatore ci metto solo acqua è come se facessi una valvola di non ritorno ?

grazie ancora !

anche con l'alcool borato funziona da non ritorno, in teoria! Ho sempre diffidato di quelle trappole anche se devo ammettere che su diversi in funzione per piu' di un anno a parte botti e aghi bruciati non ci sono stati grossi problemi; solo botti acustici senza danni ne a cose ne a persone .
A volte si vedeva la fiammata percorrere il tubicino di plastica , una specie di flash!
Se non ricordo male, parliamo di 20 anni fà, quando brucia l'ago è perchè c'è poca pressione; in pratica dovresti avere un dardo di almeno 30-40 mm e la base del dardo dovrebbe essere staccata dall'ago di un paio di millimetri, molto dipende anche dal diametro dell'ago ovviamente!

Ciao Max

FUUUUNNNZZZIIIOOONNNAAAAAAAAAA !!!
ed è uno spettacolo di precisione e di calore ...
metto qualche foto

L'ago è da 6 ( c'è scritto sopra ma non so se corrisponde a 0.6 mm ) ho provato con ago da 8 - 7 -6 il dardo peggiore è con ago da 8.
ho usato l'alcool etilico, senza aggiungere altro ,
pensi sia per questo che mi fa la fiamma rossa ?
Da quello che ho letto dovrebbe essere una fiamma verde
comunque l'ho lasciata accesa mezzora a media potenza e non ho riscontrato nessun problema , anche alla minima potenza con una fiamma di di 7-8 mm nessun rientro ...
poi per provarla su qualcosa di consistente ho dissaldato le placchette dure di una vecchia sega circolare da legno per utilizzarle nella costruzione di micro utensili con placchetta brasata.

Grazie mille le tue info mi sono state di aiuto e sopratutto di conforto durante i botti

La fiamma verde la ottieni solo usando acido borico che reagisce con l'alcol per formare esteri borici volatili che trasportati dal flusso di gas apportano un po' di flussante direttamente nella zona di saldatura. Serve anche a vedere la fiamma! in teoria se fosse idrogeno e ossi geno puri avresti una fiamma quasi invisibile.
Comunque basta toccare l'ago con le dita, prima di accendere ! per contaminare con il cloruro di sodio del sudore e avere la fiamma giallo sodio.
Rossa probilmente è sporca di sali di calcio, bastano veramente microgrammi per colorare la fiamma!
Se non usi acido borico puoi riempire il gorgogliatore con semplice acqua.
Il vantaggio di questi strumenti è di avere una fiamma ossidrica estremamente concentrata e direzionabile, e solo su richiesta senza bombole di ossigeno e idrogeno in giro con i loro costi di gestione, autorizzazioni varie e pericoli connessi. Il lato negativo risiede nella piccola potenza, non pensavo riuscisse a dissaldare le plachette di widia dalla lama di acciaio che asporta molto calore, buono a sapersi.
Appena ne trovo una di occasione la prendo anchio.

Ciao max

Ne ho una praticamente uguale che sto studiando.

il metilico ed il metanolo son la stesa roba, da modellista dovresti trovarlo!
https://www.jets.it/it/canestro-5l-metanolo-carburante/
Bell`attrezzino sto cannellino ,a che temperatura arriva?

Si per il metilico tramite il modellismo si trova. L'acido borico in polvere lo ho trovato in farmacia a 1,20 euro per 30 grammi. Ci si fa da 1,5 a 2 litri di disossidante (metilico 15/18 Grammi/Litro; etilico 18/20 G/L) per il gorgogliatore.
La temperatura è altissima, si dice dai 2800 ai 3200 gradi; la potenza può essere poca.

Grazie mille per il manuale.

"La temperatura è altissima, si dice dai 2800 ai 3200 gradi"
Confermo, inoltre pare sia l'unico tipo di fiamma che riesce a lucidare le lavorazioni del plexiglass o simili , fatto con i comuni cannellini la plastica si brucia .
Qui viewtopic.php?f=27&t=18585&hilit=affilatrice&start=315 la lucidatura...

Davide: non ti conviene fare un sistema anti fiamma di ritorno?
Un tubicino vicino al cannello, (anche nell'impugnatura) con dentro una reticella o della paglietta metallica.

Lelef in Italia, dopo il caso di morti per vino ad etanolo, per comprare l'etanolo ci vuole una licenza UTIF e ho sei un'istituto di ricerca o una casa farmaceutica o nisba.

mah !